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San Mauro Torinese
24 Settembre 2024 - 18:09
Sabato 21 settembre si è svolta la PedalanPo, una pedalata per famiglie che ha preso il via dal Parco delle Vallere e si è conclusa a San Mauro Torinese alle ore 13.
I partecipanti alla PedalanPo
L'iniziativa ha attraversato il suggestivo Parco del Meisino, un'area naturale che fa parte della Riserva Mab Unesco della Collina del Po. Tra racconti del guardiaparco e panorami mozzafiato, l’evento ha dato l’impressione di celebrare una delle aree verdi più preziose del territorio, così come promesso nel volantino: "grazie ai racconti del guardiaparco potrai scoprire la natura e il fiume come non mai".
All’arrivo a San Mauro, i ciclisti sono stati accolti dalle autorità locali, tra cui l'assessore di Torino Francesco Tresso e la sindaca di San Mauro, Giulia Guazzora. Tuttavia, non tutti erano lì per festeggiare. Il Comitato “Salviamo il Meisino”, presente all'evento, ha colto l’occasione per denunciare pubblicamente un progetto che, secondo loro, rischia di compromettere irreversibilmente il parco.
La sindaca Giulia Guazzora e le autorità che hanno accolto l'arrivo della PedalanPo
Una delle attiviste del comitato ha preso il microfono e con fermezza ha dichiarato: "Oggi avete partecipato a una spettacolare iniziativa, avete fatto una bella pedalata nei territori della Riserva Mab Unesco, una riserva naturalistica che ci invidiano in tutta Europa, ma sappiate che non potrete più farlo perché il Parco del Meisino verrà devastato al 90%". Secondo il comitato, infatti, un progetto di "riqualificazione" voluto dalle amministrazioni comunali di Torino e San Mauro prevede l’abbattimento di centinaia di alberi, compresi quelli sani, per fare spazio a nuove attrezzature sportive. Un progetto, definito "greenwashing", maschera la distruzione di un patrimonio naturale dietro il pretesto di migliorie ambientali.
La definizione di greenwashing, citata dall’attivista, indica una strategia che "costruisce un'immagine ingannevolmente positiva sotto il profilo dell’impatto ambientale per distogliere l’attenzione dagli effetti negativi delle loro attività". Secondo gli attivisti, questo è esattamente ciò che sta accadendo: sotto il nome di "riqualificazione", le amministrazioni locali intendono abbattere gli alberi e installare attrezzature sportive in un’area che è soggetta a esondazioni del Po. Tutto ciò, sottolineano, avverrà al costo di 11,5 milioni di euro, finanziati dai fondi del PNRR.
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Le tensioni sono aumentate quando, di fronte al rinfresco offerto ai ciclisti, gli attivisti hanno cercato di porre delle domande all'assessore Francesco Tresso, chiedendo di chiarire se fosse vero che il progetto prevede il taglio di alberi sani e la distruzione delle storiche piscine Sempione. L'assessore, secondo quanto riportato, ha evitato di rispondere, alimentando ulteriormente il malcontento. "Assessore, si ricordi che lei è al servizio dei cittadini, non se lo dimentichi!", ha tuonato uno degli attivisti, irritato dall'indifferenza mostrata dalle autorità presenti.
A complicare ulteriormente la situazione è stato il comportamento dell'ex vicesindaco di San Mauro Matteo Fogli, che, con fare che è apparso intimidatorio, ha ripreso con il cellulare i manifestanti. "Forse voleva registrare ogni attimo del discorso per poterlo risentire coi suoi colleghi di partito, ciechi e sordi", ha commentato un attivista.
L'assessore Matteo Fogli immortalato dai manifestanti mentre li filmava
L’intervento finale è stato lasciato alla prima attivista che, rivolgendosi ai ciclisti, ha lanciato un ultimo appello: "Voi siete qui oggi perché avete una coscienza green, allora guardate bene cosa c’è dietro, perché queste persone non credono all’ambiente."
A margine della manifestazione, emerge un nuovo fronte di contestazione contro il progetto del Parco dello Sport e dell’Educazione Ambientale nel Parco del Meisino, oggetto di un question time discusso in Consiglio Regionale.
Alberto Unia, Consigliere regionale M5S Piemonte, martedì 24 settembre ho discusso in Consiglio regionale un question time sul progetto del Parco dello sport e dell’educazione ambientale nel Parco del Meisino.
"Come ormai evidente, tre anni fa la Città di Torino ha deciso di dichiarare guerra ai parchi torinesi. Tra le vittime c’è anche il Parco del Meisino, importante dal punto di vista naturalistico, che sta per essere impattato da un’opera insensata e dannosa voluta dalla Giunta Lo Russo e da tutta la sua coalizione - ha sottolineato il consigliere dell'M5S.
"Durante il mio intervento - spiega Unia - ho chiesto chiarimenti puntuali sulla natura dei lavori alla “Cascina Malpensata”. In particolare, se la Regione abbia verificato che gli interventi pianificati dal comune di Torino siano effettivamente interventi di restauro e risanamento conservativo e non una mera ristrutturazione, non consentita dalla normativa e dal Piano d’Area. Responsabile del via libera è l’Ente di gestione delle aree protette del Po piemontese, che dopo una prima bocciatura ha dato parere positivo al progetto della Città di Torino, finanziato dai fondi PNRR. Ma la Regione ha fatto le sue valutazioni? Una domanda chiara, puntuale, che non lasciava spazio a dubbi. Peccato che dall’Assessore non sia arrivata alcuna risposta. La realtà è semplice: non c’è stato nessun controllo. L’Ente parco ha dato il via libera e la Regione se n’è completamente disinteressata".
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