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Alto Canavese
12 Dicembre 2022 - 17:15
Che l'ex sindaco di Feletto Stefano Filiberto non avesse mandato giù il sostegno dell'attuale primo cittadino, Maria Cristina Ferrero, al borgomastro rivarolese Alberto Rostagno era cosa nota. Filiberto ad oggi siede tra i banchi dell'opposizione consiliare, e proprio in queste vesti aveva già raccontato a La Voce le sue perplessità sul tema.
Rostagno, assieme ai suoi assessori Lara Schialvino e Francesco Diemoz, è stato condannato a un anno di reclusione per la morte di Guido Zabena. L'operaio 51enne, di Favria, era annegato nel sottopasso allagato tra Rivarolo e Feletto la notte tra il 2 e il 3 luglio del 2018.
Pochi giorni dopo la condanna, decine di sindaci canavesani erano scesi in piazza, di fronte al Municipio rivarolese, per esprimere solidarietà a Rostagno.
Stefano Filiberto, consigliere di opposizione a Feletto
Sindaci che erano prevalentemente di centrosinistra, così come era di centrosinistra la promotrice dell'evento Sonia Cambursano, sindaco di Strambino e consigliere di Città Metropolitana. Non mancavano, ad ogni modo, primi cittadini di fazione opposta, come Fabio Giulivi di Venaria o Stefano Sertoli di Ivrea.
Filiberto ne aveva già fatto, parlando a La Voce, una questione di appartenenza politica: la stessa sindaca di Feletto Maria Cristina Ferrero, per lui, sarebbe scesa in piazza per pura e semplice comunanza di idee con Rostagno, che si è attestato da sempre in area PD. Senza far mancare al partito il suo sotegno pubblico durante le tornate elettorali del 2018 e del 2022.
"Ho visto i sommozzatori tirare fuori il cadavere di Zabena"
I dettagli di quella notte drammatica, Filiberto se li ricorda bene: "In quella tragica notte - racconta - sono stato io a vedere i sommozzatori tirare fuori dall’autoveicolo il cadavere di Guido Zabena, sono stato io a vederlo tumefatto, avvolgere nella carta stagnola e mettere al lato della strada ed infine, sono stato io ad avvertire il sindaco di Rivarolo Canavese Alberto Rostagno di quanto era successo e stava succedendo".
L'episodio fu improvviso e drammatico, ma per Filiberto poteva essere previsto con largo anticipo. "Faccio presente - dice Filiberto - che il sindaco di Rivarolo avrebbe avuto anche la mia solidarietà se quanto è capitato nella notte tra il 2 – 3 luglio 2018 fosse stato un fatto improvviso ed imprevedibile".
Guido Zabena, vittima di quel tragico incidente
Quell'incidente poteva essere evitato?
Ma, per lui, così non è: "Quanto è accaduto in quella notte, era soltanto l’epilogo di quanto già successo precedentemente. Quante volte il sottoscritto ed il vicesindaco Fabio Forneris siamo dovuti intervenire quando il sottopasso era allagato? Ne sono testimoni i Carabinieri di Rivarolo Canavese".
Più volte, racconta lui, gli è capitato di essere "chiamato a notte fonda e sotto acqua scrosciante e sempre con l’aiuto del vicesindaco ci siamo precipitatati onde evitare il peggio. Quante volte il sottoscritto telefonava a notte fonda al sindaco di Rivarolo Canavese per informalo dell’allagamento del sottopasso chiedendo almeno di essere presente".
Tornando alla morte di Zabena, Filiberto non ha dubbi: "Forse quella notte qualcuno dormiva". Da qui l'idea, di cui l'ex sindaco non ha mai fatto mistero, per cui "la solidarietà dei sindaci per Rostagno è fuori luogo. Credo che molti sindaci che hanno partecipato alla manifestazione sotto al Municipio di Rivarolo non fossero al corrente degli antefatti".
Alberto Rostagno, sindaco di Rivarolo
E chi ne era al corrente, come il primo cittadino Maria Cristina Ferrero, avrebbe, secondo Filiberto, fatto meglio ad astenersi. Ferrero è stata infatti già assessore con Filiberto dal 2016 al 2021, prima che tra i due si consumasse la rottura pre-elettorale che li ha visti separati alle urne.
Proprio da questa sua posizione istituzionale, Ferrero sapeva che quel sottopasso si allagava in continuazione. E sapeva che la morte di Zabena poteva essere evitata. "Questa solidarietà da parte della Signora Ferrero è soltanto partitica e non in buona fede, perché era meticolosamente al corrente dell’accaduto - conclude Filiberto -. Ormai però si dimentica di tutto".
Il precedente: Riparolium e la "responsabilità politica" di Rostagno
Filiberto non è il primo a dire che quell'episodio poteva essere evitato. Fabrizio Bertot e Aldo Raimondo, del gruppo consiliare di centrodestra rivarolese Riparolium, avevano infatti convocato una conferenza stampa già il 21 novembre per trasmettere un messaggio chiaro: "Per noi Rostagno è politicamente responsabile". I due l'avevano già detto in occasione del rinvio a giudizio. E la sentenza di primo grado, avevano chiarito, "rafforza questa tesi".
Durante la conferenza, Bertot aveva voluto riportare alcuni elementi che, secondo lui, dimostrerebbero come Rostagno, prima della morte di Zabena, sapeva che quel sottopasso era a rischio allagamento. Per il semplice fatto, hanno dichiarato i consiglieri, che quel sottopasso si era già allagato.
Bertot e Raimondo durante la conferenza stampa
"Ci sono segnalazioni - hanno detto i due - che risalgono al 2017 e al 2018 e che documentano come quel sottopasso si allagasse spesso in concomitanza di eventi atmosferici estremi, e un sindaco che già sapeva che quel rischio c'era avrebbe dovuto quantomeno predisporre un sistema per cui, in caso di episodi meteorologici gravi, qualcuno sarebbe potuto andare a posizionare una transenna davanti al sottopasso".
Insomma, qualcosa, per evitare quel tragico episodio in cui il cinquantunenne perse la vita, che si poteva fare c'era eccome. Almeno per Raimondo e Bertot.
Ferrero: "No comment"
Le affermazioni di Filiberto non lasciano spazio a troppe interpretazioni. Ferrero sapeva e non doveva sposare la causa della solidarietà a Rostagno. La Voce ha interpellato il primo cittadino felettese, chiedendole una replica sulle affermazioni di Filiberto. "Non rilascio dichiarazioni" dice lei.
Ma la questione, così come la lettura che ne dà Filiberto, è talmente importante che una replica sarebbe necessaria, le diciamo. Niente, no comment.
Maria Cristina Ferrero, sindaco di Feletto
Cambursano: "Polemiche strumentali, rinnovo la solidarietà a Rostagno
"Riparolium, così come l'ex sindaco Filiberto, sono titolati ad avere la loro opinione, ma secondo me stanno strumentalmente cavalcando questo tema in opposizione al sindaco Rostagno, per motivi che non sto a discutere". Non ha dubbi Sonia Cambursano, sindaco di Strambino e consigliere metropolitano, promotrice della manifestazione di solidarietà a Rostagno.
"Non credo di dover commentare oltre queste affermazioni, perché mi sembra che si commentino da sole" aggiunge. Da parte sua, "rinnovo e confermo la mia solidarietà a Rostagno". E a chi, riferendosi a quella sera sotto al Municipio rivarolese, parla di manifestazione schierata completamente a sinistra, Cambursano risponde senza esitare.
"Alla manifestazione - dice - c'erano anche sindaci di centrodestra e sindaci civici: Si è trattato di un evento molto partecipato e trasversale, e secondo me questo è un dato sufficiente rispetto a quelle due voci critiche abbastanza isolate che pensano di cavalcare la questione per avere un minimo di visibilità".
Sonia Cambursano
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