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02 Gennaio 2025 - 17:27
Matteo Chiantore. Sullo sfondo l'area in cui sorgerà il nuovo ospedale
Fiato alle trombe e rullo di tamburi: l’ASL TO4 ha finalmente concluso la procedura per l’aggiudicazione del servizio di progettazione di fattibilità tecnica ed economica del nuovo presidio ospedaliero di Ivrea.
La delibera è arrivata il 30 dicembre 2024, praticamente l’ultimo atto dell’ormai ex direttore generale Stefano Scarpetta.
Una chiusura col botto, potremmo dire, considerando il ribasso record del 57,6% offerto dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP) guidato da Mythos – Consorzio Stabile S.C. a r.l..
L'importo netto aggiudicato per la progettazione ammonta a 2.196.854,91 euro, oltre oneri previdenziali e IVA, rispetto a una base di gara di oltre 5 milioni di euro. Mythos, con sede ad Aosta, guiderà un team di professionisti di rilievo, tra cui EP&S S.C.A.R.L., Sintecna S.r.l., AGM Project Consulting S.r.l., Parcnouveau S.T.P. S.r.l. e il geologo Michelangelo Di Gioia. Una squadra di tutto rispetto per un progetto che, almeno sulla carta, promette di rivoluzionare la sanità locale.
Il nuovo ospedale sorgerà nell’area ex Montefibre di Ivrea, scelta dalla Regione Piemonte nell’estate del 2023 dopo una lunga battaglia in conferenza dei sindaci.
Il dibattito, spesso condito da toni accesi, ha visto contrapposti il fronte capitanato dal sindaco di Bollengo, Luigi Sergio Ricca, favorevole alla localizzazione a Ivrea, e quello guidato dal sindaco di Rivarolo, Alberto Rostagno e dal sindaco di Pavone Endro Bevolo che sosteneva l’opzione di Pavone, più vicina al casello autostradale. Alla fine, ha prevalso la scelta eporediese, anche grazie al sostegno determinante del Governatore della Regione Alberto Cirio.
Il progetto complessivo richiederà un investimento di circa 140 milioni di euro, finanziato con risorse regionali e il Fondo Rotativo per la Progettualità della Cassa Depositi e Prestiti.
Si tratta di un impegno considerevole, destinato a trasformarsi in un presidio moderno e all’avanguardia, che dovrebbe rispondere alle esigenze di tutto il Canavese.
La gara ha visto la partecipazione di undici operatori economici, ma Mythos ha vinto grazie a un punteggio tecnico massimo di 70 punti e un'offerta economica che ne ha aggiunti altri 30, totalizzando un perfetto 100 su 100.
Il criterio di aggiudicazione è stato quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con un occhio di riguardo al rapporto qualità-prezzo. La proposta vincente include anche attività opzionali, come lo studio di impatto ambientale e il piano particellare di esproprio, che potrebbero ulteriormente aumentare il valore contrattuale.
Nonostante il ribasso record, il progetto promette di mantenere alti standard qualitativi.
L'iter amministrativo è stato tutt'altro che semplice. Dalla pubblicazione del bando a marzo 2024, sono trascorsi mesi di verifiche e valutazioni accurate. La commissione giudicatrice, presieduta da Calogero Addamo e composta da esperti di altre ASL piemontesi, tra cui l'architetto Silvano Bonelli e l'ingegnere Giorgio Serratto, ha lavorato per garantire trasparenza e correttezza in ogni fase della procedura.
Ora l'attenzione si concentra sull'avvio della progettazione, primo passo verso la realizzazione di un'infrastruttura attesa da anni. Come da normativa, il contratto potrà essere formalizzato solo dopo 35 giorni dalla comunicazione dell'aggiudicazione, salvo eventuali ricorsi. Resta da vedere se i tempi previsti saranno rispettati: la storia insegna che i ritardi, soprattutto per progetti di questa portata, sono dietro l'angolo.
Il nuovo ospedale non rappresenterà solo un luogo di cura, ma la rinascita della sanità a Ivrea e per l'intero Canavese. Certo ci vorranno più infermieri, più attrezzature, più risorse, più tutto ma, almeno sulla carta l’investimento previsto non si limiterà alla costruzione.
La delibera parla "di un investimento che non si limiterà alla costruzione, ma comprenderà anche la formazione del personale, l'adozione di tecnologie all'avanguardia e l'implementazione di soluzioni ecologiche." L'obiettivo è creare un modello di efficienza energetica e integrazione con il territorio.
In un brodo di giuggiole il primo cittadino di Ivrea Matteo Chiantore che del nuovo ospedale ha cominciato ad occupasi fin dal primo giorno di mandato
“È stata la prima cosa di cui mi sono occupato dal giorno del mio insediamento - ci dice - Questo è un momento importante per la città e il territorio. Mi auguro che il dialogo tra Comuni, Istituzioni e progettisti prosegua per garantire una nuova sanità del Canavese, con al centro il nuovo ospedale. Dobbiamo lavorare per incrementare la telemedicina e le cure di prossimità nei prossimi anni”.
Il primo cittadino di Bollengo Luigi Sergio Ricca
Felice come una Pasqua anche il sindaco di Bollengo Luigi Sergio Ricca il cui impegno su questo fronte comincia nel 2009 quando in conferenza dei sindaci si approvò a maggioranza una delibera di indirizzo poi caduta nel vuoto per mancanza di fondi, patti di stabilità e piani di rientro.
“Finalmente, dopo tanti anni, c'è un atto concreto - commenta - che rispecchia l’indirizzo della conferenza dei sindaci. Questo è il primo mattone per rispondere alle esigenze dei cittadini e migliorare la sanità in tutto il Canavese. Ora serve che le Amministrazioni comunali collaborino per agevolare l’iter e arrivare quanto prima all’appalto dei lavori”.
Insomma, la conclusione della gara segna un passo avanti significativo. Tuttavia, le sfide non mancheranno, tra cui la gestione dei costi, il rispetto dei tempi e la necessità di mantenere alta la qualità dei servizi. Ivrea e il Canavese restano in attesa, con la speranza che questa volta, davvero, le promesse diventino realtà.
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