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San Giorgio Canavese onora il ricordo del Paracadutista Istruttore Guido Verna

San Giorgio Canavese ricorda i due ufficiali Guido Verna, caduti in incidenti aerei a 35 anni di distanza

Domenica 16 marzo, presso il cimitero di San Giorgio Canavese, si è svolta la tradizionale commemorazione in memoria dei due Ufficiali Guido Verna, entrambi tragicamente scomparsi in incidenti aerei. Un evento che, anno dopo anno, si conferma profondo e toccante, un’occasione per mantenere vivo il ricordo di questi due militari, zio e nipote, accomunati dallo stesso destino avverso a 35 anni di distanza.

Il primo incidente avvenne il 16 marzo 1942, quando due aerei da trasporto, rientrando da un’esercitazione, si scontrarono a causa di un vuoto d’aria, precipitando nei pressi di Tarquinia (Viterbo). L’impatto fu devastante, causando la morte di quasi tutti i paracadutisti a bordo e degli equipaggi.

Il secondo tragico evento si verificò il 3 marzo 1977, quando un Hercules C-130, con a bordo 38 Cadetti dell’Accademia Navale di Livorno, poco dopo il decollo, si schiantò contro le pendici del Monte Serra, al confine tra le province di Pisa e Lucca, a causa della scarsa visibilità. Anche in questo caso, non ci furono sopravvissuti.

A organizzare la cerimonia è stata l’Associazione Paracadutisti del Canavese, con la partecipazione dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, rappresentata dalle sezioni di Venaria e Cuorgnè, e dell’Associazione Arma Aeronautica. L’evento ha visto la presenza di diverse autorità, tra cui la Senatrice della Repubblica Paola Ambrogio, il Consigliere Regionale Roberto Ravello e il Sindaco di San Giorgio Canavese Marco Baudino.

Il momento solenne è stato segnato dalla deposizione di una corona d’alloro, seguita dalla lettura delle preghiere del Paracadutista, del Marinaio e dell’Aviatore da parte dei rappresentanti delle Associazioni d’Arma. La cerimonia si è conclusa con l’esecuzione del "Silenzio" suonato alla tromba dalla Signora Antonella del Corpo Musicale S. Cecilia di Agliè, rendendo il tributo ancora più intenso e carico di emozione.

Ha collaborato Massimo Barchi 

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