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Settimo Torinese

Quand'è che Patrimonio pagherà il debito che ha con il Comune per oltre 3 milioni di euro?

Botta e risposta con il giornale. Nell'attesa di una risposta chiara e concisa!

In foto: la sindaca Elena Piastra e Nino Daniel amministratore di Patrimonio

In foto: la sindaca Elena Piastra e Nino Daniel amministratore di Patrimonio

Nei giorni scorsi in risposta ad una richiesta di replica del Comune di Settimo e della Società Patrimonio Città di Settimo Torinese abbiamo rivolto loro alcune domande.

Come e in quanto tempo, la società Patrimonio intende far fronte al debito finanziario di Euro 3.264.479,00 verso il Comune di Settimo Torinese? 

Quando i “terreni edificabili” nella cosiddetta Laguna Verde per un valore complessivo di 5.056.000 euro si trasformeranno in disponibilità liquide in modo da poter far fronte ai debiti societari verso il Comune di Settimo Torinese.

E infine quando si intende far fronte al debito con Banca Credem?

Si faceva riferimento ad un articolo di qualche giorno prima dal titolo: Comune di Settimo e Patrimonio "a gambe all'aria"?

E cosa dicevamo in questo articolo? Molto semplicemente che  la municipalizzata di Settimo è messa male, per non dire “malissimo”, così male che potrebbe mandare all’aria sé stessa e pure il Comune di Settimo. A dirlo non siamo noi, ma i revisori dei conti nella relazione del 2023. Tutto scritto "Nero su bianco".

soldi

Scrivevamo anche che Patrimonio nasce nel 2012, insieme a SAT srl, in seguito alla chiusura di ASM, di fatto per riassorbire il personale di ASM e per acquisire il ramo d’azienda relativo alla gestione delle strade del Comune e del teleriscaldamento tramite due società (Global Costruzioni e Pianeta), successivamente chiuse.

In realtà, come giustamente ci ha fatto notare l’Amministrazione comunale settimese, la nascita risale al 2007. Giusto. E’ la concessione delle strade che fino al 2012 è stata in Asm, per poi essere data in affitto quindi venduta. Poco importa… Quisquiglie

In poche parole, il Comune ha dato in concessione le proprie strade e alcuni edifici a Patrimonio, che li gestisce da concessionario. Per capirci, è un po’ come se le strade di Settimo Torinese fossero diventate autostrade o spiagge. Tutto uguale, salvo una differenza: non essendoci un biglietto come in autostrada o degli ombrelloni e dei lettini da affittare è più complicato mantenerle. Come lo si fa?

Semplice! Il Comune gira a Patrimonio 3-4 milioni di euro all’anno di risorse proprie, a cui si aggiungono eventuali mutui per opere pubbliche. E ci riferiamo agli introiti dei parcheggi nelle zone blu (da qui si capisce perché le tariffe sono intoccabili), l’imposta per la pubblicità e i canoni del cimitero.

Morale del meccanismo: Patrimonio fa per il Comune molte delle cose che solitamente, e in tutta Italia, un Comune fa da sé. Chiamiamolo “sistema Settimo”.

A inventarlo sono stati i sindaci del passato (Giovanni Ossola e Aldo Corgiat) e quelli che sono venuti dopo si sono guardati bene dal cancellarlo, considerando tutta la convenienza che c’è nel dover occuparsi solo della concessione e non dei bandi, uno per ciascuna manutenzione, evitando una molteplicità di gare che inevitabilmente allungano i tempi di ciascuna procedura.

Scatola cinese, dentro scatola cinese. Il Comune concede a Patrimonio, che a sua volta, in autonomia, affida i lavori da fare ai privati. Nel corso degli anni si è passati dalla Global (che era un’altra municipalizzata del Comune) al Gruppo Cribari.

Nel bilancio si legge che la società ha un capitale sociale di 8.840.000 euro, terreni edificabili in Laguna Verde per 5.500.000 euro e loculi per 1.500.000 euro.

Il valore dato ai terreni da urbanizzare è importante, considerando che, nel momento in cui si procedesse a un ridimensionamento, si metterebbe a rischio la sopravvivenza della società.

Patrimonio peraltro non si occupa solo di strade e rappezzi, ma anche di operazioni immobiliari. Nel 2023 ne ha fatte così tante da far girare la testa. Il tutto, evidentemente con l'assenso del socio unico, cioè il Comune di Settimo, cioè della sindaca Elena Piastra.

Ha acquistato l’area del supermercato di via Schiapparelli per 280.000 euro dal fallimento dell’Impresa Rosso e, per 250.000 euro, i terreni di Laguna Verde dal fallimento Global.

Nello stesso anno ha venduto al Comune gli impianti sportivi situati in Laguna Verde per 1.700.000 euro, l’area del supermercato di via Schiapparelli per 300.000 euro e ha comprato dal Comune per 2.500.000 euro il terzo piano della biblioteca di via Giannone.

Morale di questa lunga sfilza di acquisizioni e vendite che un po' assomiglia al gioco delle tre carte?

Il Comune si è trovato con un saldo attivo di 500.000 euro, Patrimonio con uno negativo di 750.000 euro.

Così almeno scrivono i revisori dei conti, che però ci tengono anche a sottolineare il debito di questa società nei confronti del Comune.

“In particolare - scrivono i revisori preoccupati - è necessario adoperarsi affinché perlomeno parte dei terreni edificabili iscritti nelle rimanenze per un valore di 5.056.000 euro si trasformino in tempo utile in disponibilità liquide, in modo da poter far fronte nei tempi previsti ai debiti societari, con particolare riferimento al debito finanziario verso il Comune di Settimo Torinese pari a complessivi 3.264.479 euro. Per quanto riguarda il debito a medio termine verso la banca Credem per la costruzione dell’ampliamento del cimitero, per complessivi euro 1.046.429, sarà necessario trasformare le relative pertinenze in tempo utile in disponibilità liquide...”.

Insomma, Patrimonio ha bisogno di soldi, denaro vero, il prima possibile. In caso contrario? Beh, ve lo lasciamo immaginare. 

E il Comune di Settimo Torinese? Per il momento si ritrova una partita aperta tra i crediti “esigibili” o da incassare di oltre 3 milioni di euro. Il fatto che sia aperta permette al Comune di spendere una cifra analoga, ma ha un senso tutto questo? E se non li dovesse incassare? E’ questa la preoccupazione del Collegio sindacale?

LA REPLICA DEL COMUNE

OGGETTO: Richiesta pubblicazione replica ad articoli pubblicati sul sito www-giornalelavoce.it e sul settimanale La Voce.
Gentile direttore,
le scriviamo, con richiesta di pubblicazione, in riferimento all'articolo “Comune di Settimo e Patrimonio "a gambe all'aria?” pubblicato sul sito www.giornalelavoce.it in data 27/08/2024 e sul settimanale La Voce in data 3/09/2024 a pagina 10 e all’articolo “Elena Piastra: il sogno di una carriera lontana dalle buche, dall’erba alta e dalle strade tutte rotte” pubblicato sul sito www.giornalelavoce.it in data 28/08/2024.
Senza mettere in discussione il legittimo esercizio del diritto di cronaca, ci troviamo costretti a evidenziare come negli articoli in questione Lei abbia ripetutamente fatto affermazioni non fondate e lesive del Comune e della società Patrimonio.
A beneficio dei suoi lettori, e per chiarire il contesto, vogliamo preliminarmente precisare quanto segue: La Società Patrimonio Città di Settimo Torinese è stata costituita nell’anno 2007 (e non nel 2012 come da lei riportato) e ha come socio unico il Comune di Settimo Torinese. La Società, che lei definisce “scatola cinese”, opera un ruolo molto rilevante nell'ambito della gestione di servizi pubblici e del territorio. Si occupa della gestione del patrimonio Comunale con funzioni assimilabili a quelle che alcuni Comuni demandano agli uffici tecnici e che, nel nostro caso, vengono in parte svolte dalla società. Per maggiore chiarezza la Patrimonio, con proprio personale diretto, cura le attività tecniche e amministrative legate alla gestione del patrimonio: una parte delle manutenzioni ordinarie, la gestione del cimitero Comunale, la realizzazione di parte di opere pubbliche e altro. Le risorse che di anno in anno il Comune di Settimo trasferisce alla Società Patrimonio servono pertanto a pagare la gestione dei servizi svolti dalla Società sia direttamente mediante il proprio personale sia indirettamente mediante gli appalti.
Fatta questa premessa, veniamo al punto e rileviamo come nei suoi articoli lei abbia ripetutamente utilizzato, in riferimento alla Patrimonio e al Comune di Settimo, espressioni inesatte, destituite di fondamento e lesive dei soggetti coinvolti.
Gli articoli e i contenuti in ordine al bilancio e alla gestione economico - finanziaria contengono affermazioni che non corrispondono al vero, a partire dal titolo in cui Comune di Settimo e società Patrimonio vengono definite “a gambe all’aria”.
Vogliamo intanto precisare, a beneficio innanzitutto dei suoi lettori ma anche della cittadinanza e di chiunque intrattenga rapporti con la Società, che i bilanci della Società Patrimonio sono in attivo da molti anni e pertanto le affermazioni dell’articolo risultano non veritiere e lesive della Società stessa.
Per approfondire: la Società presenta un debito finanziario nei confronti del Comune di Settimo. Un debito originato nel 2014, quando, dopo la messa in liquidazione di ASM SPA, il Comune erogò alla Patrimonio parte delle risorse necessarie per l’acquisizione del ramo d’azienda che gestiva strade, manutenzioni, eccetera. Quota parte di questo debito, e qui veniamo al punto, ogni anno viene regolarmente restituita al Comune seguendo un preciso piano di rientro (stabilito dalle amministrazioni comunali precedenti al 2019).
La nota del collegio sindacale della Società a cui lei fa riferimento nel suo articolo suggerisce, senza però evidenziare alcun rischio sui conti della società, di procedere allo smobilizzo di alcuni immobili (nello specifico terreni) di proprietà della Patrimonio al fine di saldare tale debito. Un suggerimento che non rappresenta in alcun modo una imposizione né tantomeno autorizza a definire la società “a gambe all'aria” o, ancor peggio, “praticamente fallita”.
La stessa Patrimonio ha onorato negli anni i propri impegni nei confronti dei creditori (a partire dal Comune) e continuerà a farlo seguendo, come sempre, condotta di cautela e tempestività.
Inoltre, aggiungo, nel 2021 Patrimonio ha azzerato il proprio debito nei confronti di ASM, chiudendo definitivamente una partita pregressa senza ulteriori aggravi.
È opportuno sottolineare come le evidenze dei risultati della gestione societaria non facciano presumere, ad oggi, prospettive di criticità per la gestione finanziaria della società. Circostanza quest'ultima che rende dannosa e ingiustificatamente intempestiva ogni forma di allarmismo circa la tenuta dei conti di Patrimonio.
In uno dei titoli, come Patrimonio, è definito “a gambe all’aria” anche il Comune; anche questa affermazione è destituita da ogni fondamento. I bilanci del Comune di Settimo Torinese hanno avuto alcune criticità nel 2015, per il disavanzo da riaccertamento straordinario imposto dalla nuova normativa di contabilità pubblica. Tale disavanzo è riferito alle annualità pregresse al 2015 e ha imposto da allora un recupero annuale, come previsto dalla legge, sempre e puntualmente osservato dal Comune di Settimo.
Sottolineiamo quindi che il bilancio del Comune, verificato annualmente dai revisori dei conti e dalla Corte dei Conti - Sezione di controllo non presenta alcuna situazione di particolare criticità e pertanto l’affermazione contenuta nel titolo dell’articolo è palesemente non veritiera. Tra i tanti dati che potremmo citare a riprova di questa circostanza citiamo il recupero del disavanzo, che è passato da 46,8 milioni del 2018 ai circa 18 milioni dell'ultimo esercizio.
A maggior ragione non è veritiera, nell’articolo “Elena Piastra: il sogno di una carriera lontana dalle buche, dall’erba alta e dalle strade tutte rotte”, l’affermazione “…. sul bilancio di un Comune che insieme alla sua municipalizzata è praticamente fallito …”.
Ciò premesso si rileva nuovamente come tali infondate affermazioni siano lesive del Comune di Settimo Torinese e della Società Patrimonio e costituiscano un grave danno di immagine per la Città stessa e per la sua onorabilità, con ricadute anche di carattere patrimoniale per la società Patrimonio.
Con la speranza di aver fatto chiarezza, in primis con i suoi lettori, porgiamo cordiali saluti.
Settimo Torinese, lì 9 settembre 2024
Il Comune di Settimo Torinese
La Società Patrimonio Città di Settimo Torinese
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