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25 Marzo 2025 - 12:09
Vercelli, un atto vandalico che ferisce la memoria storica
È stato individuato e denunciato l’uomo che nella notte del 25 marzo ha dato fuoco alle due corone d’alloro deposte ai piedi della targa commemorativa delle Foibe sotto i portici del Municipio di Vercelli. Si tratta di un cittadino italiano di 46 anni, già noto alle forze dell’ordine per abuso di alcol e sottoposto in passato a misure di prevenzione emesse dal questore.
L’identificazione è stata possibile grazie all’intervento della Digos della questura, che ha analizzato le immagini delle videocamere di sorveglianza installate nell’atrio municipale. Dalle indagini è emerso che l’atto vandalico non sarebbe legato ad alcuna motivazione politica o ideologica, ma sarebbe stato compiuto in stato di alterazione alcolica. L’uomo è stato denunciato per danneggiamento.
Il gesto ha suscitato sdegno e condanna trasversale. Il commissario provinciale di Fratelli d’Italia, Davide Gilardino, ha definito l’episodio “un gesto ignobile che calpesta la memoria storica e le sofferenze vissute durante quel periodo oscuro”, esprimendo piena fiducia nel lavoro degli investigatori. Parole dure anche dal Comitato 10 Febbraio, che ha parlato di “sfregio alla democrazia”.
L’episodio si inserisce in una serie di atti vandalici che, purtroppo, continuano a verificarsi in occasione delle commemorazioni dedicate alle Foibe e all’esodo degli italiani giuliano-dalmati. In diverse città italiane si sono registrati, negli ultimi anni, imbrattamenti di targhe e monumenti, spesso rimasti confinati nelle cronache locali ma non meno gravi per il loro valore simbolico.
Il Giorno del Ricordo, istituito il 10 febbraio, ha l’obiettivo di onorare le vittime delle Foibe e promuovere consapevolezza storica. A Vercelli, come in molte altre città italiane, la ricorrenza è celebrata con cerimonie ufficiali, tra cui la deposizione delle corone d’alloro presso la targa installata nel 2023 sotto i portici del Municipio. Un gesto solenne, che quest’anno è stato oltraggiato da un atto tanto insensato quanto offensivo per l’intera comunità.
Le autorità cittadine e le forze dell’ordine hanno ribadito l’impegno a prevenire ulteriori atti di vandalismo e a proteggere la memoria storica, sottolineando la necessità di preservare uno spazio di rispetto condiviso, fondamentale per la coesione civile e per il riconoscimento del dolore collettivo legato a una delle pagine più complesse del Novecento italiano.
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