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21 Febbraio 2025 - 14:34
Caluso: cambia la raccolta dell'organico, addio al porta a porta nelle frazioni
Dal 17 marzo, nelle frazioni di Caluso, il sistema di raccolta dei rifiuti organici subirà una modifica significativa: i cassonetti stradali sostituiranno il servizio porta a porta. Il nuovo metodo interesserà tutti i contenitori per uso domestico, mentre i cittadini che utilizzano le compostiere potranno continuare a farlo, ma senza più beneficiare dello sconto sulla tassa rifiuti.
L'annuncio è stato dato durante un incontro pubblico a Vallo il 17 marzo, con ulteriori appuntamenti previsti per il 18 alla Scama di Arè e il 20 al Carc di Rodallo. Le motivazioni dietro questa decisione, condivise dall'amministrazione comunale e dalla Scs (Società Canavesana Servizi), sono essenzialmente due: uniformare il servizio con quello del capoluogo e contrastare l'uso improprio delle compostiere. La sindaca Maria Rosa Cena ha spiegato che, troppo spesso, sacchetti di rifiuti organici sono stati rinvenuti nei cassonetti della plastica, compromettendo la qualità della raccolta differenziata e rischiando sanzioni.
I nuovi cassonetti dedicati all'organico saranno posizionati sia nei pressi di quelli già esistenti per gli altri materiali, sia in nuove aree ancora da individuare. Secondo l'amministrazione, il cambiamento porterà vantaggi in termini di comodità, consentendo ai cittadini di depositare i rifiuti in qualsiasi momento senza doverli trattenere in casa fino al passaggio degli operatori ecologici. Per garantire un corretto smaltimento e prevenire abusi, da aprile saranno operative guardie ecologiche e verranno installate telecamere mobili.
Raccolta porta a porta
Andrea Grigolon, direttore di Scs, ha evidenziato come la situazione attuale presenti diverse criticità, con rifiuti organici trovati nei contenitori del vetro. Dati alla mano, nel capoluogo, dove già si utilizza il sistema dei cassonetti, la plastica raccolta risulta meno contaminata da frazioni organiche, a conferma dell'efficacia del nuovo modello.
Tuttavia, la proposta ha suscitato alcune perplessità tra i cittadini. Tra le preoccupazioni più diffuse, il rischio di cattivi odori nei mesi estivi a causa della raccolta bisettimanale e il timore che i rifiuti possano essere abbandonati in modo improprio da persone provenienti da altri comuni. Il capogruppo di minoranza Giuseppe Ferrero ha sollevato anche la questione dei costi, sottolineando che la riorganizzazione potrebbe comportare un aumento delle spese per il servizio di smaltimento e che, nonostante i controlli, il problema della raccolta errata persiste anche nel capoluogo. Secondo Ferrero, sarebbe necessaria una maggiore sorveglianza tramite telecamere e una campagna informativa più incisiva per sensibilizzare la popolazione.
Mentre la cittadinanza si divide tra favorevoli e contrari, l'amministrazione e Scs vanno avanti con l'implementazione della nuova gestione, con l'obiettivo di migliorare l'efficienza del servizio e ridurre le impurità nei rifiuti riciclati.
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