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Il caso
01 Maggio 2023 - 09:52
I primi cittadini sono pronti a dare battaglia contro l’ennesimo taglio dei servizi che colpisce la collina.
È di pochi giorni fa l’annuncio del taglio di due corse tra Gassino e Settimo Torinese.
Un taglio che colpisce tutta la zona.
Da San Mauro, fino a Chivasso, passando per Castiglione, Gassino, San Raffaele Cimena, Sciolze e Cinzano. Questa volta il taglio colpisce anche i collegamenti con la Città di Settimo Torinese.
Tutto è iniziato nel mese di febbraio quando l’Agenzia per la Mobilità Piemontese (Cristina Bargero, è la nuova Presidente dell’ente) ha comunicato il taglio di alcune corse del così detto “Satti”, la linea su gomma che collega Torino a Chivasso, passando proprio lungo la strada che va da San Mauro fino a San Raffaele Cimena.
Qui di seguito la lettera inviata, qualche giorno fa, all’assessorato ai trasporti della Regione Piemonte e alla Città Metropolitana.
La lettera è stata firmata da: Castiglione Torinese, Chivasso, Cinzano, Gassino Torinese, Rivalba, San Mauro Torinese, San Raffaele Cimena, Sciolze.
“Con riferimento alla comunicazione prot. AMP n. 0005290 del 20/04/2023, i Sindaci e gli Amministratori sottoscrittori della presente, sono formalmente a ribadire quanto già espresso nel corso dell’incontro tenutosi presso i Vs. uffici nel pomeriggio del 31/03 u.s., evidenziando quanto segue: pur comprendendo ma non condividendo le logiche industriali che regolano la gestione del servizio di Trasporto Pubblico Local (TPL), si ritiene che tale servizio rivesta e debba ancor maggiormente rappresentare un servizio di natura primaria. La serie di razionalizzazioni unilaterali comunicati in febbraio ed in aprile, unitamente alla soppressione della linea di collegamento fra Gassino centro e loc. Bardassano (unica via di collegamento per i cittadini di Gassino e Bardassano, di poter raggiungere la SP590 dall’area collinare di cerniera fra i due Comuni) come ricordato nel corso del summenzionato incontro, penalizzino ancora una volta l’utenza dell’area collinare, già fortemente limitata nei collegamenti pubblici locali. Su questo punto, gli scriventi si faranno certamente parte proattiva in un’opera di sensibilizzazione nei confronti di Regione e MIT. Se con il taglio sulla linea 107 di collegamento sull’asse della Val Cerrina comunicata in febbraio, unitamente al nuovo taglio della corsa 3280, si presentava una limitazione delle corse in collegamento con Torino, con la eliminazione della corsa il nuovo taglio delle corse 3902 e 3903 di collegamento fra Gassino e Settimo T.se, si identifica una ulteriore complicanza anche nei collegamenti con la stessa Settimo T.se, che a quanto ci risulta non è stata coinvolta, per lavoratori pendolari e studenti universitari che giornalmente si spostano utilizzando lo stesso snodo di Settimo come punto unico di partenza e arrivo in collegamento con Torino e con il resto dell’area nord di Torino. Nelle scelte adottate non si legge quindi nessun reale efficientamento del servizio dal punto di vista dell’utenza, quanto piuttosto un mero taglio al servizio offerto. Non si riesce ad intravvedere una visione di prospettiva di crescita del servizio stesso in coerenza con le linee di indirizzo del PUMS metropolitano, incrementando così il rischio di incoraggiare l’utilizzo dei mezzi privati (per chi può permetterseli) e disincentivando ulteriormente l’utilizzo dei mezzi pubblici locali. Anche dal punto di vista economico, il dichiarato risparmio delle suddette corse per circa 32 mila euro, in rapporto ad un deficit di esercizio di circa due ordini di grandezza superiori, non sembra giustificare compiutamente tali scelte. Anche su questo tema si ribadisce la disponibilità di queste Amministrazioni a valutare una eventuale partecipazione ai costi, qualora questo potesse garantire un accettabile livello qualitativo del servizio. Per quanto sopra rappresentato, le Amministrazioni scriventi condividono la necessità di perseguire un funzionale efficientamento del servizio sia sul fronte collinare (lungo le direttrici principali di raccordo fra la SP590 e le località ubicate sul fronte collinare da Baldissero fino Rivalba, passando per Sciolze e Cinzano), sia sul fronte di collegamento con i principali nodi di collegamento con Torino (via San Mauro, Settimo e Chivasso). A tale scopo si richiede un nuovo incontro da programmarsi nella seconda metà di maggio, nel corso del quale poter illustrare alcune proposte tese ad ottenere tale obiettivo, nelle more si chiede di sospendere la decisione del taglio delle corse su menzionate. Nell’incontro si dovrà affrontare la ridefinzione del contesto territoriale di intervento per il servizio MEBUS; la rimodulazione del servizio di collegamento fra i Comuni collinari e Settimo T.se, mediante un percorso ad anello che possa orientarsi verso una rapida percorrenza con un limitato segmento chilometrico complessivo ed una elevata efficienza. Certi di positivo riscontro, si coglie l’occasione per porgere i più cordiali saluti”.
Sul tema è arrivato il durissimo commento da parte del Sindaco di Castiglione, Loris Lovera.
Il Sindaco di Castiglione Loris Lovera
“Già nei mesi scorsi - precisa - avevamo rilevato con preoccupazione, e criticato, la decisione da parte di GTT ed Agenzia della Mobilità Piemontese (AMP) di ridurre i passaggi della linea 3107, la linea di trasporto pubblico che serve il nostro territorio. Ora e stata recapitata alle amministrazioni della collina l’ennesima comunicazione della Agenzia della Mobilità, in cui viene comunicata l’intenzione di sopprimere altre tre corse, due che collegano la collina a Settimo Torinese ed una che collega Gassino con Torino. Le amministrazioni della collina non ci stanno ed hanno prontamente replicato all’Agenzia con la richiesta urgente di un ulteriore incontro, perché si ritiene assolutamente inaccettabile la pratica dei tagli indiscriminati delle corse, solamente per questioni legate al bilancio; l’economia, nel caso specifico, sarebbe di 32 mila euro l’anno circa, una briciola ovviamente rispetto ai milioni di euro che mancano nelle risorse destinate al TPL. Le amministrazioni si sono anche rese disponibili ad intervenire, “mettendo mano al portafoglio” per dare un contributo, che deve tuttavia essere condizionato alla garanzia di un servizio accettabile ed accessibile. Ci siamo anche resi disponibili ad una revisione dei percorsi, ma non può venir meno l’impegno al trasporto pubblico locale, soprattutto in questo periodo storico, in cui la transizione energetica ed ecologica e lo sviluppo della mobilità sostenibile sono cruciali. Non è accettabile che da un lato si parli tanto di ambiente e di promozione del TPL, mentre nei fatti si va a tagliare le corse costringendo i cittadini ad optare per la mobilità privata. La lettera è stata indirizzata anche all’assessorato ai trasporti regionali ed alla città metropolitana, per evidenziare la situazione di regressivo sistematico abbandono dei servizi che legano la collina alla città, di fatto isolando le comunità periferiche dal centro metropolitano”.
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