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Elezioni regionali
18 Marzo 2024 - 06:00
Gianna Pentenero e Sarah Disabato
In un panorama politico sempre più frammentato e in vista delle imminenti elezioni regionali di giugno in Piemonte, emerge una frattura significativa tra il Movimento 5 Stelle (M5s) e il Partito Democratico (Pd), segnando forse la fine di un dialogo che si protraeva da mesi. La coordinatrice regionale del M5s in Piemonte e capogruppo in consiglio regionale, Sarah Disabato, dopo la decisione dell'Assemblea del Pd di candidare alla carica di governatrice Gianna Pentenero, ha preso una posizione netta, chiudendo la porta a ulteriori incontri con il Pd. E poco importa se nella prima sua dichiarazione da candidata, Pentenero ha riaperto le porte ad un'alleanza.
"Ringraziamo Gianna Pentenero per l'invito, ma crediamo non ci sia più motivo di incontrarci", ha dichiarato Disabato, evidenziando come il PD, dopo aver scelto il proprio candidato all'unanimità, non abbia fornito "risposte credibili" per sviluppare un progetto condiviso. Questo distacco sembra radicarsi non solo nelle scelte di candidatura ma, più profondamente, nelle divergenze su tematiche cruciali per il territorio piemontese.
Tra i nodi irrisolti, Disabato mette in luce la questione della sanità pubblica e degli interventi in edilizia sanitaria, sottolineando l'irremovibile posizione del M5s contro il partenariato pubblico-privato per la costruzione di nuovi ospedali. "Prima dei nomi c'è bisogno di programmi chiari", afferma la coordinatrice, sottintendendo una critica alla politica del Pd che, secondo il M5s, si sarebbe concentrata più sui giochi di potere che sulle reali esigenze dei cittadini piemontesi.
La decisione di interrompere il dialogo con il Pd rappresenta un punto di svolta nelle dinamiche politiche regionali e sottolinea una polarizzazione sempre più marcata tra le forze in campo. Mentre il M5s si appella a un rinnovamento, lasciando "agli altri i teatrini della vecchia politica", il Pd dovrà ora navigare le acque turbolente di un'elezione che si preannuncia particolarmente combattuta, forse anche alla luce di queste recenti dichiarazioni.
Chiara Appendino
L'attenzione si sposta sui possibili scenari che si apriranno in Piemonte, con i cittadini chiamati a valutare non solo le figure in campo ma soprattutto i programmi e le visioni di futuro proposte dalle diverse formazioni politiche.
La speranza è che, al di là delle frizioni e delle strategie elettorali, emergano proposte concrete in grado di rispondere efficacemente alle sfide che la regione si trova ad affrontare, in particolare in ambiti sensibili come quello della sanità pubblica.
Da qui alla presentazione delle liste, resta ancora in campo un'ipotesi: un accordo nazionale tra Pd e Cinqustelle con candidata Chiara Appendino, leader dei cinquestelle e ex sindaca di Torino, la cui figura rimane di forte impatto nel panorama politico regionale.
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