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Da cattedrale nel deserto del Canavese a ring della boxe internazionale

L'ex bocciodromo diventa un centro sportivo

Canavese

Il Palazzetto dello Sport rinasce con la boxe

Dopo decenni di abbandono e vicissitudini, il Palazzetto dello Sport di via Braggio a Cuorgnè, un simbolo dello spreco di Italia ’90, ha finalmente trovato un nuovo corso. Sarà la Skull Boxe Canavesana, diretta da Alessio Furlan, a gestire la struttura per i prossimi sei anni, con un’opzione di rinnovo per altri sei. Un risultato che segna un punto di svolta per un edificio che per troppo tempo è rimasto nell’oblio.

Costruito con i fondi dei Mondiali di Italia ’90, il palazzetto di via Braggio, realizzato in legno lamellare, era stato pensato come un impianto all’avanguardia. Tuttavia, il suo destino si è complicato fin dall’inizio: il fallimento delle imprese costruttrici, l’inserimento in una zona esondabile e i continui cambi di destinazione d’uso lo avevano relegato a simbolo di degrado. Trasformato in un bocciodromo, è rimasto inutilizzato per anni, vittima anche di raid vandalici che hanno ulteriormente peggiorato la situazione.

Ora, grazie al team della Skull Boxe Canavesana, il palazzetto si prepara a rinascere come Centro Polisportivo Comunale, con un’offerta multidisciplinare rivolta all’intero territorio dell’Alto Canavese.

Per rendere l’impianto nuovamente funzionale e attraente, il Comune di Cuorgnè ha investito circa 60.000 euro in interventi essenziali. Tra le opere realizzate: il rifacimento della pavimentazione degli ex campi da bocce, la sostituzione di serramenti vandalizzati e l’adeguamento degli impianti termici ed elettrici. Siamo felici di restituire questa struttura alla comunità hanno commentato il vicesindaco Vanni Crisapulli e il consigliere allo sport Francesco Felizia. Dopo anni di abbandono, diventerà un centro sportivo per tutti, un punto di riferimento per Cuorgnè e per l’Alto Canavese”.

La scelta della Skull Boxe come gestore è stata frutto di un’attenta valutazione tra tre proposte ricevute, premiando l’esperienza e la qualità della scuola di pugilato di Rivarolo Canavese.

Vanni Crisapulli

La Skull Boxe: eccellenza nel pugilato italiano

Fondata nel 2004 dopo il titolo italiano conquistato da Alessio Furlan, la Skull Boxe Canavesana è diventata una realtà di primo piano nel panorama del pugilato nazionale. Non solo palestra per atleti professionisti, come Francesco Tartaro e Arianna De Laurenti, ma anche luogo di inclusione per i più piccoli. Con oltre 200 iscritti, di cui una trentina di bambini tra i 5 e i 12 anni, la scuola si distingue per la capacità di coniugare l’allenamento agonistico con valori di disciplina e inclusività.

L’approdo della Skull Boxe a Cuorgnè promette di portare un flusso di atleti e appassionati nella struttura, restituendo al palazzetto quella centralità sportiva che gli era sempre stata negata.

Con l’affidamento alla Skull Boxe Canavesana, Cuorgnè chiude un capitolo buio della sua storia e ne apre uno nuovo, fatto di opportunità per giovani e meno giovani. La rinascita del palazzetto di via Braggio rappresenta non solo una vittoria per lo sport, ma anche un segnale di speranza per tutto il territorio.

La speranza è che questa nuova gestione possa davvero segnare la definitiva rinascita di un luogo che, per troppo tempo, è stato una “cattedrale nel deserto”.

Il Palazzetto dello Sport

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