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29 Marzo 2025 - 10:00
Si è aperta il pomeriggio di venerdì 28 marzo, presso la sala "Ilaria Alpi" del municipio di San Mauro Torinese, la mostra di due artisti della zona: il gassinese Francesco Galluzzo e la settimese, pugliese di origine, Annarita Corvino. Due artisti che hanno dato un peso sempre maggiore alla loro passione, attirando la curiosità del pubblico e della critica in diverse mostre, sia in Piemonte che fuori.
Francesco Galluzzo, classe 1954, ha iniziato sin da piccolo a dipingere: «Avevo illustrato la poesia di Leopardi "Il sabato del villaggio" quando avevo 10 anni dal mio sussidiario. Purtroppo quella mia opera è andata persa. Era un quadro a olio, non un disegno, il mio primo quadro a olio».
Quando Galluzzo aveva circa 3 o 4 anni – ci racconta – aveva un vicino di casa imbianchino con cui passava le giornate: «Mi portava con lui nel garage dove aveva tutti i barattoli di vernice, e mi insegnava i colori e tante altre cose, e mi faceva giocare. Non so se sia stato questo a farmi sviluppare la passione per l'arte, ma poi più avanti, quando avevo 7/8 anni l'ho sviluppata: al mattino, prima di andare a scuola, andavo al mercato di Gassino e aiutavo a scaricare le cassette. Al pomeriggio uscivo da scuola e aiutavo a caricarle. Mi davano dei soldini, e con queste monete mi compravo i colori a olio in tubetti da un colorificio lì vicino. Quando ho raggiunto un certo numero di colori, e poi l'acquaragia e i pennelli, mi sono comprato una tela 40x50 cm. E da lì ho realizzato quell'illustrazione di Leopardi».
La sala "Ilaria Alpi"
Suo padre, visto il suo talento, fece vedere il dipinto all'artista Luigi Biasi, che divenne il suo "maestro". Pur non essendo la sua occupazione, Galluzzo ha sempre coltivato la sua passione negli anni, e grazie al pensionamento può ora dedicarci più tempo. Disegno a china, a matita, pittura a olio e acquerello: molte sono le tecniche che utilizza e che lo hanno portato a partecipare a mostre in giro per l'Italia e anche all'estero, a Nizza, ottenendo premi e riconoscimenti.
Annarita Corvino ha invece iniziato a dipingere nel 2019, anche se la sua passione creativa risale a ben prima: «Da ragazzina ricamavo e disegnavo sulle stoffe. Poi ho iniziato a lavorare e sono stata un po' ferma. Nel 2019 ho iniziato a dipingere, provando a fare il mio primo quadro, a inizio 2019. A dicembre dovevo fare una mostra collettiva a San Raffaele Cimena Alto, ed eravamo in 11: solo il mio quadro era stato venduto, e fu un'emozione bella. Poi c'è stato il Covid, e dopo ho iniziato a fare le mostre. Questo non è il mio lavoro: è iniziato come hobby, ma allo stesso tempo diventa anche qualcosa di più importante».
Molto acrilico e un po' meno olio: queste sono le tecniche che utilizza. Annarita Corvino non ha dei veri e propri punti di riferimento artistici, se non il suo maestro Martelli che l'ha avviata, ma si lascia ispirare dagli eventi della contemporaneità, come la pandemia a cui ha dedicato un'opera, ma anche dalla musica e dagli elementi che evoca.
Due storie di talento e di impegno quelle di Galluzzo e Corvino. Le loro opere potranno essere ammirate nel salone comunale tutti i giorni, dalle 10 alle 12 e dalle 15:30 alle 17:30, fino a giovedì 3 aprile.
I quadri di Corvino (sopra) e Galluzzo (sotto)
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