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San Maurizio Canavese
16 Settembre 2024 - 21:54
Canavese
"Non ci possiamo opporre alle autorizzazioni commerciali se chi le richiede rispetta tutte le norme". Con queste parole, il sindaco di San Maurizio Canavese, Michelangelo Picat Re, spegne sul nascere le critiche rivolte alla sua amministrazione in merito all'apertura di un nuovo supermercato Aldi in frazione Ceretta.
La polemica è scoppiata dopo che un cittadino ha espresso la sua preoccupazione in un post sul gruppo Facebook San Maurizio Canavese Cittadini, lamentando il possibile impatto negativo che questa nuova apertura potrebbe avere sui piccoli commercianti locali, già messi a dura prova dalla presenza di cinque grandi catene sul territorio.
Il sindaco ha voluto subito chiarire la situazione, spiegando che l'amministrazione comunale non ha la facoltà di opporsi a quanto previsto dal piano regolatore in vigore dagli anni '90, che destina l’area interessata ad attività commerciali.
"Quelli sono territori adibiti a finalità commerciali", ha spiegato Picat Re, "e non possiamo porre limitazioni se la documentazione è conforme e tutte le certificazioni ambientali sono in regola. La licenza commerciale, in questi casi, è un diritto del richiedente".
Insomma, le regole sono quelle, e se vengono rispettate non c'è spazio per le obiezioni.
Il sindaco ha poi cercato di offrire una visione più equilibrata della situazione dei supermercati a San Maurizio, sostenendo che, in fondo, non si tratta di strutture di enormi dimensioni.
"Escludendo il Carrefour Express, che è l'unico negozio di generi alimentari nel centro storico e di piccole dimensioni, tutte le altre strutture sono intorno ai 1.000 metri quadrati. Anche l'Aldi rispetterà queste misure".
Picat Re ha inoltre fatto notare che il nuovo supermercato sorgerà lungo la Strada Provinciale, lontano dai principali nuclei abitativi, rendendolo probabilmente più appetibile per chi è di passaggio piuttosto che per i residenti locali.
Le rassicurazioni del sindaco, però, non sembrano aver placato del tutto le preoccupazioni dei cittadini, in particolare di chi teme per la sorte dei piccoli negozi di vicinato.
In un contesto economico in cui il commercio locale fatica a competere con la grande distribuzione organizzata, l'arrivo di un altro colosso come Aldi potrebbe rappresentare una minaccia ulteriore per le botteghe e le attività familiari di San Maurizio.
Il timore è che la crescente presenza di grandi catene alimentari possa soffocare il tessuto commerciale del paese, già in difficoltà.
La questione rimane quindi aperta, e non è detto che le polemiche si placheranno così facilmente. Nonostante la difesa dell'amministrazione, il confronto tra le esigenze dei residenti e le leggi che regolano il commercio sembra destinato a protrarsi.
I piccoli commercianti chiedono tutela e politiche di sostegno, mentre le grandi catene continuano ad espandersi, attirando sempre più clienti con prezzi competitivi e una vasta offerta.
Come finirà? Solo il tempo potrà dirlo, ma una cosa è certa: la sfida tra grandi e piccoli continua.
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