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Ivrea
23 Gennaio 2023 - 00:17
Elisbetta Ballurio
Ci sarà? Non ci sarà? Si candiderà a sindaco? Non si candiderà a sindaco? Ogni tanto il suo nome salta fuori e, in vista delle elezioni amministrative, che dovrebbero tenersi, stando ai tam tam di Montecitorio, il prossimo 7 maggio, stava diventando virale in tutte le discussioni dei gruppi politici di centrodestra e di centrosinistra.
“E la Ballurio che cosa farà?”. Ex assessore al commercio in quota Pd ai tempi di Carlo Della Pepa, poi presidente del consiglio comunale sempre con Della Pepa, dopo una vita passata nel Pd, in ultimo nelle file dei renziani, nel 2018 grande clamore scatenò la sua discesa in campo da “indipendente” con il centrodestra di Stefano Sertoli.
E fu proprio lei, Elisabetta Ballurio, spostando qualche centinaio di voti da una parte all’altra della barricata, a consegnare a Sertoli una vittoria elettorale inaspettata. Un amore a prima vista che, ahìlei, si squagliò come neve al sole già nei primi mesi di governo tanto da concludersi con una lettera di licenziamento.
Troppo fuori dalle righe. Troppo “pane al pane e vino al vino”. Sertoli si giustificò dicendo che Ballurio era andata sui giornali a criticarlo per come aveva gestito pandemia e carnevale.
Una bugia grande come una casa, considerando che con il senno del poi, molto più feroci sono state le critiche al suo indirizzo mossegli dal vicesindaco Elisabetta Piccoli e dal segretario azzurro Vincenzo Ceratti. E queste ultime, il sindaco, davvero un buon uomo, ha sempre fatto finta di non sentirle.
Più realisticamente Ballurio, subito sostituita in giunta dall’assessora Costanza Casali, pare desse fastidio alla senatrice Virginia Tiraboschi e ancora di più a Elisabetta Piccoli a cui poi andò la delega da vicesindaca. Sarebbero state loro due, dicono i meglio informati, a chiederne la morte politica. Tant’è!
Detto questo è sui social che oggi, Ballurio, affida i suoi obiettivi per il futuro. Prevedono l’Università, alla quale è tornata per una seconda laurea. Includono i cavalli, la sua grande passione. Passano dalla famiglia e fors’anche da un secondo matrimonio. Tutto tranne la politica....
“Tra ormai pochi mesi - scrive - ci saranno le elezioni. Ho fatto parte della vita amministrativa di Ivrea per tanti anni ed è per questo che tanti amici e conoscenti mi stanno chiedendo se io abbia deciso di ricandidarmi. Serbo grande gratitudine e affetto sincero per tutti quelli che in tutti questi anni hanno creduto in me e mi hanno sostenuta nel mio desiderio di contribuire al miglioramento della città ma ho deciso di non ricandidarmi. Ho avuto modo di riflettere in questi anni forzatamente lontana dalla vita amministrativa e per me i prossimi anni saranno il tempo per continuare a dedicarmi ai miei affetti più cari, che spesso ho trascurato anche per la mia passione politica, al lavoro, allo studio e ai miei amati cavalli. Gli ultimi anni della mia storia politica sono sicuramente stati turbolenti e il mio desiderio di vedere dei reali cambiamenti nella città mi hanno fatto fare anche scelte difficili che ho poi pagato a caro prezzo e che non hanno comunque permesso il miglioramento cittadino che avrei voluto coltivare. Nelle mie riflessioni ho pensato anche di aver sbagliato in quelle scelte ma la parte del PD a cui appartenevo e che mi osteggiava da almeno dieci anni mi aveva davvero portata allo sfinimento. Il mio desiderio ora è che chiunque vincerà alle prossime elezioni non tradisca le promesse che farà agli elettori, che sarà il modo migliore per dare ad Ivrea la luce che merita ...”.
Insomma Ballurio non c’è. O meglio, non c’è adesso. E siccome Ballurio negli anni ci ha abituati a tutto, in tanti, non ci credono.
“Se ha fatto quel post lì - dicono in alcune segreterie politiche - è perchè sta cercando di capire le reazioni della gente...!”.
E come disse quel tale: lo capiremo solo vivendo.
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