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Settimo Torinese

Comune di Settimo e Patrimonio "a gambe all'aria"?

I revisori dei conti lo hanno scritto a caratteri cubitali nell'ultima relazione al bilancio

Nino Daniel e Elena Piastra

Nino Daniel e Elena Piastra

AAA Cercasi Amministratore unico della società “Patrimonio Città di Settimo Torinese srl”. Le domande vanno presentate entro il 30 settembre.

Fin qui l’avviso, firmato dalla sindaca Elena Piastra e diffuso quest’estate dal Comune.
Ma che cos’è Patrimonio?

Già! Bella domanda! A parte il fatto che ad amministrarla c’è Nino Daniel, già assessore ai tempi di Aldo Corgiat e grande sponsor della sindaca, praticamente nulla, o poco più di nulla.

Avviso

Salvo una cosa: è messa male, per non dire “malissimo”, così male che potrebbe mandare all’aria sé stessa e pure il Comune di Settimo. A dirlo non siamo noi, ma i revisori dei conti nella relazione del 2023. Tutto scritto "Nero su bianco".

Per la cronaca Patrimonio nasce nel 2012, insieme a SAT srl, in seguito alla chiusura di ASM, di fatto per riassorbire il personale di ASM e per acquisire il ramo d’azienda relativo alla gestione delle strade del Comune e del teleriscaldamento tramite due società (Global Costruzioni e Pianeta), successivamente chiuse.

In poche parole, il Comune ha dato in concessione le proprie strade e alcuni edifici a Patrimonio, ch li gestisce da concessionario. Per capirci, è un po’ come se le strade di Settimo Torinese fossero diventate autostrade o spiagge. Tutto uguale, salvo una differenza: non essendoci un biglietto come in autostrada o degli ombrelloni e dei lettini da affittare è più complicato mantenerle. Come lo si fa?

Semplice! Il Comune gira a Patrimonio 3-4 milioni di euro all’anno di risorse proprie, a cui si aggiungono eventuali mutui per opere pubbliche. E ci riferiamo agli introiti dei parcheggi nelle zone blu (da qui si capisce perché le tariffe sono intoccabili), l’imposta per la pubblicità e i canoni del cimitero.

Morale del meccanismo: Patrimonio fa per il Comune molte delle cose che solitamente, e in tutta Italia, un Comune fa da sé. Chiamiamolo “sistema Settimo”.

A inventarlo sono stati i sindaci del passato (Giovanni Ossola e Aldo Corgiat) e quelli che sono venuti dopo si sono guardati bene dal cancellarlo, considerando tutta la convenienza che c’è nel dover occuparsi solo della concessione e non dei bandi, uno per ciascuna manutenzione, evitando una molteplicità di gare che inevitabilmente allungano i tempi di ciascuna procedura.

Scatola cinese, dentro scatola cinese. Il Comune concede a Patrimonio, che a sua volta, in autonomia, affida i lavori da fare ai privati. Nel corso degli anni si è passati dalla Global (che era un’altra municipalizzata del Comune) al Gruppo Cribari.

Nel bilancio si legge che la società ha un capitale sociale di 8.840.000 euro, terreni edificabili in Laguna Verde per 5.500.000 euro e loculi per 1.500.000 euro.

Il valore dato ai terreni da urbanizzare è importante, considerando che, nel momento in cui si procedesse a un ridimensionamento, si metterebbe a rischio la sopravvivenza della società.

Patrimonio peraltro non si occupa solo di strade e rappezzi, ma anche di operazioni immobiliari. Nel 2023 ne ha fatte così tante da far girare la testa. Il tutto, evidentemente con l'assenso del socio unico, cioè il Comune di Settimo, cioè della sindaca Elena Piastra.

Ha acquistato l’area del supermercato di via Schiapparelli per 280.000 euro dal fallimento dell’Impresa Rosso e, per 250.000 euro, i terreni di Laguna Verde dal fallimento Global.

Nello stesso anno ha venduto al Comune gli impianti sportivi situati in Laguna Verde per 1.700.000 euro, l’area del supermercato di via Schiapparelli per 300.000 euro e ha comprato dal Comune per 2.500.000 euro il terzo piano della biblioteca di via Giannone.

Morale di questa lunga sfilza di acquisizioni e vendite che un po' assomiglia al gioco delle tre carte?

Il Comune si è trovato con un saldo attivo di 500.000 euro, Patrimonio con uno negativo di 750.000 euro.

Così almeno scrivono i revisori dei conti, che però ci tengono anche a sottolineare il debito di questa società nei confronti del Comune.

“In particolare - scrivono i revisori preoccupati - è necessario adoperarsi affinché perlomeno parte dei terreni edificabili iscritti nelle rimanenze per un valore di 5.056.000 euro si trasformino in tempo utile in disponibilità liquide, in modo da poter far fronte nei tempi previsti ai debiti societari, con particolare riferimento al debito finanziario verso il Comune di Settimo Torinese pari a complessivi 3.264.479 euro. Per quanto riguarda il debito a medio termine verso la banca Credem per la costruzione dell’ampliamento del cimitero, per complessivi euro 1.046.429, sarà necessario trasformare le relative pertinenze in tempo utile in disponibilità liquide...”.

Insomma, Patrimonio ha bisogno di soldi, denaro vero, il prima possibile. In caso contrario? Beh, ve lo lasciamo immaginare. 

Un dubbio ci assale. La sindaca Elena Piastra ci sta dormendo la notte oppure no? In teoria no considerando che per pochi spiccioli, appena 150 mila euro in meno di trasferimenti dello Stato, qualche tempo fa, ci aveva costruito su un post tutto lacrime e sangue.

Siamo così sicuri che chi sta amministrando la società abbia le giuste competenze?

E poi c'è SAT

Ah, giusto! E poi c’è SAT, che si occupa di Informatica, Assistenza Tecnica Urbanistica e Lavori Pubblici, Progettazione Opere Pubbliche, Supporto Ufficio Entrate Comuni, Sportello Energia Informatica. Ha una quarantina di dipendenti ed è una società consortile sotto controllo diretto del Comune di Settimo, che è azionista al 72% della società.

Tra i soci ci sono una lunga serie di Comuni ed Enti (Casalborgone, Caselle Torinese, Castiglione Torinese, Gassino Torinese, Leinì, Rivalba, San Benigno, San Mauro Torinese, San Raffaele Cimena, Volpiano, Borgaro Torinese, Unione dei Comuni NET, Comuni Riuniti XL srl). Valore della produzione: 4 milioni di euro, di cui 3 milioni per servizi forniti al Comune di Settimo.

Anche qui c’è un Amministratore Unico e anche qui le nomine avvengono su chiamata. Dopo Pier Paolo Maza, nominato dall’ex sindaco Fabrizio Puppo e riconfermato dal sindaco Piastra per un anno, è arrivato Alessandro Scopel, della corrente di Raffaele Gallo del PD, la stessa di Caterina Greco.

Scopel si è dimesso nel marzo 2024 per poter candidarsi alla carica di consigliere comunale ed è stato conferito un incarico indovinate a chi?

A Nino Daniel, con un’indennità annuale di 25.000 euro da aggiungere ai 40 mila euro portati a casa con Patrimonio.

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