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Rivara

Allarme inquinamento in Canavese: infiltrazioni sotto la discarica abbandonata nel 2000

A segnalarlo è stata Arpa Piemonte nel corso dei suoi monitoraggi

L'allarme inquinamento è stato rilevato dall'Arpa

L'allarme inquinamento è stato rilevato dall'Arpa

La discarica di Rivara, situata lungo la provinciale per Pertusio, torna a far parlare di sé. Ad agosto, l'Arpa Piemonte ha rilevato un episodio di inquinamento nella falda sottostante il sito, sollevando preoccupazioni e interrogativi sulla gestione del "post mortem" di questo luogo, chiuso dal 2000. Ma cosa significa davvero questo episodio per il futuro ambientale della zona?

Secondo le autorità, l'inquinamento rilevato dall'Arpa Piemonte si è trattato di un episodio isolato, limitato al pozzo situato sotto la vasca della discarica in disuso. Tuttavia, la segnalazione è stata inoltrata, come da prassi, alla Città Metropolitana di Torino e al Comune di Rivara. Questo gesto, sebbene possa sembrare una semplice formalità, riaccende i riflettori su una questione che non può essere ignorata: la gestione dei rifiuti e delle discariche dismesse. La discarica di Rivara ospita 190.000 metri cubi di rifiuti e, nonostante il sito sia costantemente monitorato, rappresenta una potenziale criticità ambientale. La chiusura del sito nel 2000 non ha posto fine alle preoccupazioni, anzi, ha aperto un nuovo capitolo sulla gestione e la sicurezza ambientale del luogo.

La gestione del sito, dopo il fallimento di ASA, è attualmente in capo ai comuni dell'ex Comunità Montana Alto Canavese, come stabilito dal Tribunale di Ivrea e confermato dal TAR Piemonte. Tuttavia, la questione è tutt'altro che risolta. "L'ultima parola, però, spetta al Consiglio di Stato, che dovrebbe pronunciarsi a breve", spiegano in Città Metropolitana. La sentenza potrebbe aprire la strada a una decisione cruciale: affidare la gestione del sito a un soggetto terzo, capace di garantire una supervisione adeguata e prevenire ulteriori episodi di inquinamento.




Il nome della discarica di Rivara evoca anche tragici ricordi. Nel 2016, la vasca del percolato fu il luogo del ritrovamento del corpo della professoressa Gloria Rosboch, una vicenda che destò enorme clamore. Questo episodio ha lasciato un segno indelebile nella memoria collettiva, aggiungendo un ulteriore strato di complessità alla gestione del sito.


Oggi, l'attenzione si concentra sullo stato ambientale del sito e sulle decisioni future per una gestione sostenibile e sicura. La possibilità di affidare la gestione a un ente terzo potrebbe rappresentare una svolta, ma richiede una riflessione profonda e un impegno concreto da parte delle istituzioni coinvolte. La discarica di Rivara è un simbolo delle sfide ambientali che il nostro tempo ci pone di fronte. La gestione dei rifiuti e la tutela delle risorse idriche sono temi cruciali che richiedono soluzioni innovative e una visione a lungo termine. La speranza è che, attraverso un dialogo costruttivo e decisioni ponderate, si possa garantire un futuro più sicuro e sostenibile per la comunità e l'ambiente circostante.

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