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13 Dicembre 2024 - 09:25
Aggressioni ai docenti, una piaga in crescita. Il Ministero tuona: "Serve più autorevolezza!"
Il fenomeno delle aggressioni al personale scolastico sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti. Da settembre a oggi, nei primi tre mesi dell'anno scolastico 2024-2025, si sono già registrati 19 episodi di violenza contro docenti, dirigenti scolastici e personale Ata. Un dato che segna una tendenza in crescita rispetto agli anni precedenti: nel 2022-2023 i casi erano stati 36, mentre nell'anno scolastico 2023-2024 erano balzati a 68.
Una violenza diffusa e variegata
Tra i 19 casi finora segnalati, 13 episodi hanno coinvolto i docenti, 4 i dirigenti scolastici e altrettanti il personale Ata. In un caso, le vittime sono state contemporaneamente insegnanti, presidi e bidelli. Le scuole superiori sono quelle più colpite, con 13 episodi, mentre 6 casi hanno interessato il primo ciclo di istruzione. Le regioni più colpite dalla violenza fisica sono Lombardia e Campania, seguite da Sardegna, Lazio e nuovamente Campania.
Alla luce di questa emergenza, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha incontrato oggi una rappresentanza di dirigenti scolastici, docenti e personale Ata provenienti da tutta Italia. Durante l’incontro, è stata presentata la "Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti del personale scolastico", che si terrà il prossimo 15 dicembre. L’obiettivo è sensibilizzare studenti e famiglie sul tema del rispetto verso chi opera nella scuola, riaffermando l'importanza dell'autorevolezza del personale educativo.
Docenti aggrediti nelle scuole
“L'idea dell'autorevolezza è fondamentale, nessuna autorità può reggersi senza autorevolezza. Della vostra autorevolezza dovete essere consapevoli voi stessi, ma anche i giovani, le famiglie, la società e la politica”, ha dichiarato Valditara.
Danni durante le occupazioni: “Chi rompe paga”
Il Ministro ha inoltre espresso forte condanna verso i danni causati dalle occupazioni scolastiche. Ha citato casi emblematici come il Liceo Virgilio di Roma, dove durante un’occupazione sono stati incendiati banchi e armadi per organizzare barbecue, e il Liceo Gullace, anch’esso a Roma, dove un incendio ha provocato danni per due milioni di euro. “La responsabilità individuale è fondamentale. Distruggere banchi e incendiare una scuola è teppismo puro”, ha dichiarato Valditara, ribadendo la necessità di punire chi si rende colpevole di tali atti.
Anche la Ministra dell’Università, intervenuta in collegamento all’evento di Atreju, ha condannato le proteste che si registrano negli atenei italiani. “I gruppi di chi protesta spesso non sono composti da studenti e non vanno chiamati tali. Si tratta di agitatori che sfruttano la parte più bassa dell’animo umano, con derive antisemite e razziste”, ha affermato.
Durante l’evento, la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti ha auspicato che, in occasione dei 50 anni dall’uccisione di Sergio Ramelli, la sua figura possa essere ricordata come un “figlio d’Italia, il figlio di tutti”, superando ogni divisione ideologica.
Mentre il dibattito si svolgeva all’interno del Circo Massimo, un gruppo di studenti di Osa e Cambiare Rotta ha inscenato una protesta esponendo un asino in cartapesta, definito “Il vero volto della Ministra Bernini”, accompagnato da uno striscione che raffigurava Valditara come uno sceriffo repressivo.
L’aumento delle aggressioni e delle tensioni nel mondo scolastico è un segnale allarmante che richiede interventi immediati e strutturali. Educare al rispetto e promuovere la responsabilità individuale sono passi imprescindibili per tutelare chi lavora nella scuola e garantire un clima di serenità per studenti e docenti.
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