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San Mauro Torinese
02 Ottobre 2024 - 19:48
Manifestanti al Parco del Meisino (Foto generata con l'intelligenza artificiale)
Nel corso della seduta dell’ultimo Consiglio comunale di lunedì 30 settembre, Marco Bongiovanni ha presentato una mozione per istituire un dialogo sia con la cittadinanza che con il comune di Torino per migliorare il discusso progetto della Cittadella dello Sport, che riguarda il capoluogo piemontese, ma in un’area a ridosso del comune di San Mauro.
«Premesso che il Parco del Meisino ha caratteristiche uniche in tutta Europa, l’intervento di costruzione della nuova Cittadella dello Sport interesserà in parte anche una Zona di Protezione Speciale (ZPS) e alcune riserve naturali. Tra queste c’è quella della Biosfera della Collina del Po, dove San Mauro ha promosso l’installazione di un’antenna del MAB», ovvero una sede locale del progetto Man and the Biosphere promosso dall’Unesco per uno sviluppo sostenibile uomo-natura. «Non sono state accolte le istanze dei cittadini per salvaguardare la biodiversità e la natura. Se il recupero di certe aree, come l’ex galoppatoio militare, è auspicabile, alcune installazioni sportive arrecheranno disturbo agli animali e alla natura».
«Ci sono alcune situazioni che possono essere riviste – ha proseguito Bongiovanni – senza rinunciare ai finanziamenti, ma salvaguardando la biodiversità. La passerella prevista in prossimità di corso Sturzo, ad esempio, sarebbe inutile a mio parere: l’installazione del ponte comporterebbe anche l’abbattimento di diversi alberi sani. La pista di pump track, progettata in mezzo al bosco, farà allontanare gli animali. Basterebbe banalmente spostare questa attività vicino allo stradone, oppure trovare altre soluzioni».
Anche Paola Antonetto, consigliere di minoranza, si è detta favorevole alla mozione per favorire la cooperazione tra Torino e San Mauro. Ha poi sottolineato come i cittadini abbiano manifestato le proprie preoccupazioni in modo pacifico, ma senza essere ascoltati.
Bruno Bonino, consigliere della maggioranza, è poi intervenuto nel dibattito dicendo che il progetto in questione è stato approvato solo dopo attente valutazioni: «All’interno della nostra lista ci sono state posizioni divergenti, se il problema riguardi anche il nostro comune o solo Torino. Anche secondo noi ci sono troppe attività sportive a ridosso della ZPS. Queste attività saranno regolamentate, anche se purtroppo non è chiaro da chi saranno gestite queste nuove attività, se da privati, come denunciano gli oppositori, o da no profit, come sostiene invece il Torino». Bonino ha aggiunto che ci saranno dei limiti di visitatori che potranno accedere agli impianti più vicini alla zona protetta, onde evitare eccessivi disturbi agli animali.
Rudy Lazzarini, suo collega della maggioranza, ha infine ribadito l’importanza di ripristinare alcune strutture, in primis il galoppatoio, per evitare che continui a essere un luogo di abbandono e di rave party abusivi. «In questo modo, i cittadini potrebbero vivere il parco con serenità e senza che quelli possano diventare luoghi di disperazione, come già avvenuto in passato con conseguente intervento delle forze dell’ordine. Accogliamo in modo positivo sia il progetto che i temi evidenziati dalla mozione, pur condannando gli episodi recenti che non hanno consentito il proseguire dei lavori da poco iniziati. Se alcuni cittadini sono contrari al progetto, non possono però prendersela con i lavoratori: qualcuno ha manifestato in modo non corretto. Siamo disponibili ad approfondire alcune problematiche eventualmente con una commissione».
«La deturpazione di un parco non può però essere la risposta a un problema di ordine pubblico – ha replicato infine Bongiovanni – perché lì ci fanno i rave party. Se ospitiamo una struttura del MAB, anche il comune di San Mauro dovrebbe far sentire la sua voce con Torino; è anche una questione nostra. Se il nostro comune vuole creare nuove aree verdi in piazza Gramsci, non può al tempo stesso ignorare quello che Torino vuole fare al nostro confine. Attraverso questa mozione, vogliamo dialogare con Torino di questi problemi».
La mozione è stata respinta con sei favorevoli, sette contrari e due astenuti. Resta quindi acceso il dibattito intorno al progetto, già giunto alla sua fase esecutiva, tra cittadini e ambientalisti contrari, città di Torino favorevole e comune di San Mauro che – seppur diviso – ha deciso di non intervenire sulla questione, ritenendola del solo capoluogo.
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