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10 Gennaio 2025 - 19:32
Il 2025 si apre a San Mauro Torinese con una nuova decisione, da parte del Comune, per quanto riguarda i "T-red", i dispositivi di rilevamento delle infrazioni semaforiche in grado di sanzionare sia il passaggio col rosso che l'inserimento in una corsia di preselezione errata, laddove presente.
Gli impianti in questione rimarranno quattro, ma dal Comune fanno sapere di volerne riposizionare uno: quello tra via Casale, via Costituzione e via Maria Goretti, lungo la strada per Castiglione Torinese. Questo dispositivo verrà rimosso in quanto «le violazioni in tale intersezione si sono drasticamente ridotte nell’ultimo biennio».
Il T-red che verrà rimosso
Il Comune è dunque riuscito nel suo intento. A pagarne le spese, però, al di là di chi passa deliberatamente col rosso, potrebbero essere stati anche quei cittadini che, provenendo da San Mauro verso Castiglione, dovevano svoltare a sinistra in via Costituzione, occupando l'incrocio in attesa che il flusso di auto dalla parte opposta terminasse, per concludere la svolta. Tutto come da codice della strada.
Se però a fare questa manovra erano molti veicoli, il rischio di rimanere "intrappolati" nell'incrocio in coda appena oltre o a ridosso della striscia d'arresto era molto alto, col rischio di vedersi recapitata a casa una multa per passaggio col rosso o superamento della linea d'arresto solo perché si doveva svoltare a sinistra. Lo stesso problema non riguarda solo San Mauro, ma anche molte altre intersezioni presenti a Torino.
Gli altri T-red presenti a San Mauro rimarranno nelle loro attuali posizioni: tra via Roma e via Milano, tra via Torino e via Pescatori, e tra via Italia e via Speranza. Quest'ultimo ha fatto particolarmente discutere negli scorsi mesi, per diversi motivi.
Il primo, e anche il più eclatante, è che quel semaforo non riconosce correttamente il tipo di infrazione commessa, considerando anche l'inserimento nella corsia di preselezione sbagliata come passaggio col rosso, con una multa da centinaia di euro e una decurtazione di ben 6 punti dalla patente. Il tutto non per essere davvero passati col rosso, ma solo per aver sbagliato corsia – in un incrocio, peraltro, in cui il verde scatta contemporaneamente per tutte le direzioni consentite dal lato di Settimo.
Il secondo è che, arrivando poi dalla direzione di Settimo Torinese verso San Mauro, l'incrocio in questione risulta essere dopo una curva e senza un'adeguata segnaletica verticale che anticipi la presenza di due corsie: una per andare dritti (quella di sinistra) e una per svoltare (quella di destra). Il rischio è quindi di trovarsi davanti all'incrocio col T-red nella corsia sbagliata quando ormai è troppo tardi per cambiarla. Resta poi singolare la presenza di due semafori uguali affiancati, senza che vi sia sopra alcuna freccia che aiuti a capire quali direzioni siano consentite nelle singole corsie.
Il T-red di via Speranza. Si possono notare i due semafori affiancati privi di frecce direzionali sulle lampade. Già con tre macchine incolonnate, le frecce a terra non risultano più visibili
Se è vero che le frecce sono tracciate a terra mediante apposita segnaletica orizzontale, in assenza di una segnaletica verticale che avvisi con anticipo della presenza delle due corsie di canalizzazione e in assenza di un impianto semaforico con le frecce sulle singole lampade risulta complicato capire se ci si trovi nella corsia giusta oppure no di notte o se ci sono auto incolonnate davanti, che quindi non consentono di vedere la segnaletica orizzontale a terra.
Molti si sono quindi domandati se non fosse solo il modo per fare cassa sulle spalle dei cittadini, facendo leva sulla questione delle corsie di preselezione. Stando al codice della strada, infatti, sbagliare la corsia comporta 42 euro di multa e la decurtazione di 2 punti. Ben diverso dunque dai 167 euro e 6 punti in meno per il passaggio col rosso. Non si può equiparare la prima violazione alla seconda: sbagliare la corsia non può equivalere al passaggio col rosso. Altrimenti si contesta un'infrazione inesistente, e si spiana la strada ai ricorsi da parte dei cittadini.
Esempio di semaforo con frecce direzionali
Ad ogni modo, il T-red rimosso verrà riposizionato all'incrocio tra via Casale, via Rivodora e via Mezzaluna, in borgata Sambuy. Tutto questo in ragione, fanno sapere dal Comune, della pericolosità dell'intersezione. Non è però chiaro quali e quanti incidenti siano avvenuti in quell'incrocio nel corso degli anni, visto che il Comune non li ha divulgati.
L'invito è quindi quello di fare massima attenzione in prossimità degli incroci, a fermarsi già col giallo a meno che manchino le condizioni per poterlo fare in sicurezza, e a non sforare i limiti di velocità. Il Comune però, per maggior trasparenza, dovrebbe fornire i dati delle infrazioni e degli incidenti avvenuti prima e dopo l'installazione di tali dispositivi, onde evitare l'accusa di "fare solo cassa" lamentata da molti cittadini. Resta poi evidente che un dispositivo non può e non deve confondere una violazione semaforica con un'altra.
L'incrocio col nuovo T-red
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