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San Maurizio Canavese

Nuovo insediamento commerciale in Canavese: traffico e sicurezza sotto esame

Discussioni tra amministrazione comunale e Città Metropolitana su soluzioni per ridurre l'impatto sulla viabilità provinciale

Il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici, Jacopo Suppo, e il Sindaco di San Maurizio Canavese, Michelangelo Picat Re

Il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici, Jacopo Suppo, e il Sindaco di San Maurizio Canavese, Michelangelo Picat Re

Nell'ambito dell'iniziativa "Comuni in linea", che mira a favorire il dialogo tra le amministrazioni locali e la Città Metropolitana di Torino, si è tenuto lunedì 23 settembre un incontro cruciale tra il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici, Jacopo Suppo, e il Sindaco di San Maurizio Canavese, Michelangelo Picat Re. Al centro della discussione, l'accesso veicolare al futuro insediamento commerciale di prossima realizzazione per i mezzi provenienti dalla Strada Provinciale 2, una delle principali arterie che attraversano il territorio.

La questione non è affatto di poco conto: il tratto di strada in questione rappresenta l'ultimo lotto della circonvallazione del comune, un'opera infrastrutturale fondamentale per deviare il traffico pesante dal centro abitato e migliorare la viabilità locale. Tuttavia, l'accesso diretto alla SP 2, come evidenziato dai tecnici della Direzione Viabilità 1 della Città Metropolitana, potrebbe rappresentare un problema significativo per la sicurezza stradale. L'arteria, infatti, è già oggi soggetta a volumi di traffico elevati e ogni nuovo punto di accesso diretto potrebbe aumentare il rischio di incidenti, oltre a peggiorare la fluidità della circolazione.

Durante l'incontro, i tecnici hanno illustrato alcune possibili alternative, tra cui la creazione di una viabilità comunale che, a detta degli esperti, potrebbe offrire una soluzione più sicura, consentendo l'accesso al nuovo insediamento senza sovraccaricare ulteriormente la già congestionata provinciale. Una strada comunale permetterebbe di deviare il traffico leggero e commerciale direttamente all'area, lasciando la SP 2 libera per i veicoli di transito e riducendo così il rischio di incidenti.

Jacopo Suppo ha sottolineato come la Città Metropolitana di Torino, in linea con le proprie politiche di mobilità sostenibile e sicurezza stradale, tenda a limitare il numero di accessi diretti alle arterie provinciali più trafficate. Tuttavia, ha ribadito la disponibilità dell'ente a valutare i singoli casi, considerando anche le esigenze di sviluppo economico del territorio. "Siamo sempre aperti a soluzioni tecniche che garantiscano un equilibrio tra sicurezza e crescita economica", ha dichiarato Suppo, ponendo l'accento sulla necessità di trovare compromessi intelligenti che tengano conto della complessità della viabilità locale.

Il dialogo tra amministrazione comunale e Città Metropolitana sembra quindi destinato a proseguire nelle prossime settimane, con ulteriori valutazioni tecniche sul campo. L'obiettivo finale è garantire la sicurezza dei cittadini senza ostacolare lo sviluppo commerciale del territorio, una sfida non da poco in un'area che sta vivendo una rapida trasformazione urbanistica. Resta ora da capire se sarà possibile trovare una soluzione che metta d'accordo tutte le parti in gioco, evitando di aggravare ulteriormente il traffico su una delle arterie più importanti del Canavese.

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