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La polemica del giorno

Settimo Torinese: l'acqua manca, la rabbia cresce

Il consigliere comunale Manolo Maugeri va all'attacco

hair studio

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Un'altra giornata lavorativa persa per colpa dei disservizi: è l'accusa di Ylenia Leon D'Antoni, titolare di Hair Studio, contro l'amministrazione comunale di Settimo Torinese guidata dalla sindaca Elena Piastra.

La mancanza d'acqua in via Asti, infatti, ha costretto Ylenia a chiudere il suo salone, lasciando senza servizio i suoi clienti e compromettendo i suoi guadagni.

"Siamo senza acqua da stamattina, nemmeno il tempo di organizzare il lavoro, cartelli messi a casaccio nei pali e soprattutto messi ieri. Ora io mi chiedo ma è possibile che dobbiamo sempre e solo pagare noi qualsiasi cosa ma nn riceviamo un briciolo di rispetto? Oggi e domani per due giornate lavorative saremo costretti a tenere chiuso,capisco tutto ma una volta la corrente una volta l’acqua e qui si va avanti cosi… almeno la premura di avvisare sarebbe gradita...", tuona Ylenia.

"Chi ha le attività deve solo pagare, però poi i danni di questo tipo chi li risarcisce?" passa e chiude.

La titolare di Hair Studio non è sola: sono molti i commercianti del Villaggio Fiat che lamentano disservizi continui, dalla mancanza d'acqua ai guasti alla corrente elettrica.

"Si ha la sensazione che l'amministrazione comunale non si preoccupi dei bisogni dei cittadini e delle attività economiche", c'è chi commenta.

L'episodio di via Asti è solo l'ultimo di una lunga serie di disagi che stanno mettendo a dura prova la pazienza dei settimesi.

I cittadini meritano un'attenzione diversa?

E quel che si chiede il consigliere comunale d'opposizione Manolo Maugeri che su questa vicenda vuole andare più a fondo.

"A marzo - commenta Maugeri -  i commercianti di via Asti si erano ritrovati improvvisamente senza corrente e impossibilitati a lavorare per un giorno intero a causa di lavori che hanno interessato le colonnine di ricarica elettriche. Oggi, ancor più grave, gli stessi commercianti sono senza acqua per due giorni, a causa di una perdita presente da due settimane davanti al Carrefour. Il paradosso é che i commercianti scoprono di questi disagi dai social, e nemmeno dai canali dell'Amministrazione! O, ancor peggio, ieri sono comparsi dei cartelli attaccati ai pali con lo scotch, scritti male e poco visibili, con l'indicazione dell'interruzione di acqua dalle 9 alle 12 e dalle 13 alle 17.00 (fortunato chi li ha letti). Tutto questo quando si sapeva della perdita da due settimane!".

"Ma come fanno i parrucchieri e gli altri esercenti presenti nella via - aggiunge - a gestire i propri appuntamenti e i propri clienti quando da un giorno all'altro si ritrovano senza acqua? E soprattutto, possono scoprirlo dai social tramite i passaparola? L'Amministrazione del 75% dove é, ancora in vacanza? Oppure con questi numeri hanno deciso che possono agire senza ascoltare nessuno?".

A ben vedere non si tratta solo di un problema organizzativo, ma di una mancanza di rispetto verso chi ogni giorno si sforza di mantenere viva una comunità, pagando tasse e contribuendo all’economia locale.

È lecito chiedersi: chi risarcirà i danni economici derivanti da queste chiusure forzate?

Sarebbe opportuno un cambio di passo: una migliore organizzazione, una comunicazione tempestiva e un rispetto reale per chi lavora e contribuisce al benessere della città.

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