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Il Comune cancella i mercati di Carnevale a Chivasso

Troppi prodotti "a caso" e non pertinenti con la festa. Ci sarà un solo grande mercato: ecco quando

La delibera di Giunta che annulla i mercati di Carnevale

La delibera di Giunta che annulla i mercati di Carnevale

Chivasso, stop ai mercati di Carnevale: spazio al mercato straordinario, ma resta il dubbio sull'effettiva partecipazione.

La Giunta comunale di Chivasso, guidata dal sindaco Claudio Castello, ha deciso di sospendere i tre mercati ultra-mensili di Carnevale, Martedì Grasso e Carnevalone per l’anno 2025, rimpiazzandoli con un mercato straordinario previsto per domenica 2 marzo in piazza Carta di Chivasso.

Una scelta che, secondo quanto si può leggere nella delibera approvata qualche giorno fa, mira a rivedere l'organizzazione di questi eventi in un’ottica di maggiore qualità e sicurezza. Tuttavia, resta il dubbio sull'effettiva attrattiva di questa soluzione per operatori e visitatori.

I mercati si tenevano in via Torino e in zona piazza d'Armi Nord (ora piazza Carta di Chivasso).

Davide Chiolerio, presidente della Pro loco l'Agricola, organizzatrice del Carnevale, e il sindaco di Chivasso Claudio Castello

Secondo quanto si legge nella delibera di Giunta, firmata dal sindaco Castello e, tra gli altri, dall’assessore al commercio Chiara Casalino, la decisione è motivata da diversi fattori: "La diminuzione delle istanze di partecipazione ai tre mercati di Carnevale da parte degli operatori commerciali, anche per l’interruzione dal 2020 al 2022 dovuta all’emergenza Covid, ha portato a una cospicua presenza di ‘spuntisti’ con merceologia variegata poco attinente alla festa".

Un trend che avrebbe indebolito l’identità carnevalesca di questi mercati.

Il mercato straordinario invece, che sarà allestito solo se le manifestazioni legate al Carnevale riceveranno le autorizzazioni necessarie, prevede un massimo di 20 posteggi.

"La partecipazione sarà riservata esclusivamente agli operatori commerciali in possesso di autorizzazione per il commercio al dettaglio su aree pubbliche", si legge nella delibera, specificando che non saranno ammessi "spuntisti" e che le istanze dovranno pervenire entro il 10 febbraio 2025. Tra gli articoli ammessi ci saranno prodotti alimentari e, in misura limitata, maschere e coriandoli.

Non è la prima volta che si ricorre alla sospensione dei mercati tradizionali. Già nel 2024, per "analoghe motivazioni", i tre mercati furono annullati, lasciando spazio a un'area commerciale più ridotta. Anche allora, i risultati non sembrarono soddisfare pienamente le aspettative.

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