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01 Agosto 2023 - 12:00
Niente, non c’è nulla da fare. Il Giro d’Italia proprio non vuole lasciar stare i borgofranchesi.
La kermesse ciclistica è passata in paese il 19 maggio di quest’anno, con Borgofranco nominata città di partenza della 13esima tappa. Le polemiche, tuttavia, non si sono limitate ai giorni limitrofi al passaggio dei ciclisti, no. Sono cominciate a novembre del 2022 quando Borgofranco è stata annunciata “città di tappa” e, adesso, ancora non sono finite.
Da novembre ‘22 ad agosto ‘23. Ancora qualche mese e questa polemica compirà un anno.
Se l’amministrazione comunale, infatti, utilizza la kermesse ciclistica per sponsorizzare i traguardi raggiunti, dall’altro lato la minoranza “si serve” del Giro d’Italia per sottolineare ogni mancanza da parte del sindaco Fausto Francisca e della sua giunta.
Qualche settimana fa, era proprio il primo cittadino borgofranchese a tirare in ballo la manifestazione, subito dopo il consiglio comunale: “abbiamo approvato gli equilibri di bilancio e siamo riusciti a non aumentare le aliquote IMU - spiegava - al momento della votazione, però, la minoranza si è astenuta. Sono rimasto perplesso. Sembravano quasi dispiaciuti del fatto che siamo riusciti a non aumentare l’imposta”.
Fausto Francisca, sindaco di Borgofranco d'Ivrea
E sì, perché illo tempore, a novembre dell’anno scorso, proprio quando era stato annunciato il passaggio del Giro da Borgofranco, l’opposizione si era scagliata contro Francisca e compagni, affermando che un evento così grande avrebbe avuto un peso eccessivo sulle case del Comune. “Da dove reperiranno i fondi? Semplice: dalle tasche dei cittadini aumentando le tasse” hanno ripetuto per mesi i consiglieri di minoranza.
Ora, un mese fa l’IMU non è stata aumentata e, dopo qualche aspro battibecco via social tra l’ex sindaco Livio Tola e Francisca, è arrivata una nota ufficiale della lista civica Insieme per Borgofranco d’Ivrea, con in consigliere d’opposizione Manlio Muggianu ad ergersi a portavoce delle istanze.
“Dopo aver letto le ultime dichiarazioni del Sindaco Francisca, è d’obbligo fare un po’ di chiarezza e qualche considerazione. Per prima cosa, nell’ultimo Consiglio Comunale non si è affatto votato per non aumentare l’IMU, ma semplicemente per confermare le tariffe attuali: la differenza è sostanziale, e solo una totale assenza di onestà intellettuale potrebbe negarla - cominciano dalla civica - nello specifico, oltre ad essere prassi comune per la minoranza non avallare con voto favorevole manovre di bilancio, che sono sotto la completa ed esclusiva responsabilità della Giunta, occorre sottolineare che a più di due mesi dallo svolgimento della tappa del Giro d’Italia, non abbiamo ancora ricevuto alcuna informazione circa la sostenibilità finanziaria dell’operazione per il nostro Comune. A più riprese sono state rilasciate indiscrezioni, mai confermate né smentite, secondo le quali i fondi sarebbero stati reperiti da fantomatiche pieghe di bilancio, da generose donazioni degli sponsor o da altre fantasiose iniziative. Il fatto che non siano state aumentate ora le tariffe IMU, non ci mette affatto al riparo da future sorprese, magari come correttivo di bilancio da lasciare in eredità alla prossima giunta dopo le elezioni previste per il 2024! Il Sindaco auspica un voto favorevole dell’opposizione? Bene, allora faccia per prima cosa chiarezza su come siano state gestite e spese le risorse comunali, e il motivo per cui si sia data priorità a questa manifestazione anziché alle mille emergenze che affliggono il nostro Comune!”.
E qui, si apre il vaso di Pandora, con i membri di Insieme per Borgofranco d’Ivrea che calano il carico da 90, passando al vaglio tutte le criticità del paese.
“Allo stato attuale, non si riesce a vedere altro motivo che la ricerca di prestigio personale, a scapito delle effettive esigenze del paese.Negli annali dei maggiori siti sportivi, la partenza (per via del maltempo, ndr) non è registrata dal nostro paese, ma da Le Chable, in Svizzera - continuano - rimane anche, purtroppo, una città che sembra abbandonata a sé stesso, con transenne nelle vie centrali, parcheggio selvaggio ovunque, strade ormai diventate a senso unico alternato. I canali scolmatori, così importanti per evitare alluvioni in caso di eventi climatici estremi, ormai molto frequenti come tristemente sappiamo, non sono nemmeno più distinguibili dalla vegetazione circostante, con piante ad alto fusto che hanno ormai preso il posto dell’alveo. Il Sindaco si giustifica con la cronica mancanza di risorse finanziarie, e allora viene da chiedersi se le fantomatiche pieghe di bilancio non possano essere trovate per pulire un canale scolmatore e sistemare un po’ il paese. Vogliamo pensare alle cose davvero importanti o continuiamo a confidare nella buona sorte affinché ci eviti precipitazioni intense e conseguenti alluvioni? Ricordiamo infine che a meno di due mesi dalla ripresa delle lezioni non vi è la minima idea di come e dove collocare i ragazzi del plesso scolastico chiuso per rischio crollo, e che i lavori per la sistemazione della biblioteca e della piazza antistante languiscono senza alcuna prospettiva certa. Evidentemente, per il Sindaco, una bicicletta è molto più importante della messa in sicurezza del paese, della cultura e dell’educazione scolastica!”.
Manlio Muggianu, consigliere di minoranza della ista civica Insieme per Borgofranco d'Ivrea
E questo è quanto. Un solo evento, il Giro d’Italia, ma due visioni completamente opposte. Alcune certezze, però, restano: il plesso scolastico di via San Marco chiuso perché non sicuro, una cattiva manutenzione del verde pubblico e i canali scolmatori pieni di vegetazione rimangono dei problemi strutturali del paese.
Ogni volta che parliamo della kermesse ciclistica, comunque, la domanda che ci poniamo è la seguente: sarà finita qui? Questa volta azzardiamo una risposta: no, non è sicuramente questo l’epilogo della vicenda, a maggior ragione se pensiamo che, di fatto, le elezioni del 2024 sono dietro l’angolo.
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