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14 Marzo 2025 - 22:42
Manifestazione di protesta in Piazza di Città questa sera, tra le 19 e le 20, organizzata dai Fratelli d’Italia con il dito puntato contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Chiantore, accusata di usare i patrocini comunali come strumento politico.
A scatenare le polemiche la decisione di negare il patrocinio all’evento organizzato dall’associazione CulturaIdentità in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata e, a pochi giorni di distanza, di concedere il marchio istituzionale alla rassegna “Città dell’Uomo”, che vantava tra gli ospiti la cantante di Xfactor Francamente, nota per le sue dichiarazioni contro l’Inno nazionale e il Tricolore.
“Non siamo qui per chiedere la censura di nessuno” ha stigmatizzato con il megafono in mano il consigliere comunale Andrea Cantoni. “Ma pretendiamo che il patrocinio venga concesso con criteri equi. Il Sindaco non è il padrone del logo del Comune, non può decidere in base ai suoi gusti politici”.
Cantoni ha anche parlato di una giunta che cerca di insabbiare le proprie scelte con retorica e giochi di parole: “Chiantore butta tutto in caciara per evitare di ammettere l’errore. Il patrocinio non è un’arma nelle mani della sinistra, è un bene di tutti. La città non può essere amministrata con due pesi e due misure”.
Secondo Fratelli d’Italia, il caso specifico sarebbe solo l’ultimo di una lunga serie, con un modus operandi che penalizzerebbe sistematicamente iniziative considerate scomode per la maggioranza.
Il coordinatore cittadino Fabrizio Lotito ha rincarato la dose: “Le dichiarazioni del sindaco Chiantore appaiono completamente scollegate dalla realtà. È evidente che il ruolo di primo cittadino non gli appartiene e che ha una comprensione distorta delle sue responsabilità istituzionali. Dire che ‘tutti facciamo politica’ è un concetto superficiale e fuorviante. Secondo questa logica, chi fa cultura fa anche politica, tranne i partiti: un ragionamento assurdo. I partiti hanno il dovere di rappresentare la cittadinanza e di orientare il dibattito pubblico. Ridurre la politica a un’attività generica significa ignorarne il significato più profondo”.
A indignare i manifestanti non è solo la gestione del patrocinio, ma anche l’assenza di un evento ufficiale dedicato alla memoria delle vittime delle foibe. “Non è stata organizzata alcuna commemorazione pubblica, mentre il Comune non si è fatto problemi a concedere il patrocinio a un evento che ospitava una persona che ha insultato i simboli dell’unità nazionale”, hanno sottolineato diversi esponenti del partito.
Tra le altre cose si è ribadita la volontà di difendere la libertà di espressione, ma anche di denunciare quella che viene considerata una gestione faziosa della cosa pubblica. “Non siamo noi a stabilire chi può parlare e chi no. Ma è il Comune che decide a chi concedere il suo logo, e guarda caso lo fa sempre con gli stessi”.
Per Fratelli d’Italia, questa condotta mina la credibilità dell’istituzione comunale, che dovrebbe rappresentare tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro idee politiche. “Non si può accettare che il patrocinio venga usato come strumento di selezione politica invece che per sostenere la cultura”, ha aggiunto Cantoni. “L’amministrazione ha sbagliato e, invece di riconoscerlo, cerca di cambiare argomento. Ma gli Eporediesi meritano più rispetto”.
La protesta si è chiusa con un appello alla giunta affinché riveda il proprio approccio e smetta di trattare il patrocinio come una prerogativa di partito. “Non permetteremo che questa vergogna continui”, ha concluso Cantoni, tra gli applausi dei presenti.
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