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18 Marzo 2025 - 10:09
Trasporti in tilt: doppio sciopero tra treni e mezzi pubblici. "Festa del papà" da incubo per i pendolari
Il settore dei trasporti si prepara a giorni di forti disagi con due scioperi distinti ma ravvicinati che rischiano di paralizzare la mobilità in diverse regioni italiane. La protesta coinvolge sia il personale ferroviario che quello del trasporto pubblico locale e nasce dal mancato rinnovo dei contratti collettivi, una questione che da tempo alimenta tensioni tra lavoratori e istituzioni.
Mercoledì 19 marzo sarà il giorno più critico per chi si muove in treno: i dipendenti di FS Italiane, Italo e Trenord incroceranno le braccia dalle 9:01 alle 16:59, mettendo a rischio la circolazione dell'alta velocità e dei treni regionali. In Piemonte saranno garantiti i servizi essenziali nelle fasce protette, dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21, per limitare i disagi ai pendolari. La mobilitazione è stata indetta da Fast-Confsal, Orsa Ferrovie e UGL Ferrovieri, sindacati che denunciano il mancato aggiornamento del contratto dei ferrovieri, scaduto da oltre un anno e mezzo. La protesta sarà anticipata da un sit-in davanti alla sede del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il 18 marzo, dalle 10:30 alle 13:30.
Venerdì 21 marzo, invece, sarà il trasporto pubblico urbano a fermarsi, con uno sciopero nazionale che coinvolgerà il personale GTT. La mobilitazione, indetta da ADL, Cobas, SGB e CUB Trasporti, durerà 24 ore e metterà a rischio il funzionamento di bus, tram e metropolitana in diverse città. GTT ha comunicato che verranno garantite alcune fasce di servizio: dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15 per i mezzi urbani e la metropolitana, mentre per il servizio extraurbano gli autobus circoleranno da inizio servizio alle 8 e dalle 14:30 alle 17:30.
Le ragioni della protesta sono chiare: il rinnovo dei contratti collettivi è bloccato da tempo, e i sindacati chiedono aumenti salariali, migliori condizioni di lavoro e maggiori tutele per i lavoratori. Il contratto dei ferrovieri è scaduto da oltre 18 mesi, mentre quello degli autoferrotranvieri è anch'esso in attesa di rinnovo.
Queste giornate di agitazione metteranno alla prova la pazienza di pendolari e viaggiatori, che si troveranno a fare i conti con ritardi e cancellazioni. Ma dietro ogni sciopero ci sono lavoratori che lottano per i propri diritti e per condizioni più dignitose. Le istituzioni dovranno affrontare con serietà le richieste dei sindacati per evitare che le tensioni si trasformino in un blocco del settore, con conseguenze pesanti per milioni di cittadini.
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