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Memoria e onore: una targa per le vittime di Inverso Pinasca, l’Arma dei Carabinieri rinnova il ricordo del sacrificio

Ricordare i caduti significa onorare la loro missione, tramandarne il valore e rafforzare il legame tra passato, presente e futuro

Memoria e onore

Memoria e onore: una targa per le vittime di Inverso Pinasca, l’Arma dei Carabinieri rinnova il ricordo del sacrificio

A 41 anni dall'incidente aereo di Inverso Pinasca, l'Arma dei Carabinieri ha voluto rinnovare il ricordo di quattro servitori dello Stato caduti in servizio, scoprendo una targa commemorativa che ne onora la memoria. Un gesto che non è solo un tributo al sacrificio, ma un segno tangibile della volontà di mantenere vivo il valore della dedizione e del coraggio.

Il Generale di Brigata Mario Sateriale, il Capitano Fausto Paniconi, il Maresciallo Capo Nivaldo Bianchini e il Brigadiere Mario Bertacchini, membri del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Volpiano, persero la vita il 13 marzo 1984, quando il loro elicottero si schiantò durante un volo operativo.

Il ricordo di quel tragico evento ha attraversato le generazioni e oggi trova nuova forza nella cerimonia tenutasi alla presenza di alte cariche militari e civili, tra cui il Generale di Corpo d’Armata Riccardo Galletta, Comandante Interregionale dei Carabinieri "Pastrengo", e l'Ing. Giovanni Panicchelli, Sindaco di Volpiano.

Nel corso della cerimonia, il Generale di Divisione Andrea Paterna, Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, ha sottolineato l'importanza di custodire la memoria di chi ha donato la propria vita al servizio del Paese. Un concetto ribadito anche dal Prefetto di Torino Donato Cafagna, dal Generale di Corpo d’Armata Massimo Mennitti, Comandante dei Carabinieri "Palidoro", e dal Generale di Brigata Roberto De Cinti, Comandante Provinciale di Torino. Ma il momento più toccante è stato senza dubbio la partecipazione dei familiari dei caduti, il cui dolore, ancora vivo dopo tanti anni, si è intrecciato con il doveroso riconoscimento del loro sacrificio.

La presenza delle istituzioni a questa commemorazione rappresenta un segnale chiaro: il sacrificio non viene dimenticato, la memoria è un pilastro su cui si costruisce il futuro dell'Arma. Questo evento non è solo un tributo formale, ma un richiamo all'impegno quotidiano di chi, indossando la divisa, continua a difendere la sicurezza del Paese.

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