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Ivrea

Abbatteremo l’ex Istituto Cena! Giunta comunale: tanta “fuffa”

I comunicati stampa sulla nuova biblioteca non si riescono più a contare...

Ex Cena

Ex Cena, Ivrea

La notizia era stata diffusa “a pieni polmoni” dall’Amministrazione comunale con gran scampanellio di siti giornalistici o sedicenti tali, avvezzi al “copia e incolla”. In un comunicato stampa ci avevano fatto saper di aver approvato il progetto di demolizione dell’ex Istituto Cena. 

“Tanta roba”, veniva da dire. In realtà tanta fuffa.  Ci va ancora una gara. Ci va un appalto e prima di tutto questo ci va il contorno, a cominciare dai traslochi.... “Si tratta - scrivevano - del primo importante passo del percorso per la realizzazione del nuovo Polo Culturale...”.

E già così ci veniva quasi da dormire. Una notizia più o meno identica, infatti, era stata data sul finire dello scorso anno in seguito ad una interpellanza dell’ex  consigliere comunale Andrea Benedino. 

L'ex consigliere comunale e ex assessore del Pd ANDREA BENEDINO

A domanda l’Assessore Michele Cafarelli aveva ipotizzata un avvio dei lavori per la primavera (un po’ di più di 6 mesi fa). Sua anche l’ipotesi di trasferire temporaneamente nell’ex centro di cottura di via San Nazario (dove sono presenti delle celle frigorifero ottimali per la conservazione di alcuni reperti a rischio tarme) gli arredi del Museo Garda e la gran parte dei 2.700 reperti della collezione Etnografica, s’intendono quelli che non si riusciranno a spostare da una parte all’altra dello stabile considerando che non tutto verrà abbattuto. Per esempio si utilizzerà il locale sopra la sala lettura della biblioteca, attualmente occupato dal mobilio della Signora Guelpa. 

“Il materiale senza valore verrà smaltito...” aveva spiegato Cafarelli. Per molti anni, infatti, questo fabbricato (senza acqua, luce e gas) è stato utilizzato come magazzino quando non si sapeva dove mettere qualcosa.. 

“Quel che resta verrà spostato nel lato sud, mentre nel lato nord si ricaverà un locale tampone”, aveva un po’ giocato con le parole l’assessore. 

In contemporanea si stavano anche esaminando i problemi di staticità inerenti le due maniche della biblioteca e del Museo, in continuità con l’Ex Cena. Infine si erano già ipotizzate delle operazioni di bonifica dall’amianto.   

“La progettazione definitiva e esecutiva - aveva più o meno specificato Cafarelli - è prevista per gennaio, massimo febbraio (2022 ndr).  Seguirà  la gara...”.   

Insomma, ci troviamo di fronte ad un ritardo pazzesco e se tanto ci dà tanto all’abbattimento ci penserà la futura Amministrazione comunale

Per la cronaca, i lavori, verranno eseguiti grazie ai soldi stanziati dalla Fondazione Guelpa.

Più nello specifico, dei 7, 5 milioni a disposizioni (il conto lo aveva fatto l’ex presidente Roberto Battegazzorre), 1,7 serviranno per   la demolizione del Cena e per i certificati anti-incendio della vecchia biblioteca, altri 2,5 per il funzionamento dell’Ente (cioè per le attività culturali (da spendere e spandere come si puote), infine, quel che rimane, vale a dire circa 3,3 milioni, per la nuova biblioteca. 

Come si sa però, 3,3 milioni sono pochi e non basteranno. 

Tra le domande che aspettano una risposta c’è quella agli Amici del Museo sulla qualità dei locali (forse il Centro Cottura?) che ospiteranno “temporaneamente” i reperti del Museo etnografico.  Per la cronaca dell’associazione “Amici del Museo”, attiva ad Ivrea dal 1977, fece parte anche Lucia Guelpa. 

Lenti come lumache

La verità è che a Palazzo tutto si muove con estrema fatica.  E’, infatti, da più di tre anni che si parla del nuovo hub culturale in Piazza Ottinetti, provvisoriamente denominato “Guelpa Center”  che dovrebbe col tempo assorbire ed integrare le attività dell’attuale biblioteca civica “Nigra” e del museo “Garda”. 

Il nulla che si è fatto è sotto gli occhi di tutti. 

Niente qui e “quasi nulla” anche sul Certificato di Prevenzione Incendi dell’attuale biblioteca su cui fin dai tempi dell’ex sindaco Carlo Della Pepa le Opposizioni, e più di tutti Francesco Comotto, lanciano strali, interpellanze e mozioni all’indirizzo del Gabinetto del sindaco. 

Nei giorni scorsi (eppur si muove) l’Amministrazione comunale ha fatto sapere che in fase di progettazione il rifacimento dell’impianto elettrico e dell’impianto illuminotecnico, con particolare attenzione all’efficientamento energetico e l’istallazione di nuove apparecchiature illuminanti. Tutte azioni propedeutiche al rilascio del Certificato che pero all’orizzonte non si vede ancora.

“Con l’occasione - aveva sottolineato l’Amministrazione Comunale - saranno rimosse le barriere architettoniche esistenti e saranno realizzati nuovi servizi igienici accessibili anche ai diversamente abili. Gli interventi agli impianti saranno eseguiti anche al primo e al secondo piano dove, nei mesi scorsi, sono stati già eseguiti i lavori edili finalizzati alla razionalizzazione distributiva degli uffici comunali, oltre a una completa risistemazione della copertura....”.

Anche il certificato, campa cavallo che l’erba cresce, se va bene, riuscirà a tenerlo in mano chi arriverà dopo Stefano Sertoli.

UNA CURIOSITA'

La domus romana dell'ex Istituto Cena
Un’indagine archeologica condotta nel 2008 nel cortile dell’ex Istituto Cena, per verificare la fattibilità della nuova Biblioteca Civica, ha permesso di portare alla luce alcuni ambienti di una dimora romana di un certo pregio.

La domus era dotata di un vano con pavimento sorretto da pilastrini per il riscaldamento ad aria calda, mentre un secondo ambiente aveva pareti dipinte con uno zoccolo in finto marmo e sottili riquadrature di colore rosso scuro.

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