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TORINO

Amici per la pelle o nemici per la poltrona? I cinquestelle chiudono il "campo"

Cirio di concordia istituzionale è un buon intenditore, visto gli ottimi rapporti avuti in questi ultimi anni con il sindaco torinese Stefano Lo Russo.

Alberto Cirio e Gianna Pentenero

Alberto Cirio e Gianna Pentenero

"Siamo amici, dobbiamo cooperare" con questa battuta si sono salutati oggi a Green Pea il governatore uscente Alberto Cirio, in corsa per il bis alla guida del Piemonte, e la sfidante del Pd Gianna Pentenero.

Il primo incontro da quando i Dem hanno scelto la propria candidata alle elezioni di giugno è avvenuto questa mattina in occasione dell'assemblea regionale di Confcooperative, dove Cirio è intervenuto per un saluto istituzionale e Pentenero stava seguendo i lavori dalla platea.

E non è, infatti, di Cirio, che Pentenero deve preoccuparsi.

Piuttosto della consigliera regionale Sarah Disabato.

Da 'quasi amici' a 'rivali' il passo solitamente è tutt'altro che breve ma esiste pur sempre l'eccezione. Con la pratica alleanza archiviata, per le prossime elezioni regionali, in Piemonte si prospetta un derby tra Pd e M5s, ognuno con il suo candidato e il centrodestra, grande favorito, a godersi lo spettacolo.

Il nome di Gianna Pentenero, indicata dal Partito democratico come la candidata da opporre al governatore uscente Alberto Cirio, ricandidato alla guida della Regione, avrebbe chiuso ogni spiraglio all'asse giallorossa che in Sardegna ha funzionato, ma in Abruzzo no.

Il condizionale è d'obbligo, visto che non sono pochi quelli pronti a scommettere che la 'mossa Pentenero' non sia in realtà la fine, ma il tentativo di prendere ancora tempo e vedere come va a finire in Basilicata e proporre in zona Cesarini un nome della società civile, con tanto di passo a lato della neocandidata dem, per il bene dell'unità giallorossa. O ancora meglio un nome del campo avverso, per esempio quello di Chiara Appendino che sta cominciando a circolare con sempre più insistenza.

In effetti Pd e M5s da queste parti prima di prendere certe decisioni, o meglio, certe 'non decisioni', sono rimasti alla finestra a vedere cosa accadeva nelle altre Regioni.

Chiara Appendino

Fino a quando l'assessora alla Sicurezza di Torino è diventata l'ago della bilancia tra gli autocandidati, Daniele Valle, per i bonacciniani, e Chiara Gribaudo per la segretaria Elly Schlein.

Una scelta che ha portato il presidente Giuseppe Conte a parlare di "svolta in vista in Piemonte".

"Abbiamo lavorato con generosità col Pd, abbiamo avuto difficoltà oggettive. Il Pd ha avuto una fuga in avanti designando una sua candidata. Ne prendiamo atto - afferma Conte -. Il M5s procederà a designare una propria candidata o un proprio candidato. Questo non significa che il Pd diventerà un nemico".

Ma rivali parrebbe proprio di sì.

"Il problema per noi non è quello del nome. Non scalpitiamo ad averne uno. Prima servono i temi e i programmi", ripete la coordinatrice piemontese M5s, Sarah Disabato, che nelle scorse ore ha rifiutato la proposta di incontro lanciata da Pentenero.

"Nei prossimi giorni illustreremo il programma elettorale e avvieremo il percorso per la scelta del candidato", ribadisce Disabato, il cui nome ha ripreso a circolare tra i papabili, insieme a quelli del consigliere regionale uscente Ivano Martinetti e quello dell'ex senatrice alessandrina Susy Matrisciano.

Ritornando all'incontro di stamane tra Pentenero e Cirio è stata l'occasione per immortalarli insieme, tra strette di mano e sorrisi. Cirio di concordia istituzionale è un buon intenditore, visto gli ottimi rapporti avuti in questi ultimi anni con il sindaco torinese Stefano Lo Russo.

Una concordia condannata dai Cinque Stelle proprio durante gli incontri avuti con i Dem quando ancora si parlava di diventare 'quasi amici'.  

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