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Il caso
22 Aprile 2023 - 00:48
Immagine di repertorio
Sembra quasi una barzelletta e invece siamo davanti all'ennesimo problema legato alla sanità locale. Strutture che non funzionano, liste di attesa infinite, servizi introvabili e pure, udite udite, ascensori che non sono a norma.
E, a questo punto, se non si riescono a far funzionare gli ascensori come si può pensare che funzionino i servizi sanitari?
L'ultimo caso è a San Mauro Torinese. Siamo alla Rsa Mezzaluna di San Mauro Torinese, una struttura da 60 posti letto per non autosufficienti. Qui da giovedì 1º dicembre 2022 alla Med Services è subentrata la cooperativa Cm Service di Cascinette d’Ivrea.
Ebbene, qualche giorno fa, il 18 aprile per l'esattezza, la Eurocert Spa (società autorizzata dal Ministero) si è recata all'interno della struttura per il controllo periodico degli ascensori. Qualcosa, però, non è andato bene.
Il Comune, infatti, è stato costretto a pubblicare, venerdì 21 aprile, un'ordinanza che impone il fermo dell'ascensore della cucina. L'esito del controllo: "è stato NEGATIVO così come sancito nel verbale N. 02623ASC0471 del 18.04.2023 redatto a firma di tecnico Ingegnere incaricato dalla succitata EUROCERT S.p.A. e approvato in fase di riesame del 21.04.2023".
Qualche riga più avanti, poi, ci sono anche ulteriori dettagli: "si evince che l’impianto all’atto della verifica risultava: sono assenti i bottoni di chiamata sulla bottoniera di cabina, con un forte rischio contatto elettrico sulla stessa da parte dell’utenza dell’ascensore”.
Il Comune ha quindi deciso di adottare "il provvedimento amministrativo di fermo dell’impianto in questione anche ai fini della tutela della sicurezza delle persone".
La situazione non cambierà fino a quando un nuovo controllo avrà esito positivo, attestando il rispetto di tutte le norme e l'ottimale funzionalità dell'ascensore della struttura.
Non è la prima volta, negli ultimi mesi, che la Rsa di via Mezzaluna finisce agli onori della cronaca. Nel mese di dicembre, infatti, avevamo pubblicato alcune foto che ritraevano le lenzuola dei pazienti e gli abiti ammucchiati in sacchi di nylon in una stanza nei sotterranei. C'erano anche i vestiti lavati fatti asciugare ai mancorrenti lungo il corridoio che conduce alla camera mortuaria della struttura. Motivo? La lavatrice era rotta e mancava la macchina asciugatrice. Un problema che poco dopo è stato risolto.
Poco dopo era stata la volta dei sindacati che si erano scagliati contro Cm Service: un paio di dipendenti licenziati e pasti servizi freddi agli ospiti, "Una situazione di assoluta precarietà", questa la presa di posizione dei rappresentanti dei lavoratori nel mese di gennaio.
Per discutere delle problematiche era stato aperto un tavolo di crisi in Prefettura.
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