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03 Settembre 2025 - 22:37
Il prossimo 5 settembre sarà un giorno da segnare in agenda per Stefania Fabbri, in arte Aryas. La giovane artista di Settimo Torinese sarà infatti ospite su Rai Uno, nella trasmissione pomeridiana “Camper”, dove avrà l’opportunità di eseguire alcuni brani del suo repertorio. Una vetrina di assoluto prestigio, che le consentirà di farsi conoscere a livello nazionale e di trasmettere al grande pubblico non soltanto la sua voce, ma anche il percorso che l’ha portata fin qui: una storia fatta di passione, sacrifici, prove e rinascite.
Perché Aryas non è soltanto una cantante. È una voce che racconta, che emoziona, che resiste. Una voce che libera, che non si limita a interpretare note e testi ma che diventa strumento di espressione, verità e identità. Chi la conosce lo sa: dietro ogni sua canzone c’è un vissuto, un’esperienza personale trasformata in musica, un’emozione che diventa condivisa.
Il suo legame con la musica nasce in famiglia. Stefania cresce a Settimo Torinese, in una casa dove il suono del pianoforte del fratello maggiore rappresenta la colonna sonora quotidiana. È lui a trasmetterle la scintilla dell’arte, a farle intuire che la musica non è solo intrattenimento, ma un linguaggio universale capace di raccontare mondi interiori. È così che, fin dall’infanzia, la musica diventa per lei rifugio e forza, passione e compagna di vita.
A soli 11 anni entra alla Suoneria – Casa della Musica di Settimo Torinese, un luogo che sarà per lei scuola e laboratorio creativo. Qui studia canto e danza, cimentandosi con discipline diverse e iniziando a costruire una formazione solida e completa. Ma soprattutto, scopre che la voce è un dono che può crescere e perfezionarsi con studio e dedizione. È il primo passo di un cammino che, col tempo, diventerà professione.
Aryas sul palco di un contest svoltosi a Torino qualche mese fa
Negli anni successivi Aryas si mette alla prova con i generi più disparati. Prima il rock, con le band locali che la vedono protagonista sui palchi cittadini. Poi il rap, linguaggio diretto e incisivo che le consente di scrivere testi originali già durante il periodo scolastico. La sua prima canzone inedita, dalle evidenti influenze rap, segna l’inizio di un percorso creativo personale, che le permetterà di distinguersi nella scena musicale torinese. Proprio nel capoluogo piemontese inizia a costruire la propria identità artistica, collaborando con nomi noti del panorama rap e guadagnandosi il rispetto dei colleghi musicisti.
Il 2015 è l’anno della svolta: Stefania si trasferisce in Toscana per lavorare come animatrice musicale. Non si tratta di una semplice parentesi estiva, ma di un’esperienza che le fa capire che il contatto diretto con il pubblico è la sua strada. Cantare non è più solo un sogno, ma un destino. Da qui in poi Aryas prende parte a concorsi nazionali, tra cui X Factore Area Sanremo, immergendosi nel competitivo e vibrante mondo della musica italiana.
Parallelamente, amplia le proprie competenze anche nel settore beauty, diventando Make-up Artist professionista. Collabora con figure televisive come Valerio Merola e Valerio Liboni, e partecipa al concorso nazionale Bravissima. Ma se da un lato esplora nuove strade, dall’altro la musica resta il suo cuore pulsante. Alcuni suoi brani rap trovano spazio sul canale televisivo 4Music, altri vengono composti su commissione, come quelli realizzati per l’Università IUS-TO di Torino o per progetti educativi destinati ai GREST estivi. Segno di una creatività versatile, capace di adattarsi ai contesti più diversi senza perdere autenticità.
Nel 2017 arriva un nuovo capitolo: l’ingresso negli Arhea54, storico gruppo torinese di disco dance. Con loro Aryas si esibisce in numerosi eventi live e trasmissioni televisive, affinando ulteriormente la propria presenza scenica e arricchendo la sua esperienza con sonorità diverse. L’anno successivo, un momento indimenticabile: la collaborazione con Iskra Menarini, storica corista di Lucio Dalla. Insieme interpretano “Attenti al lupo” durante l’evento benefico Agosto con noi, sul palco di Ozzano Emilia, a favore dell’Istituto Ramazzini. Un ricordo che resterà scolpito nella sua carriera, non solo per il prestigio dell’occasione ma per il significato umano di quella serata.
Il 2019 le regala un risultato importante: la semifinale al Tour Music Fest, dove si distingue come una delle migliori voci del Nord Italia. Un traguardo che testimonia quanto studio e impegno possano trasformarsi in riconoscimenti concreti.
Poi arriva il 2020, un anno difficile per tutti ma che, per Aryas, ha un significato ancora più intimo. Pubblica il suo primo singolo ufficiale, “A un passo da qui”, un brano dedicato al fratello scomparso prematuramente. Una canzone che diventa atto d’amore e di memoria, capace di emozionare chi l’ascolta con la sincerità delle parole e l’intensità della voce. È in questo lavoro che emerge la maturità artistica di Aryas: la capacità di trasformare il dolore in bellezza, la perdita in speranza, la ferita in arte.
Nel 2023 arriva un altro riconoscimento prestigioso: il secondo posto al Premio Mia Martini, un risultato che suggella un percorso già ricco di esperienze e che apre la strada a un nuovo capitolo. Proprio da qui nasce il progetto “Libera”, l’album previsto per il 2024.
Libera non è solo un titolo, ma una dichiarazione d’intenti. È un lavoro che raccoglie anni di esperienze, emozioni e battaglie. Racconta il dolore e la rinascita, la rabbia e la speranza. È un disco che vuole essere diretto, sincero, senza filtri. In ogni brano c’è un pezzo di vita, una cicatrice trasformata in melodia, un sogno che prende forma. Non a caso, Aryas lo definisce il progetto più personale e autentico della sua carriera.
Oggi, con una carriera in continua evoluzione, Aryas si afferma come una delle voci più versatili della nuova scena musicale italiana. Sa spaziare dal rock al rap, dalla dance alla canzone d’autore, senza mai perdere la sua cifra distintiva: l’autenticità. Un’autenticità che, il prossimo 5 settembre, avrà l’occasione di raccontare a tutta Italia attraverso il piccolo schermo, portando con sé la sua Settimo Torinese, i suoi inizi, le sue battaglie e la sua voglia di libertà.
Perché Aryas non canta solo per intrattenere. Canta per liberare. E questa volta lo farà davanti a milioni di spettatori.
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