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Eporedia Futura
22 Novembre 2023 - 18:44
A seguito dell’assemblea pubblica di martedì scorso sui lavori per l’elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea – Aosta, mi sono sorte alcune perplessità che qui voglio condividere con chi si prende la briga di leggere questo editoriale, cui va – ribadisco – il mio più grande grazie.
In primis ho fatto non poca fatica a capire quale fosse veramente il senso della serata: coinvolgere la cittadinanza nelle decisioni da prendere?
Informare sullo stato dell’arte? Spiegare la chiara e netta volontà politica dell’Amministrazione nella gestione delle problematiche che, inevitabilmente, comporteranno i lavori?
Un po’ tutto e un po’ niente, direi.
In ogni caso mi sembra doveroso sottolineare che tra meno di due settimane, precisamente il 28 novembre, si svolgerà una seduta del Consiglio Comunale in cui, insieme a numerosi colleghi di minoranza, abbiamo presentato un’interpellanza generale consiliare proprio per parlare di questo tema.
E a che pro anticipare di così poco la trattazione del tema con la cittadinanza? Non credo che questa decisione possa essere stata presa in virtù di sconvolgenti notizie irrimandabili, dal momento che, salvo mie disattenzioni, nulla di sostanziale è stato aggiunto rispetto a quanto già si sapesse. Ma questo atteggiamento, a cui ho già dedicato un numero di questa rubrica, sta quasi smettendo di sorprendermi, anche se la mancanza di rispetto per le istituzioni non può comunque essere ammessa.
Anzi, una novità ci sarebbe: il Sindaco Chiantore sembrerebbe aver abbandonato i suoi “sogni di gloria” della campagna elettorale, durante cui assicurava di aver contattato l’universo mondo – in veste forse di Sindaco in pectore? – e che le soluzioni alternative all’innalzamento della galleria di Ivrea spuntassero da ogni parte. Già ai tempi gli contestavamo un simile approccio condito di toni propagandistici, sottolineando invece l’opportunità che avrebbe potuto finalmente rappresentare per la nostra Città e per il territorio circostante.
A questo punto, smentita nei fatti buona parte della campagna elettorale della coalizione “progressista”, bisognerebbe incrementare la serietà e affrontare una delle conseguenze più importanti che impatteranno Ivrea nei prossimi mesi e, facendo gli scongiuri, anni: la viabilità.
I lavori sul Lungodora non aiuteranno di certo una situazione già critica di suo, rendendo necessario un nuovo studio della viabilità cittadina, unito a temporanee misure per ridurre i disagi degli utenti, che sia realmente omogeneo e lungimirante.
A questo proposito si segnala che le recentemente decise modifiche della circolazione su Corso Massimo d’Azeglio e Corso Vercelli sembrano la manifestazione della volontà di questa Amministrazione di occuparsi del tema, peccato che, come dimostrato dai fatti (pur augurandosi che possa contribuire alla risoluzione di almeno una parte delle problematiche, nda), questa iniziativa non corrisponda minimamente a quanto precedentemente detto, rappresentando un intervento estemporaneo e non collegato alla totale rivisitazione del sistema viario eporediese.
Per il momento, nell’attesa dell’inizio dei lavori, vediamo solo buchi nell’acqua e parole al vento.
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