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Ivrea

Imboscata della Lega. I soldi a Verri son marchette. Quelli a Mindo una “scelta”

Le giornate romane "sì", il salone del libro di Torino "no"

Imboscata della Lega. I soldi a Verri son marchette. Quelli a Mindo una “scelta”

Le giornate romane di Eporedia

Che gran casino in Municipio nell’ambito di una riunione della “commissione cultura” presieduta da Monica Girelli. E’ successo ieri. Era stata richiesta dai consiglieri comunali Fiorella Pacetti del Pd e Francesco Comotto di Viviamo Ivrea per capirne di più su quei 6 mila euro  tondi tondi elargiti  all’associazione “Il Diamante” di Davide Mindo. Soldi utilizzati per “Le Giornate Romane di Eporedia – La Conquista” andate “letteralmente” in scena al parco del Canoa Club dal 16 al 18 settembre scorsi, proprio a ridosso delle elezioni politiche.

Davide Mindo dell'Associazione "Il Diamante" in compagna del Deputato Alessandro Giglio Vigna della Lega

La verità è che si sarebbe dovuto parlare di questo ma la riunione s’è ben presto trasformata in una vera e propria “imboscata” all’assessora Costanza Casali, con il coltello tra i denti e il dito puntato su alcuni contributi alla cultura “erogati” extra bando. 

E sono: 5 mila euro per “Welc-home to my house” organizzato dall’Agenzia per lo sviluppo del Canavese; 15 mila euro a Gianmario Pilo per La Grande Invasione (oltre ai 30 già erogati); mille euro alla Banda Musicale per alcune uscite non in programma ma richieste dal Comune e, infine, e soprattutto  4 mila euro all’Associazione Città del libro per una riunione tenutasi il 12 e il 13 ottobre scorsi a Villa Casana, propedeutica all’organizzazione del prossimo Salone interazionale del libro a Torino.

Quando han visto questi numeri e queste spese le consigliere comunali Anna Bono della Lega e Maria Piras (vicina alla Lega) han cominciato a fare il “diavolo a quattro”. Perchè? Per come? Chi lo ha deciso? Chi ha firmato? Donato Malpede simpatizzante della Lega, ma capogruppo di sè stesso in consiglio comunale, presente all’incontro,  non sapeva più che cosa dire, nè chi guardare. Morale? Assente  per malattia la funzionaria Elena Forti, assente l’assessore Giorgia Povolo, la patata è rimasta in mano alla presidente di commissione Monica Girelli che ha cominciato a sudare freddo, girando e rigirando tra le mani quei foglietti che le avevano fotocopiato con tutti i denari spesi e che avrebbe dovuto distribuire ma non riusciva più neanche a trovare le forze per leggerli.... “Non so... Non capisco...”, ha continuato a ripetere.

Da qui in avanti il panico. Tutti attaccati al telefono alla ricerca degli assessori di riferimento, il tutto mentre i due dell’Opposizione se la ridevano sotto i baffi. Non capita tutti i giorni, infatti, di poter assistere a match come questi. Mancavano i fuochi d’artificio e sono arrivati pure quelli quando sull’uscio è apparsa Casali. 


I panni sporchi

Col cavolo che i panni sporchi si lavano in famiglia o tra le file dellamaggioranza. Bono e Piras a Casali gliene han dette di tutti i colori mettendoci dentro anche sonore critiche alla gestione dei soldi (tanti) per Ivrea Capitale del libro e sul significato di una commissione composta oltrechè da Casali, dal segretario generale Gerardo Birolo, dal funzionario dell’Ufficio cultura e da Paolo Verri, il consulente chiamato da Casali per costruire il dossier della candidatura.  Stringi stringi, stando ai ragionamenti di Bono e di Piras quei 4 mila euro pagati all’Associazione organizzatrice del salone del libro son diventati una specie di “marchetta” o se si preferisce un favore a lui...

Pressochè inutili tutte le giustificazioni di Casali.

“A Villa Casana si è progettato il “Salone del libro” di Torino - ha insistito - Siamo o non siamo la Capitale italiana del libro…”. E poi sui soldi in più a Pilo (per un prolungamento della manifestazione) e su “Welc-home to my house” che ha potuto vantare la partecipazione di vere e proprie Archistar del calibro di Michele De Lucchi, Renzo Piano e Carlo Piano. 

Niente da fare, non han voluto stare ad ascoltarle. Nel merito, nella forma e nella sostanza Piras e Bono ne han fatto una questione politica e a sentir loro la commissione non lo è.

Presa di mira anche Monica Girelli per la sua “impreparazione”, che poi, a dirla proprio tutta, prendersela con Girelli, che sta al consiglio comunale come l’obelisco Flaminio a Roma, lascia veramente inebetiti.

“Ci scusino lorsignori, in verità la riunione l’avevamo chiesta per parlare dei soldi erogati alle giornate romane di Eporedia?” si sono inseriti nel “battibecco” i due consiglieri comunali di Opposizione.

E su questo, gran giravolta della maggioranza di centrodestra. Casali s’è arresa alzando le braccia al cielo (“Non son soldi della cultura”), Piras e Bono han difeso a spada tratta l’assessora Giorgia Povolo che le ha finanziate.  Insomma, questa sì che è stata una scelta politica

Troppo facile...


I soldi a Mindo

In verità, a leggere la delibera per l’assegnazione dei 6 mila euro all’Associazione Il Diamante, approvata il 6 settembre scorso, era già tutto molto chiaro. Si citava   il regolamento. Si citava la richiesta di patrocinio e contributo datata appena 4 giorni prima (Speedy Gonzales ci fa un baffo) e tra i motivi di particolare interesse strategico si faceva riferimento al valore di un’iniziativa volta a coinvolgere e sensibilizzare i giovani allo studio e alla valorizzazione della storia romana della città. Ed è proprio perchè si era trattato di una lezione di storia che i soldi non li aveva dati l’assessorato alla cultura ma erano stati racimolati dai capitoli legati al’Assessorato all’Istruzione” della leghista Giorgia Povolo, evidentemente con l’approvazione e l’ok finale dell’assessore al bilancio Elisabetta Piccoli.   Doveroso sottolineare che alla manifestazione non aveva fatto mancare la sua presenza il comunale Donato Malpede, amante del genere e di recente passato anche lui armi e bagagli tra le file del “Carroccio” ma anche e soprattutto il candidato della Lega   Alessandro Giglio Vigna grande appassionato (leggiamo sul suo profilo facebook) di “Celtic Festival”, almeno così ha scritto sempre sui social, dopo una visita ad Axa Briga in quel di Settimo Rottaro ad una manifestazione organizzata   dall’Associazione Camelot e dal gruppo di rievocazione storica Pobal ap Vaud. Ed è proprio in quell’occasione che si era fatto fotografare insieme  al  “romano” Davide Mindo. Uno più uno in questo caso faceva davvero due.

La telenovela

Finita la storia e la telenovela restano i dubbi, che tutto erano fuorchè banali considerando che fuori dal bando che si organizza con i soldi della Fondazione Guelpa, negli ultimi anni, sono sempre e solo state due la manifestazione inserite tra quelle “di particolare rilievo e interesse strategico” e parliamo de “la Grande Invasione” e dell’Open Payrus Jazz Festival, per le quali, peraltro, stando al regolamento, si potrebbe concedere un contributo anche superiore al 70 % della spesa preventivata. 

“Ci chiediamo – avevano insistito  Comotto e Pacetti in un recente consiglio comunale – se il contributo alle giornate Eporedia prefiguri o meno un cambio di registro della Giunta rispetto al bando come strumento per la valutazione dei progetti culturali ai quali attribuire un finanziamento. E ancora se l’Amministrazione Comunale ritiene che questo progetto abbia la stessa valenza strategica degli altri finanziati extra-bando e se è possibile conoscerne più nel dettaglio le motivazioni, al di là di quelle generiche riportate in delibera…”. 

Il Pd in una interpellanza aveva poi ricordato che con l’ultima graduatoria, della scorsa primavera, delle 30 associazioni cittadine presentatesi con un progetto, un’apposita commissione tecnica, propose di finanziarne soltanto 13 e se ne lasciarono 17 a bocca asciutta… probabilmente tutte senza una tessera in tasca del carroccio...

Chi è Paolo Verri....

Paolo Verri a sinistra durante l'inaugurazione de "La Grande Invasione"

Chi è Paolo Verri il super consulente chiamato da Costanza Casali per la costruzione del dossier che ha consentito a Ivrea di aggiudicarsi il titolo di "Capitale italiana della cultura"?
Nato a Torino nel 1966, Paolo Verri si laurea nel 1990 in storia dei media all’Università Cattolica di Milano con una tesi sulla relazione tra cultura, letteratura e televisione dal titolo “Libri e televisione: una storia difficile”, scritta con la supervisione di Aldo Grasso e Gianfranco Bettetini e pubblicata dalla RAI, Radio televisione italiana. Paolo Verri è innanzitutto “uomo di libri”, prima direttore editoriale per varie case editrici e poi direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino dal 1993 al 1997. Nel 1998 è Direttore della comunicazione dell’Associazione Italiana Editori che promuove le pubblicazioni italiane a livello internazionale.

Dal 1998 si occupa di città e sviluppo urbano; nominato direttore dell’Associazione Torino Internazionale, dal 2000 al 2006 si occupa di sviluppare, coordinare e gestire il Piano strategico della città di Torino.
Dal dicembre 2003 è anche Direttore della Fondazione Atrium che ha l’incarico di promuovere e comunicare le trasformazioni della città di Torino e delle XX Olimpiadi Invernali di Torino 2006. Nel 2007 viene nominato direttore del Comitato Italia 150 con il compito di ideare, redigere e coordinare il progetto per i festeggiamenti del 150° dell’unità d’Italia, a Torino e in Piemonte. Il ricco programma, della durata di 9 mesi, racconta il passato, il presente e il futuro dell’Italia. Italia 150, con un budget di 42 milioni di euro, raggiunge lo scopo di ospitare 4 milioni di persone in meno di 250 giorni.
Dal 2011 al 2014 ha diretto con successo la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019 in qualità di Direttore del Comitato Matera 2019.
In contemporanea, dal 2013 al 2015 ha diretto il palinsesto eventi e i contenuti espositivi del Padiglione Italia dell’Expo Milano 2015.
Dopo la designazione di Matera a Capitale Europea della Cultura per il 2019, avvenuta il 17 ottobre 2014, viene nominato Direttore Generale della Fondazione Matera-Basilicata 2019, ente che cura l’attuazione del programma di candidatura di Matera 2019.
Verri ha altre due grandi passioni: quella per lo sport - è presidente dell’Osvaldo Soriano Football Club, la Nazionale Italiana Scrittori – e quella per i viaggi, che condivide con sua moglie e i loro 3 figli.

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