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Curiosità dal mondo
21 Febbraio 2025 - 11:48
Fabio, il cane dal muso umano che nessuno voleva
Tra i tanti cani passati dal rifugio Hope Animal Rescue in Carolina del Nord, nessuno ha colpito Jean, coordinatrice delle adozioni, quanto Fabio. Con un’espressione quasi umana e un aspetto fuori dal comune, sembrava uscito da un’altra realtà. Ma ciò che lo rendeva davvero unico non era solo il suo volto, bensì la sua storia: 15 anni, abbandonato in strada in condizioni pietose, probabilmente dalla sua stessa famiglia.
Quando Fabio è stato recuperato, le sue condizioni erano disastrose. Pelo quasi assente, denti marci e un odore così forte da riempire ogni stanza. Jean non aveva dubbi: era stato scartato. Forse perché troppo vecchio, malato o semplicemente perché il suo aspetto era ritenuto poco gradevole. Ma lei ha deciso di dargli una possibilità, accogliendolo in casa con sé.
Durante la prima visita veterinaria, Fabio ha subito l’estrazione di 21 denti cariati e la rimozione di un grande calcolo vescicale, che gli causava incontinenza. Dopo le cure ha iniziato a stare meglio, anche se il suo carattere è rimasto diffidente e solitario. La curiosità su di lui, però, non si fermava all’aspetto. Di che razza poteva essere un cane così particolare? Per scoprirlo, Jean ha deciso di sottoporlo a un test del DNA. Il risultato l’ha lasciata senza parole: Fabio è un mix di Pechinese e Jack Russell.
Nonostante l’età e le difficoltà superate, Fabio ora vive una vita serena, con cure costanti e un ambiente sicuro. Ma c’è un dettaglio che lo rende ancora più speciale: non ha mai mostrato un segno di affetto verso chi si prende cura di lui. Non scodinzola, non dà baci, non fa feste. Jean è convinta che Fabio provi affetto per la sua nuova famiglia, ma non lo dimostra nei modi tradizionali. “Penso che gli piaccia stare con noi, forse ci ama persino”, racconta. “Ma questo cane non ha mai mostrato segni di affetto. Ha solo richieste e desideri: vuole qualcosa, lo ottiene. È un piccolo re!”
La storia di Fabio è la dimostrazione di quanto sia fondamentale l’adozione dei cani dai rifugi. Ogni anno, migliaia di animali vengono abbandonati e finiscono in canili o strutture di accoglienza, spesso a causa di scelte irresponsabili da parte dei proprietari. Adottare un cane non significa solo offrirgli una seconda possibilità, ma anche contribuire a ridurre il fenomeno dell’abbandono e del sovraffollamento nei rifugi. Tuttavia, è essenziale che l’adozione sia una scelta ponderata: accogliere un animale richiede tempo, risorse e soprattutto consapevolezza sulle sue esigenze.
Un altro aspetto cruciale riguarda la gestione dell’accoppiamento tra razze diverse. Anche se molti incroci possono dare vita a cani dall’aspetto curioso e affascinante, come nel caso di Fabio, l’unione tra razze differenti comporta rischi significativi per la salute e il benessere dell’animale. Le malattie genetiche possono trasmettersi in modo imprevedibile, portando a problemi articolari, cardiaci o respiratori.
Alcuni incroci generano cani con proporzioni corporee poco bilanciate, che possono causare difficoltà motorie e dolori cronici. Inoltre, l’ereditarietà di tratti comportamentali contrastanti può portare a squilibri caratteriali, rendendo l’animale più difficile da gestire. Per questo motivo, è importante che gli allevamenti e i proprietari evitino accoppiamenti casuali e facciano scelte informate, nel rispetto della salute e della qualità della vita dei cani.
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