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L'avvocato risponde

Le conseguenze del rifiuto dell'Amministratore di convocare l'assemblea condominiale

Come Procedere in Caso di Gravi Irregolarità dell'Amministratore di Condominio

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Buongiorno avvocato, Abito in un condominio e, poiché ritengo che l’amministratore non adempia correttamente al mandato, insieme ad altri condomini ho richiesto, più volte, che venisse convocata l’assemblea con all'ordine del giorno la sua revoca. Ciononostante, egli non vi ha mai provveduto. Quali conseguenze derivano dal suo comportamento?

Marco, Settimo Torinese

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Egregio lettore,

il ripetuto rifiuto di convocare l’assemblea per la revoca e per la nomina di un nuovo amministratore è espressamente considerato dal nostro codice civile quale grave irregolarità che legittima uno o più condomini ad adire l’autorità giudiziaria al fine di ottenere dal Tribunale un provvedimento di revoca dell’amministratore. La via giudiziale può, comunque, essere adita anche laddove dovessero ravvisarsi, in capo all’operato dell’amministratore, irregolarità “gravi” di altra natura, delle quali alcune sono disciplinate espressamente agli articoli 1129 e 1130 del codice civile, altre sono invece valutate singolarmente dal giudice chiamato a pronunciarsi sull'istanza di revoca dell’amministratore.

Le ipotesi di inadempimento “grave”, per legittimare un provvedimento di accoglimento del ricorso, dovranno comunque essere dimostrate dal condomino ricorrente attraverso elementi fattuali oggettivi e, per quanto riguarda i casi di inadempimento non espressamente contemplati nei succitati articoli, saranno valutate “gravi” dal giudice quelle negligenze dell’amministratore macroscopiche e potenzialmente dannose per il condominio.

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