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14 Dicembre 2023 - 08:10
Riapre il traforo del Monte Bianco
A seguito di alcune verifiche tecniche eseguite dai tecnici di Ativa al viadotto denominato “Camolesa” sul raccordo autostradale Ivrea-Santhià (A4/A5), è emersa la necessità di istituire, a partire da oggi 14 dicembre, il divieto di circolazione ai mezzi con massa a pieno carico superiore alle 19 tonnellate nel tratto compreso tra l’interscambio A4 – A26 di Santhià e lo svincolo di Albiano, in entrambe le direzioni.
Si prevede poi la demolizione dell’impalcato della carreggiata in direzione Santhià e per questo, a partire dalla metà del mese di gennaio 2024, Ativa istituirà il doppio senso di marcia sulla carreggiata in direzione Ivrea e il divieto di transito ai mezzi con massa a pieno carico superiore alle 3,5 tonnellate, in entrambe le direzioni.
"Con la predisposizione di opportuna segnaletica per i mezzi pesanti provenienti dall’Autostrada A4 e dal Raccordo A26/A4 Stroppiana – Santhià e diretti verso Aosta - spiega Ativa - verrà indicato di proseguire sull’Autostrada A4 Torino – Milano in direzione Torino al fine di raggiungere l’Autostrada A5 Torino – Aosta presso l’Interscambio di Settimo Torinese, ai mezzi pesanti provenienti da Aosta e diretti verso Milano/Alessandria/Genova, verrà indicato di proseguire sull’Autostrada A5 Torino – Aosta, in direzione Torino, al fine di raggiungere l’Autostrada A4 per Milano e l’Autostrada A21 per Alessandria e Genova. Sul sito internet della Società (www.ativa.it) verranno progressivamente aggiornate le informazioni relative ai cantieri anche in relazione ai possibili ritardi che gli stessi potrebbero subire nel caso si dovessero presentare condizioni meteo incompatibili con la regolare esecuzione delle lavorazioni...".
La notizia diffusa all'improvviso nei giorni scorsi, tutto poteva fare salvo lasciare indifferenti.
"Questa decisione, che giunge in un momento già caratterizzato da notevoli disagi dovuti ai lavori e alle chiusure periodiche del Tunnel del Monte Bianco e alla prossima chiusura della tratta ferroviaria Aosta-Ivrea per lavori di elettrificazione... - commentano e scrivono le principali associazioni imprenditoriali valdostane - suscita preoccupazione e malcontento tra gli operatori economici della regione. La complessa situazione logistica, combinata con queste nuove restrizioni, comporterà inevitabilmente ripercussioni negative sull'intera economia locale e sulla mobilità di residenti, turisti e imprese".
Per il presidente degli albergatori valdostani, Luigi Fosson, "le restrizioni avranno un impatto significativo" e secondo il presidente di Confcommercio Vda, Graziano Dominidiato, "le nuove limitazioni influenzeranno pesantemente anche il settore commerciale: soprattutto nei periodi di festività, una parte rilevante dei consumi e degli acquisti nel nostro settore sono effettuati da parte di turisti".
Al coro si aggiunge il presidente di Confindustria Valle d'Aosta, Francesco Turcato ("Il settore industriale valdostano sarà duramente colpito da queste nuove restrizioni. La limitazione al transito dei mezzi pesanti comprometterà la catena di approvvigionamento e la distribuzione dei prodotti industriali") e, non in ultima il Presidente della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin che ha inviato una nota ad Ativa, a tutti gli interlocutori istituzionali ed alle organizzazioni di riferimento, nella quale si esprime "la piena disponibilità al fine di trovare idonee soluzioni per affrontare insieme la problematica, affinché non vengano penalizzate le esigenze dei territori interessati".
Ad una notizia brutta per fortuna se ne aggiunge una bella: la riapertura del traforo del Monte Bianco a partire da venerdì 15 dicembre (era chiuso dal 16 ottobre).
Tornerà ad essere chiuso per 15 settimane nell'autunno del 2024 per i lavori alla volta, rinviati quest'anno dopo la frana in Maurienne (Francia) che aveva provocato la chiusura del traforo stradale del Fréjus.
Lo ha spiegato Riccardo Rigacci, direttore gerente del Geie-Tmb, gestore del tunnel del Bianco. "Per quanto riguarda il rifacimento della volta, l'anno prossimo, questo lo possiamo anticipare, al momento è confermato il lavoro che è stato rinviato quest'anno. La commissione intergovernativa italo-francese ha detto 'non lo facciamo nel '23, ma nel '24'. E' un appalto diviso in quattro tratte: due di circa 300 metri ciascuna, una in territorio italiano e l'altra in territorio francese, e poi abbiamo altre due tratte opzionali. Nel senso che in base alle difficoltà, alle problematiche, alla tecnologia utilizzata, valuteremo se proseguire il lavoro o cambiare tecnologia.
Il Bianco è lungo 11,6 chilometri, quindi saranno necessarie altre chiusure per completare i lavori.
"Propedeutica a questa attività - ha aggiunto Rigacci - è stata l'esecuzione di 1.150 ancoraggi provvisori. Sono barre in fibra di vetro, che vengono infiliate all'interno del rivestimento della volta, e in parte della roccia, per circa cinque metri di profondità. Queste sono necessarie a implementare la sicurezza nel momento in cui verrà fresata la volta".
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