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Eporedia Futura

"Ivrea è una città per vecchi": la Consulta dei Giovani come megafono per la sinistra?

Sindaco Chiantore, la Consulta dei Giovani: promessa elettorale o passerella politica?

Ivrea è una città per vecchi": la Consulta dei Giovani come megafono per la sinistra?

Abbiamo la Consulta dei Giovani! Forse…                  

Se ne sente parlare dagli ormai lontani tempi della campagna elettorale e, adesso, qualcosa sembra realmente muoversi. Si tratta della Consulta dei Giovani, dal sottoscritto e da tutto il Centrodestra inserita nel programma elettorale e fortemente promossa in ogni occasione pubblica.  

Un progetto che, nelle idee originarie, rappresentava una delle manifestazioni della particolare attenzione rivolta ai più giovani, lo stesso motivo per cui, da candidato sindaco, avevo fortemente voluto nella mia coalizione la Lista Civica Eporedia Futura, che costituisce, per ora, l’unico esperimento di partecipazione elettorale esclusivamente giovanile.

D’altronde, quale Eporediese può affermare di non aver mai sentito dire o di aver detto “Ivrea è una città per vecchi”? Temo che, purtroppo, ne esista una manciata, a essere ottimisti.

Consulta dei giovani

Devo quindi fare un apprezzamento nei confronti del Sindaco Chiantore, che, verosimilmente d’accordo con la nostra proposta, ha deciso di inserirla nelle linee programmatiche di mandato e nel Documento Unico di Programmazione. Dopo svariati solleciti sull’inizio dei lavori provenienti dall’opposizione – e altrettante rassicurazioni della maggioranza – abbiamo pensato che il Consiglio Comunale dovesse assumersi l’onere di indirizzare politicamente la Giunta nell’assegnazione della massima priorità (nell’ambito delle politiche giovanili) alla Consulta. Per questo motivo abbiamo presentato una mozione per incaricare la competente Commissione Consiliare, unitamente a tutti i Consiglieri under 40, di incominciare con lo svolgimento dei lavori preparatori.

La Vicesindaca Dal Santo, in tutta risposta alle nostre preoccupazioni, ha proclamato in pompa magna l’inizio di una serie di incontri per lo “sviluppo compartecipato dello Statuto della Consulta”. Potrebbe sembrare una delle solite moine di chi ha paura di assumersi delle responsabilità (come, peraltro, se ne sentono molte su svariati ambiti, nell’Ivrea di oggi, nda), ma qui bisogna stare ancora più attenti: conosciamo bene il doppio filo con cui parte della maggioranza che amministra la nostra Città è legata ai più disparati ambienti associazionistici e “movimentistici” e, proprio per questo, da lì potrebbero pervenire le istanze che hanno individuato erroneamente nella Consulta dei Giovani, da noi proposta, un megafono istituzionalizzato per le loro attività.

È evidente come questo utilizzo della Consulta non solo non le permetterebbe di compiere il suo ruolo naturale (coinvolgere tutti i giovani della Città nella discussione dei problemi che li affrontano e nell’elaborazione di proposte risolutive) ma, anche e soprattutto, potrebbe portare a pericolosi conflitti di interesse – già presenti in seno al Consiglio e alla Giunta.                         

Questo ci dispiacerebbe fortemente perché, oltre a dimostrare ancora una volta l’assenza di visione di questa Amministrazione (eccezion fatta per l’ambientalismo, ça va sans dire), significherebbe sprecare un’opportunità eccezionale di scommessa sul futuro di Ivrea a favore della propaganda sinistra.  

Com’è risaputo, ahinoi, ognuno ha la propria priorità!

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