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CHIVASSO. “Carlevè d’Istà” e “Borghi in Piazza”: per l’Agricola critiche infondate. La risposta del giornale

Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

L’edizione 2022 della festa patronale del Beato Angelo Carletti che si concluderà l’11 settembre p.v., ha riscosso un grande successo di pubblico che non ha mancato di sottolineare il gradimento per gli eventi offerti.

L’apprezzamento è stato sottolineato anche dall’Amministrazione Comunale e dal settimanale di informazione “la Nuova Periferia” (nr. 35 del 07.9.2022) con strutturati e lusinghieri articoli correlati da ampia rassegna fotografica, nonché i social (Facebook, Instagram) con piacevoli apprezzamenti. Ciò nonostante il consiglio Direttivo dell’Agricola insieme ai suoi Soci e volontari con estremo rammarico ha preso atto degli articoli pubblicati dal settimanale La Voce (nr. 36 del 06.09.22) nei quali al contrario di quanto sopra indicato vengono elencati una serie di aspetti negativi secondo i quali il mercoledì dei “Borghi in Piazza”, il Carnevale estivo e in generale la Patronale, sarebbero stati un “flop”.

I titoli del giornale La Voce

Un così drastico resoconto palesemente in contrasto con i lusinghieri giudizi pervenuti può trovare origine solamente in due fattori: superficialità professionale nella redazione degli articoli, oppure aver approntato gli stessi sotto “pressioni esterne” di qualche escluso dagli eventi in programma.

In riferimento all’articolo sul Carnevale estivo dal titolo “Trentamila euro per il Carnevale che non c’è...” divulgato anche attraverso la versioni digitali on -line del settimanale, si precisa che i contributi comunali sono pubblici, facilmente consultabili e sarebbe stato semplice leggere che metà del contributo sopra citato era destinato per la versione invernale svolta lo scorso gennaio/febbraio e solo quindicimila euro per l’appuntamento estivo (cifra che non ha coperto le spese sostenute per carri, bande, gruppi mascherati, chiusura e vigilanza delle vie cittadine, piano sicurezza, addobbo floreale del carro della Bela Tôlera, coriandoli, ecc..).

Inoltre si vuole rimarcare che il contributo assegnato troverà puntuale riscontro attraverso il resoconto finanziario attestante le spese sostenute. Non vengono erogati quindi contributi comunali senza giustificazione di spesa.

In riferimento invece alla festa dei “Borghi in Piazza” non riteniamo corretto sostenere che ci siano stati defezioni di associazioni perché troppo alta la quota percentuale trattenuta dall’ “Agricola”. A riguardo precisiamo che la quota trattenuta in percentuale è invariata da almeno otto anni, mentre i costi a carico della Pro Loco nello stesso arco temporale sono aumentati a dismisura (vedasi solamente il piano sicurezza, il personale per la chiusura e vigilanza dei varchi di ingresso i cui costi sono totalmente a carico della Pro Loco).

Sono state svolte a riguardo tre riunioni con Borghi/Frazioni e Associazioni partecipanti e nessuno di loro ha dato forfait per questa ragione. C’è stato invece una esclusione voluta per motivi di scarsa linearità comportamentale e non in linea con i principi che contraddistinguono il nostro sodalizio da sempre.

In conclusione il Consiglio Direttivo non può che stigmatizzare l’accaduto ed esortare la testata giornalistica in questione a una maggiore futura obbiettività.

Inoltre vogliamo sottolineare che il nostro è un servizio di volontariato finalizzato al bene della città, per cui crediamo di meritare rispetto e inoltre crediamo fermamente che “quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno”.

Restiamo comunque a completa disposizione per ogni confronto e/o chiarimento.

Il Consiglio Direttivo - Pro loco L’Agricola

Cominciamo dagli “apprezzamenti”. Non è affatto vero che sui social ci sono stati solo quelli. Diciamo un po’ e un po’? L’Agricola non li ha letti?  Ha commentato “chissenefrega…”. Boh!

Passiamo al “flop”. Questa testata non ha mai sostenuto che gli eventi organizzati in occasione della patronale lo siano stati in termini assoluti come testimoniano - e ancora sono lì -  le decine di foto pubblicate, le videoriprese sul canale Youtube e almeno un paio di articoli con elogio alla folla (Ma li avete letti?). 

Ci si è anche concentrati, questo sì, sui costi: 30 mila euro per un doppio carnevale che quest’inverno praticamente non c’è stato e quest’estate ha beneficiato della presenza di un solo vero carro, tolte le rappresentanze carnascialesche dei comuni limitrofi (Brandizzo, Rondissone ecc…). Per L’Agricola 30 mila euro sono il minimo indispensabile? Questione di punti di vista…. Si è detto, si è scritto e sarebbe bastato ascoltare i commenti di chi alla manifestazione c’è stato, che le “aspettative” dei tanti accorsi in città erano altre.  Lo possiamo dire che si è persa un’occasione di fare un bel Carenvale sotto il solleone come ce ne sono da altre parti d’Italia. La  nostra sensazione è che l’ unico obiettivo fosse di non perdere “il saldo” del contributo comunale... Come si dice già: a pensar male...  

Sui “borghi in piazza”. Si è detto, si è scritto e sarebbe bastato ascoltare i commenti di chi ha partecipato che i costi per uno “street food” erano esagerati e la calcolatrice non mente. Il non riconoscerlo, per noi, significa “volare tra le nuvole”. 

Alla Pro Loco L’Agricola tutto questo dà fastidio. Vorrà dire che ce ne faremo una ragione. L’obiettivo non era criticare tanto per criticare, quanto sottolineare un malessere sui contributi erogati dall’Amministrazione che si trasformano in tasse al cittadino (è finita la cuccagna, sigh!) e quindi devono essere ben spesi. Altro appunto su una manifestazione (borghi in piazza) che quando è nata era completamente gratuita (ne abbiamo raccontato la storia) e aveva tutt’altro significato e modus operandi.

Un’ultima cosa: ci spieghi l’Agricola che cosa significa: “C’è stato invece una esclusione voluta per motivi di scarsa linearità comportamentale e non in linea con i principi che contraddistinguono il nostro sodalizio da sempre…”. Nello specifico si sforzi di farci capire il significato di “scarsa linearità comportamentale”. Suvvia non son certo queste frasi degne di un sodalizio che aspira a far volontariato. Eppoi sui numeri. Ci sarà anche stata un’esclusione, ma le defezioni oggettivamente sono state molte di più: Torassi, Montegiove, Betlemme, Borgo Sud Est, ecc... ecc...

Liborio La Mattina

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