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Balonn-Maglio sul tetto di Verolengo: è loro la Coppa dei Borghi!

Finale al cardiopalma: decide un capolavoro di Gallone. Parate da urlo di Actis, palo beffa per Rivora nel finale. Fuochi, emozioni e un gesto da campione per Martone

Stanchi, sfiniti, ma col cuore pieno. È così che si chiude la seconda edizione del Torneo "La Coppa dei Borghi" a Verolengo, con gli occhi lucidi di chi ha dato tutto, in campo e fuori, e già sente quella stretta alla gola al pensiero che dovrà passare un anno prima di rivivere queste emozioni. Il prato del Comunale ha respirato le corse, le scivolate, le esultanze e le delusioni di più di cento ragazzi, trasformando ogni serata in uno spettacolo di passione. E l’ultima notte, quella del 18 luglio 2025, è stata la più bella, la più intensa, la più vera.

La finale è l’apice, il momento in cui tutto si ferma e tutto comincia. In campo Borgo Rivora e Balonn-Maglio, due squadre arrivate in fondo con storie diverse, ma con un sogno identico: sollevare la coppa. Negli spogliatoi il silenzio è denso come la tensione, i volti tirati, i muscoli pronti a esplodere. Quando l’arbitro fischia l’inizio, il campo si accende come una miccia. Il Rivora, guidato da Capitan Simone Carè, sceglie di non scoprirsi, abbassa il baricentro e alza un muro invalicabile. Il Balonn-Maglio fatica a trovare varchi, si innervosisce, sbaglia, si agita. Ed è proprio lì che il Rivora sembra avere la meglio, colpendo nei nervi prima che nelle gambe. Ma a tenere a galla il Balonn-Maglio c’è un portiere che sa volare: Paolo Actis è una muraglia, dice no a tutto e a tutti, salvando almeno tre occasioni nitide. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, mentre sugli spalti la battaglia è altrettanto infuocata: fumogeni, cori, applausi, colori ovunque. Verolengo sembra uno stadio sudamericano.

La ripresa si apre con un'altra musica. Il Balonn-Maglio rientra in campo con gli occhi di chi non ha più paura. Si alzano i ritmi, si aprono le fasce, la diga del Rivora comincia a perdere pezzi. E allora ecco lui, il solito, immarcabile, imprendibile Antonio Gallone. Riceve al limite, controlla con la suola, alza lo sguardo e fa partire un destro che si insacca sul secondo palo. Una traiettoria perfetta, precisa, spietata. Un gol da attaccante vero, da bomber che scrive la storia. Il boato del pubblico è assordante, la panchina esplode, i compagni lo sommergono. Il cronometro dice che c’è ancora tempo, e il Rivora non si arrende. Riparte con la rabbia di chi non vuole finire così. Spinge, martella, cerca il pareggio come un assetato nel deserto. Negli ultimi minuti è un assalto disperato. E quando tutto sembra scritto, una palla velenosa sbatte sul palo: un rumore secco, un colpo al cuore. Poi il fischio finale. E tutto esplode.

Il Balonn-Maglio è campione. È la squadra regina del torneo. In campo si scatena la festa, tra urla, salti e abbracci infiniti. A sorpresa, Barbara Fusaro, presidente orgogliosa e appassionata, regala ai presenti uno spettacolo di fuochi d’artificio che illumina la notte come a voler dire: questo è un momento da ricordare. Ma è un momento di festa per tutti. Perché ogni squadra, ogni ragazzo, ogni singolo passaggio ha contribuito a rendere questo torneo qualcosa di più di una competizione. È stata una dichiarazione d’amore per il calcio, per l’amicizia, per il paese.

La cerimonia di premiazione è un abbraccio collettivo. Il sindaco Rosanna Giachello parla con emozione, ringrazia e ricorda quanto sia importante creare occasioni di aggregazione. Poi interviene Mario DeFilippi, con parole sentite e piene di gratitudine per chi ha reso possibile tutto questo: Samuele Lo Preiato e Emanuela Barale, due anime generose che hanno saputo trasformare un’idea in una macchina organizzativa perfetta, coinvolgendo oltre 120 ragazzi, credendo nel potenziale di Verolengo. Quest’anno hanno deciso anche di devolvere parte dei proventi alla Verolenghese Calcio, per sostenere il campo e gli spogliatoi che oggi hanno bisogno di cure, ma domani saranno ancora il cuore pulsante del paese.

I riconoscimenti individuali vanno al “gatto tra i pali” Cristian Grotto del Borgo Revel, portiere spettacolare e insuperabile, e al solito Antonio Gallone, capocannoniere con otto reti. Ma Gallone, campione anche fuori dal campo, compie un gesto che fa scendere più di una lacrima: dona il suo premio a Simone Martone, che per un infortunio non ha potuto giocare. Martone, però, non ha mai smesso di esserci: a bordo campo, tra i compagni, con lo sguardo fiero e il cuore gonfio. A lui va il pensiero più grande. Guarisci presto Simone, ti aspettiamo. Perché con te in campo, il livello si alza. Eccome se si alza.

E adesso occhi puntati sul prossimo appuntamento: il 1 agosto, sempre al Comunale, il Balonn-Maglio affronterà la vincente del Rionito di Torrazza Piemonte. Una sfida che sa di leggenda, un derby che accende da sempre le rivalità tra i due paesi. Sarà ancora una volta battaglia vera, cuore contro cuore, tifo contro tifo. Appuntamento fissato: venerdì 1 agosto, ore 20:30. Chi ama il calcio, non può mancare.

E ora che tutto è finito, resta quella sensazione strana, dolceamara. Perché quando le luci si spengono e la musica si abbassa, resta l’eco dei sorrisi, delle risate, dei contrasti, dei gol, delle notti d’estate passate a rincorrere un sogno rotondo. Resta la consapevolezza che Verolengo, nonostante tutto quello che si dice, non è affatto un paese morto. Non è affatto un posto senza speranza. È un paese vivo, che pulsa, che sogna, che corre. E che ogni estate, grazie al calcio, si ricorda di essere giovane.

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