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Cronaca

Pendolari della Canavesana a confronto con RFI: promesse di miglioramenti entro il 2025

Dall'installazione del sistema SCMT alla riqualificazione delle stazioni minori: il Comitato “Quelli della Canavesana” ottiene risposte sui disservizi della linea SFM1

Pendolari della Canavesana

Pendolari della Canavesana a confronto con RFI: promesse di miglioramenti entro il 2025

Il 18 marzo 2025 si è tenuto un importante incontro tra il Comitato dei pendolari “Quelli della Canavesana” e la dirigenza di Rete Ferroviaria Italiana (RFI), un momento di confronto atteso da mesi e organizzato con il supporto dell’On. Alessandro Giglio Vigna. L’incontro è stato un’occasione per affrontare le molteplici criticità che i viaggiatori della linea SFM1 Pont Canavese – Chieri affrontano quotidianamente e per ottenere risposte concrete sulla risoluzione dei disservizi.

A rappresentare i pendolari erano presenti il Presidente Marco Marcon e la Vice Presidente Roberta Crosa, affiancati da Daniela Roccia e Patrizia Ciochetti, membri attivi del Comitato. Nel corso della discussione, i rappresentanti hanno esposto le principali problematiche che affliggono la tratta, sottolineando come i ritardi, le cancellazioni improvvise e i guasti tecnici abbiano reso il servizio ferroviario inaffidabile e penalizzante per studenti, lavoratori e pendolari abituali.

Dal canto suo, la dirigenza di RFI ha illustrato i lavori già effettuati nei mesi scorsi per tentare di migliorare la situazione. Tra gli interventi più significativi è stato menzionato l’installazione del sistema SCMT, un dispositivo fondamentale per la sicurezza dei convogli. Sono stati inoltre eseguiti lavori di manutenzione sui binari e una completa sostituzione degli apparati dei passaggi a livello, punto critico per la regolarità del servizio. Tuttavia, proprio questi ultimi continuano a rappresentare una delle principali cause di interruzione della tratta, in quanto soggetti a problemi ricorrenti legati a cavi, segnali e componenti elettroniche.

Per risolvere le criticità in modo definitivo, RFI ha presentato un cronoprogramma dettagliato che prevede nuovi interventi da concludersi entro l’estate 2025. Tra le migliorie pianificate spiccano il potenziamento delle infrastrutture, il miglioramento dei sistemi di controllo e la progressiva ottimizzazione della linea ferroviaria. Un’altra novità attesa per la fine dell’anno sarà il rinnovo del sistema di annunci e dei monitor informativi nelle stazioni, per garantire comunicazioni più chiare e tempestive ai viaggiatori.

Il Comitato ha poi posto l’attenzione sulle condizioni delle stazioni minori, evidenziando come molte di esse necessitino di interventi per l’accessibilità e il comfort dei passeggeri. È stata sollevata la questione della riqualificazione di sale d’attesa, della creazione di marciapiedi rialzati per agevolare l’accesso ai treni e della manutenzione dei sottopassi pedonali, spesso poco illuminati e soggetti a degrado. La dirigenza di RFI ha riconosciuto la necessità di questi interventi, ma ha specificato che saranno possibili solo con ulteriori stanziamenti economici e il coinvolgimento diretto della Regione Piemonte, che dovrà farsi carico di parte degli investimenti.

Il confronto ha rappresentato un primo passo verso una collaborazione più efficace tra pendolari e gestori della rete ferroviaria. Il Comitato si è dichiarato soddisfatto per l’apertura al dialogo da parte di RFI, riconoscendo lo sforzo nel fornire risposte e soluzioni nel più breve tempo possibile. Tuttavia, resta alta l’attenzione sull’effettiva realizzazione dei lavori, poiché solo un miglioramento concreto del servizio potrà restituire ai viaggiatori la fiducia nella linea SFM1.

Nel frattempo, i pendolari continuano a vivere quotidianamente disagi, con ritardi che incidono sull’organizzazione delle giornate e su impegni lavorativi e scolastici. Il Comitato ha ribadito la volontà di monitorare attentamente l’andamento degli interventi, mantenendo un filo diretto con RFI per segnalare eventuali criticità e verificare l’effettiva attuazione delle misure promesse. Gli utenti della Canavesana meritano un servizio efficiente e affidabile, e il loro impegno nel sollecitare interventi adeguati rappresenta un esempio di cittadinanza attiva e consapevole.

In attesa delle prossime tappe del cronoprogramma, resta da vedere se i miglioramenti promessi riusciranno davvero a restituire dignità e funzionalità a una linea di trasporto essenziale per centinaia di pendolari. La speranza è che questa riunione rappresenti solo l’inizio di un percorso virtuoso di rilancio del servizio ferroviario.

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