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Ivrea

Sotto il "ricatto" dei parcheggiatori abusivi. Opposizioni all'attacco

Chiedono più controlli dei vigili urbani e degli operatori di Ivrea Parcheggi

parcheggiatori abusivi

parcheggiatori abusivi

E ci mancava ancora che l'Opposizione di centrodestra non presentasse una delle mozioni che rappresentano una sorta "marchio di fabbrica". L'oggetto è più che eloquente: "Parcheggiatori abusivi e sui disagi agli utenti...".

A firmarla sono i "Quattro Moschettieri": Andrea Cantoni, Paolo Noascone, Elisabetta Piccoli e Gabriele Garino. 

Chiedono al sindaco Matteo Chiantore di intervenire per tentare di risolvere il problema insieme ai vigili urbani, ma anche maggiori controlli da parte degli operatori di Ivrea Parcheggi. 

"Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi - dicono e scrivono - nonostante le ripetute segnalazioni da parte dei cittadini e alcuni tentativi, anche in passato, di risoluzione del problema, è ancora ampiamente diffuso in varie aree di parcheggio, in particolar modo in Piazza del Rondolino e in Piazza Nuovo Quartiere Vittorio Emanuele. Tale fenomeno riguarda tanto i parcheggi gratuiti quanto quelli a pagamento gestiti da Ivrea Parcheggi... Come è stato più volte segnalato sono soliti, oltre a richiedere soldi per far parcheggiare le vetture, a occupare gli stalli liberi, in modo da impedire a chi non paga di posteggiare...".

Senza alcun dubbio la mozione è destinata a sollevare un dibattito importante sull'esigenza, da un lato, di garantire ordine e regolarità nelle aree di parcheggio, dall'altro di considerare le condizioni socio-economiche che spingono alcune persone a intraprendere attività non regolamentate per sbarcare il lunario.

Spesso, dietro a questi parcheggiatori abusivi, si nasconde, infatti, un vero e proprio disagio economico; uomini costretti a cercare fonti di reddito alternative per sostenere le proprie famiglie o sopravvivere.

Insomma, il coinvolgimento delle autorità locali, come richiesto nella mozione, non può considerarsi l'unico passo verso la risoluzione del problema. Sarebbe altrettanto importante esaminare e affrontare le cause che spingono alcune persone a finire lì, in piazza Rondolino.

Detto questo, a noi, quando si parla di "Parcheggiatori abusivi" viene in mente  il film "C'eravamo tanto amati" di Ettore Scola, con Gianni (Vittorio Gassman), uno dei tre protagonisti, che viene scambiato dall'amico Antonio (Nino Manfredi), suo compagno ed ex partigiano, per un parcheggiatore abusivo a Roma in piazza del Popolo.

E poi ancora "Febbre da cavallo" di Steno, con l'attore Francesco De Rosa, alias Felice Roversi, nel ruolo di guardamacchine abusivo. Infine "Addio fottuti musi verdi" di Francesco Capaldo, con Marco Mario de Notaris nell'identico ruolo.

Questo per dire che la cinematografia italiana ha sempre parlato di loro, dei "guardia macchine", come attività radicata nella cultura italiana del lavoro, prima ancora di "collegare" il fenomeno agli "extracomunitari".

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Secondo la legge, l’attività illecita praticata dal parcheggiatore abusivo è sanzionabile con una multa. Si sconfina nel penale solo quando sono presenti comportamenti aggravanti. Questo significa che ogni cittadino può segnalare l’attività del parcheggiatore abusivo alle autorità: questo porterà i rappresentanti delle forze dell’ordine a perlustrare l’area ed eventualmente a multare il parcheggiatore abusivo (o a farlo fuggire), stabilendo l’importo della sanzione e sequestrando il denaro preso in modo illecito fino a quel momento ai poveri automobilisti. 

L’importo della sanzione va da un minimo di 769 € fino a un massimo di 3.095 euro, ma se il parcheggiatore è stato già beccato a svolgere quest’attività in precedenza, allora la multa può raddoppiare. Lo stesso avviene se il parcheggiatore abusivo è un minore. 

Oltre alla segnalazione alle autorità, fortemente raccomandata, è possibile anche utilizzare un sito internet (iparcheggiatori.it) molto ben fatto, fruibile anche tramite app disponibile per smartphone Android e iPhone. Qui è possibile vedere una mappa dell’Italia con alcune zone colorate: più il colore è verde, meno parcheggiatori abusivi sono stati segnalati in quella zona, più il colore è rosso, maggiore è la concentrazione di questi individui. 

Tramite questo servizio, infatti, è possibile segnalare i parcheggiatori abusivi segnalando la città, la via o la piazza e l’orario della presenza. Inoltre, è possibile anche segnalare se il parcheggiatore abusivo è aggressivo e minaccioso.  

COSA DICE IL CODICE DELLA STRADA?

L’articolo 7 del Codice della Strada, al comma 15-bis, afferma quanto segue: “Salvo che il fatto costituisca reato, coloro che esercitano senza autorizzazione, anche avvalendosi di altre persone, ovvero determinano altri a esercitare senza autorizzazione l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 769 a euro 3.095”.

Inoltre, prosegue l’articolo, “se nell’attività sono impiegati minori o se il soggetto è stato già sanzionato per la medesima violazione con provvedimento definitivo, si applica la pena dell’arresto da 6 mesi a 1 anno e dell’ammenda da 2.000 a 7.000 euro”. Infine, “è sempre disposta la confisca delle somme percepite”.

COSA DICE LA LEGGE?

Dei parcheggiatori abusivi ha trattato anche la Corte di Cassazione con diverse sentenze. La più importante, senza dubbio, è la n. 15936/2013, che stabilisce che tale attività di parcheggiatore abusivo crea un illecito amministrativo, ma senza costituire ipotesi di reato.

Il reato viene invece commesso nel momento in cui il parcheggiatore si rivolga all’automobilista con minacce (anche velate), oppure se richiede il denaro all’automobilista, facendo sconfinare l’attività di parcheggiatore in quella di estorsore. In quest’ultimo caso, tale violazione prevede l’arresto da 5 a 10 anni, in aggiunta al pagamento di una multa di importo compreso tra 1.000 e 4.000 €. 

QUANDO IL PARCHEGGIATORE ABUSIVO COMMETTE REATO?

Di seguito sono elencate tutte le ipotesi per le quali l’attività di parcheggiatore abusivo può sconfinare nell’illecito penale: 

  • Recidiva: la reiterazione è un’aggravante che fa sconfinare l’illecito amministrativo semplice nell’illecito penale; 
  • Impiego di minori: quando nell’attività di parcheggiatore abusivo sono impiegati ragazzi al di sotto dei 18 anni;
  • Minacce: possono essere anche velate e far intendere all’automobilista che se non paga, l’auto subirà dei danni; 
  • Estorsione: il discorso è molto simile a quello delle minacce, visto che dietro queste si cela la richiesta di denaro; 
  • Truffa: in questo caso, il parcheggiatore abusivo potrebbe fingere di essere un parcheggiatore autorizzato, ad esempio mostrando una tessera fasulla, ingannando l’automobilista e di fatto truffandolo. 

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