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Salute
28 Marzo 2025 - 12:12
Allarme West Nile: primo decesso in Italia nel 2025, necessarie misure urgenti
In un contesto sanitario già complesso, l'Italia registra il primo decesso del 2025 legato al virus West Nile. La vittima, un uomo di 75 anni residente a Vespolate, in provincia di Novara, è deceduta dopo un breve ricovero a seguito dell'infezione. Questo evento pone l'accento sull'urgenza di intensificare le misure preventive contro le malattie trasmesse da zanzare, vettori spesso sottovalutati ma potenzialmente letali.
Il virus West Nile è un arbovirus appartenente al genere Flavivirus, isolato per la prima volta nel 1937 nel distretto del Nilo Occidentale, in Uganda. Negli ultimi decenni, ha esteso la sua presenza in diverse aree del mondo, inclusa l'Europa e, in particolare, l'Italia. La trasmissione avviene principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, che contraggono il virus nutrendosi di uccelli selvatici, serbatoi naturali dell'infezione. Nella maggior parte dei casi, l'infezione è asintomatica o si manifesta con sintomi lievi simil-influenzali. Tuttavia, in una piccola percentuale di individui, soprattutto anziani o immunocompromessi, può evolvere in forme neuroinvasive gravi, come meningite o encefalite, con esiti talvolta fatali.
L'infettivologo Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive dell'Ospedale Policlinico San Martino di Genova, ha espresso profonda preoccupazione per il decesso di Vespolate. Attraverso un post sui social media, ha sottolineato l'importanza di non sottovalutare il pericolo rappresentato dalle zanzare, vettori di infezioni potenzialmente mortali. Bassetti ha ribadito la necessità di intensificare le azioni di prevenzione e bonifica ambientale per limitare la diffusione del virus. Ha inoltre evidenziato che, sebbene solo l'1% dei casi si manifesti in forma grave, è fondamentale non abbassare la guardia e adottare misure preventive efficaci.
La prevenzione rappresenta l'arma principale nella lotta contro il virus West Nile. Le autorità sanitarie raccomandano di:
Evitare le punture di zanzara: utilizzare repellenti cutanei, indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi, soprattutto durante le ore crepuscolari e notturne, quando le zanzare sono più attive.
Eliminare i focolai larvali: svuotare contenitori con acqua stagnante, come sottovasi, secchi e copertoni, che possono diventare luoghi di riproduzione per le zanzare.
Installare zanzariere: proteggere gli ambienti domestici applicando zanzariere alle finestre e alle porte.
A livello istituzionale, è cruciale implementare programmi di disinfestazione mirati e tempestivi. Bassetti ha evidenziato che tali interventi dovrebbero essere effettuati tra maggio e giugno, periodi critici per la proliferazione delle zanzare, anziché a settembre, quando l'efficacia risulta ridotta. Questo richiamo alla responsabilità è rivolto principalmente alle amministrazioni locali, affinché pianifichino e attuino strategie di controllo efficaci.
L'Italia dispone di un Piano Nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle Arbovirosi (PNA) 2020-2025, che integra misure di sorveglianza e controllo per arbovirosi autoctone e di importazione, promuovendo un approccio multidisciplinare nella definizione e attuazione delle misure preventive. Tuttavia, l'efficacia di questo piano dipende dall'attuazione concreta a livello regionale e locale, nonché dalla collaborazione attiva dei cittadini.
Negli ultimi anni, il virus West Nile è diventato endemico in diverse regioni italiane, con casi segnalati annualmente, soprattutto nel periodo estivo. Ad esempio, nel 2024, sono stati registrati 51 nuovi casi in una sola settimana, portando il totale a 382 segnalazioni da maggio a settembre, con 16 decessi. Questi dati evidenziano la necessità di una vigilanza costante e di un impegno collettivo per contenere la diffusione del virus.
In conclusione, il recente decesso a Vespolate rappresenta un campanello d'allarme che non può essere ignorato. È imperativo che istituzioni, comunità scientifica e cittadini collaborino attivamente per implementare misure preventive efficaci, promuovere la consapevolezza sui rischi associati al virus West Nile e adottare comportamenti responsabili. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile proteggere la salute pubblica e prevenire ulteriori perdite umane.
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