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Truffe online, l’allarme in Piemonte: una denuncia al giorno. Il Canavese non fa eccezione

Ogni giorno una nuova denuncia di truffa online in Piemonte: come proteggersi dai raggiri digitali

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Truffe online, l’allarme in Piemonte: una denuncia al giorno. Il Canavese non fa eccezione

In un mondo sempre più connesso, le opportunità offerte dalla rete si accompagnano a rischi sempre più concreti. Tra questi, le truffe online rappresentano una minaccia crescente, tanto che in Piemonte si registra una media di una denuncia al giorno

Le truffe legate alle criptovalute, in particolare ai bitcoin, sono tra le più devastanti. Un caso emblematico è quello di Alessandro Argentini, un uomo di Chivasso, che si è tolto la vita dopo essere stato vittima di una "truffa dei bitcoin". La vicenda dimostra quanto questi raggiri possano avere conseguenze drammatiche. Rispetto alle truffe legate all’e-commerce, dove le perdite si limitano spesso a poche centinaia di euro, qui si parla di risparmi di una vita che svaniscono nel nulla.

Il modus operandi dei truffatori

Come riescono i criminali a ingannare così tante persone? Il meccanismo è sempre lo stesso: proporre investimenti apparentemente sicuri e altamente redditizi. Con un investimento iniziale di 250 euro, promettono guadagni del 30% in due settimane, un’offerta che nessuna banca potrebbe mai garantire.

Nel frattempo, le vittime vedono accreditate piccole somme, un'esca per spingerle a investire di più. Quando arriva il momento di ritirare l’intero capitale, i truffatori trovano scuse per non restituire il denaro, intrappolando le vittime in una spirale pericolosa.

Dietro questi raggiri si nascondono vere e proprie organizzazioni criminali, con ruoli definiti e una rete internazionale che rende difficile recuperare il denaro. Le rogatorie internazionali, necessarie per indagare oltre confine, richiedono tempi lunghi e spesso, quando le indagini arrivano a una svolta, il denaro è già stato "polverizzato" attraverso criptovalute e società di copertura.

Paradossalmente, sono le stesse vittime a ostacolare le indagini. La vergogna e l’incredulità di essere stati truffati le spingono a non denunciare subito, a volte cadendo più volte nella stessa trappola.

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I numeri in Italia e in Canavese

Il fenomeno delle truffe online non riguarda solo il Piemonte. A livello nazionale, secondo i dati della Polizia Postale, nel 2023 sono state registrate oltre 30mila denunce per truffe informatiche, con un danno economico complessivo di oltre 300 milioni di euro.

Nel Canavese, la situazione non è diversa: nel solo 2023, i casi di truffe online segnalate ai Carabinieri di Ivrea e ai vari comandi locali sono stati oltre 350, un numero in costante crescita rispetto agli anni precedenti. A essere più colpite sono le persone sopra i 50 anni, ma anche molti giovani si sono trovati coinvolti in truffe legate al trading online e alle criptovalute.

Per proteggersi da queste insidie, la Polizia Postale offre alcuni consigli preziosi:

  • Verificare sempre che il soggetto o la piattaforma siano autorizzati e affidabili, consultando siti come Consob e Banca d’Italia.

  • Diffidare di offerte di guadagno troppo facili: "Se è troppo bello per essere vero, probabilmente è una truffa".

  • Non condividere dati sensibili e bancari con sconosciuti.

  • Evitare di installare app a controllo remoto, spesso utilizzate dai truffatori per prendere il controllo dei dispositivi delle vittime.

Le iniziative per la prevenzione

Per arginare il fenomeno, a Torino sono stati organizzati 11 incontri informativi rivolti agli anziani, tra le categorie più vulnerabili, con l’obiettivo di insegnare loro a riconoscere e prevenire le truffe.

Anche nel Canavese si stanno moltiplicando gli sforzi per sensibilizzare la popolazione: i Carabinieri di Rivarolo, Cuorgnè e Ivrea hanno avviato campagne di informazione nelle scuole e nei centri anziani, coinvolgendo esperti della Polizia Postale per educare i cittadini ai rischi del web.

In un’epoca in cui la tecnologia avanza a ritmi vertiginosi, essere informati e consapevoli è la prima arma di difesa contro le truffe online. Solo con una maggiore attenzione e con il supporto delle forze dell’ordine possiamo arginare un fenomeno che colpisce indistintamente giovani e anziani, con conseguenze spesso devastanti.

La battaglia contro le truffe digitali è ancora lunga, ma il primo passo è non abbassare mai la guardia.

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