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19 Ottobre 2025 - 11:59
Saint-Vincent, 18 ottobre 2025 – La quindicesima edizione della 100 Km delle Alpi si è chiusa in un tripudio di applausi e sorrisi, al termine di una giornata che ha unito sport, paesaggio e passione. Dopo anni di attesa, la leggendaria corsa che unisce Torino a Saint-Vincent è tornata a far sognare, riportando atleti e appassionati sullo storico tracciato che attraversa borghi, colline e vallate, fino a toccare il cuore della Valle d’Aosta.
Una splendida giornata dal sapore primaverile ha salutato i 250 iscritti, pronti a partire alle ore 10:00 dal Centro Commerciale Porte di Torino, in un clima carico di entusiasmo. Lungo il percorso, la fatica si è mescolata alla bellezza: chilometro dopo chilometro, i partecipanti hanno attraversato scenari mozzafiato, fra antichi borghi, scorci di natura incontaminata e tratti carichi di storia.
La manifestazione, organizzata con la consueta precisione dal Club Super Marathon Italia, ha confermato il suo carattere internazionale. Dopo l’Italia, la nazione più rappresentata è stata sorprendentemente le Filippine, con un gruppo compatto e colorato che ha portato allegria e spirito di condivisione lungo tutto il percorso.
Due le distanze in programma: la 50 km e la 100 km, con partenza in contemporanea ma destini diversi.
Nella “mezza impresa”, la 50 chilometri, a dominare la scena sono stati gli italiani. Tra gli uomini, Claudio Anghilante (Podistica Castagnitese) ha fermato il cronometro a 3h38’27”, precedendo Cristian Ghiglietti(Polisportiva Sant’Adele) in 3h50’44” e Enrico Cigna (Pol. Gil. Bairese) in 4h49’40”.
Tra le donne, nessuna sorpresa: vittoria netta per la favorita Lisa Borzani (Bergamo Stars Atletica) che ha chiuso in 4h15’01”, lasciandosi alle spalle Enrica Gouthier (Amici del Mombarone) con 4h42’08” e Rosa Napoli (Fidal Run Card) in 5h13’22”.
Ma gli applausi più forti sono stati per i protagonisti della distanza regina, la 100 chilometri, autentica prova di resistenza e determinazione. Una gara massacrante, dove il confine tra corpo e mente si fa sottile, e la vittoria diventa un traguardo dell’anima.
A firmare l’impresa è stato Gianluca Coniglio (Boves Run), il cui nome sembrava scritto nel destino. Con un tempo di 8h09’03”, ha non solo tagliato per primo il traguardo di Saint-Vincent, ma anche conquistato il titolo regionale della specialità. Una performance straordinaria, costruita con intelligenza, ritmo e una lucidità che solo i grandi ultramaratoneti possiedono.
Alle sue spalle, lotta serrata fino all’ultimo metro tra David Ghigo (Runners Team 99) e Pietro Fresia (GS Ermenegildo Zegna): un solo secondo ha separato i due dopo cento chilometri di corsa, con Ghigo a conquistare l’argento in 8h52’15” e Fresia terzo in 8h52’16”.
Tra le donne, la vittoria è andata alla russa Anastasia Salnikova, vera e propria dominatrice dell’edizione. Con 8h36’16” ha bissato il successo dello scorso anno, siglando anche il secondo posto assoluto nella classifica generale. Una prova di forza, concentrazione e sorriso, accolta da un’ovazione al suo arrivo. Sul podio con lei Patrizia Pricci(Amatori Putignano) in 10h03’32” e Francesca Ferretti (Atl. Winner Foligno) in 10h10’51”.
Al traguardo, stanchezza e felicità si sono fuse in un unico abbraccio collettivo. Gli organizzatori, visibilmente soddisfatti, hanno parlato di un successo pieno. Il direttore generale del Club Super Marathon Italia ha sottolineato:
“Questa è la 100 km delle Alpi, da non confondere con altre gare. Un evento nato nell’era moderna del podismo, capace di offrire qualità, servizi e sicurezza. Rispettiamo la storia, ma guardiamo al futuro: e dopo questa giornata possiamo dire che il futuro sarà ancora più luminoso.”
Parole che trovano eco nei volti dei vincitori. Gianluca Coniglio, ancora con la fatica addosso ma il sorriso di chi ha scritto una pagina di sport, ha commentato: “Percorso bellissimo, non me l’aspettavo. Complimenti ai cittadini di Saint-Vincent: vivete in un posto meraviglioso.”
La Salnikova, ormai parte della storia della corsa, ha ammesso di aver provato “la stessa emozione del primo anno, forse anche di più. Ogni chilometro qui è speciale, ogni traguardo una festa.”
L’arrivo a Saint-Vincent è stato una vera e propria celebrazione. Le vie della cittadina termale si sono riempite di applausi, bandiere e abbracci, tra atleti esausti e famiglie commosse. Per un giorno, il podismo ha riportato in auge lo spirito pionieristico delle corse di una volta, con un’anima popolare e autentica.
La 100 Km delle Alpi si conferma così non solo una sfida sportiva, ma anche un viaggio simbolico tra due regioni, due culture e un unico grande amore: quello per la corsa.
E mentre i riflettori si spengono e i cronometri si fermano, resta la certezza che questa edizione entrerà di diritto nella storia, come una delle più emozionanti e partecipate di sempre.
LA VOCE DEL CANAVESE
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