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19 Ottobre 2022 - 19:29
E’ così che Palazzo Giusiana, dopo anni di chiusura, è stato restituito alla città.
Mercoledì 12 ottobre il palazzo è stato riaperto per ospitare la conferenza stampa di presentazione della Mostra Deus ex Littera che ha accompagnato, sabato 15 ottobre l’apertura al pubblico dell’edificio storico dopo un lungo periodo di inattività, oggi cuore di un importante opera di rigenerazione urbana e restituzione alla comunità.
Erano presenti: l’assessore alla Cultura, nonché curatrice della mostra Costanza Casali, Stefano Sertoli Sindaco di Ivrea, i due artisti le cui opere sono ora in esposizione, Massimo Giannoni e Paolo Amico, operatori dell’amministrazione comunale e i collaboratori all’evento.
“Sono molto orgogliosa che la città possa tornare a fruire dei saloni di Palazzo Giusiana, da tempo non utilizzati e chiusi - ha commentato Casali - A maggior ragione in quest’occasione, ove, grazie a Capitale Italiana del Libro, si è potuto organizzare una mostra che vede quali protagonisti due grandi artisti Massimo Giannoni e Paolo Amico. Le opere esposte, per la gran parte realizzate appositamente per la mostra, hanno permesso di porre in risalto tutte le declinazioni della scrittura, dalla penna al pennello e al timbro, sino, per l’appunto, alla macchina per scrivere Lettera 22, simbolo olivettiano per eccellenza. La mostra che ho curato personalmente, è stata progettata appositamente in modo da ripercorrere i temi del dossier che ci hanno portato alla vittoria del titolo”.
Nel partecipare agli onori di casa il Sindaco Sertoli ha precisato che Palazzo Giusiana riapre grazie ad un lavoro che ha richiesto tempo e impegno.
“Tutto questo - ha aggiunto - è stato realizzato con la consueta competenza che contraddistingue Costanza Casali. Grazie a alla sua dedizione e alla collaborazione di tutti gli operatori che vi hanno preso parte, oggi siamo onorati di essere Capitale Italiana del Libro. L’evento di oggi è una delle tappe di un lungo percorso che sta proseguendo grazie all’impegno di tutti noi”.
Durante la presentazione sono state visitate le sale dove sono esposte le opere e quella che ospita la mostra fotografica “Scrittori in prosa” di Mauro Ruffini, la sala di proiezione del filmato di ristrutturazione dell’edificio e l’area dove sono raccolti alcuni volumi del “Fondo A della Biblioteca Olivetti” donata al comune nel 1973 ora esposti a quasi cinquant’anni di distanza.
L’esposizione esplora il confine tra arte contemporanea e letteratura attraverso le opere dei due artisti scelti per la peculiarità delle loro creazioni, strettamente connesse con il progetto di Ivrea Capitale Italiana del libro 2022.
Giannoni è noto per le sue tele dedicate alle librerie e biblioteche; Amico si distingue per la realizzazione di opere con una tecnica esecutiva che consiste nell’utilizzo di penne biro. In mostra sono esposte anche alcune opere realizzate con la macchina da scrivere “Lettera 22” oltre ad un bellissimo e particolare ritratto di Adriano Olivetti ottenuto attraverso l’utilizzo i timbri originali dell’Archivio Storico Olivetti.
Adrano Olivetti. E’ lui il “Deus ex Littera” dal quale prende il nome la mostra inaugurata sabato sera a Palazzo Giusiana.
Il ritratto esposto nelle sale restaurate è stato realizzato dall’artista Paolo Amico utilizzando i timbri Olivetti dell’epoca.
“Visto il contenitore così bello, si doveva creare una mostra di livello - ha spiegato l’assessore Costanza Casali -. Non a caso sono stati scelti due artisti che hanno a che fare con il mondo dei libri e della lettura, Paolo Amico, che crea le sue opere con le penne biro e Massimo Giannoni, diventato famoso soprattutto per i suoi interni di biblioteche e librerie”.
Pubblico delle grandi occasioni per il taglio del nastro.
Tra gli altri erano presenti il presidente della Fondazione Guelpa, Bartolomeo Orsini, Giacomo Bottino, del Cda della Fondazione e l’ex parlamentare rivarolese, Fabrizio Bertot.
Palazzo Giusiana, oltre a nuova sede espositiva, sarà la “casa” di Ivrea Capitale del Libro e ne ospiterà l’Infopoint che sarà tenuto aperto dai ragazzi del Liceo Classico Carlo Botta.
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