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Passato e presente si incontrano nella sfilata del Carnevalone di Chivasso

Dopo una settimana di rinvio, la manifestazione si è tenuta sotto un cielo sereno. Grande la gioia e la fantasia di chi ha partecipato

Dal re Vittorio Emanuele ai disegni dei bambini, da Lupin a Joker, dalle maschere più tradizionali alle icone del presente. Questo è stato il Carnevalone di Chivasso, che si è tenuto domenica 16 marzo dopo il rinvio di una settimana causa maltempo. Il sole ha invece aiutato la sfilata dei carri in questa domenica di primavera e di festa.

«Io rappresento re Vittorio Emanuele, per la città di Noasca, dove il re cacciava e trascorreva le sue vacanze, ed è diventato poi uno dei promotori del Parco nazionale del Gran Paradiso», ci racconta con orgoglio il "re" d'Italia.

C'è chi partecipa al Carnevale da più di 20 anni, interpretando le maschere, e chi invece vive questo evento per la prima volta e lo vede come un "trampolino di lancio" per il futuro: «Noi siamo della StrassBand di Valperga, un gruppo nato da poco, da inizio 2025. Siamo stati chiamati qui e abbiamo subito risposto. Questa è la nostra prima uscita, e speriamo che dopo oggi la gente ci possa notare di più e ci chiamino», commenta un giovane musicista.

Gianduia e Giacometta, ma anche Spiderman, personaggi dei videogiochi, dipinti, carcerati e cartoni animati, passando per Pedro di Raffaella Carrà. Grande è la fantasia di chi ha partecipato in prima persona alla manifestazione.

Non è mancato poi chi arrivava da più lontano, come Bela Marin e Bicciolàno, direttamente da Vercelli: «Sono 22 anni che impersono questa maschera, una grandissima soddisfazione per me: porto avanti le tradizioni e la lingua del mio paese. Quello di Chivasso è un bellissimo Carnevale», ci racconta Bicciolàno.

C'è stata però qualche critica sull'organizzazione, non tanto da parte dei chivassesi – per cui l'ingesso è gratuito –, ma da parte di chi è arrivato da fuori. «Sono arrivata da Settimo, e mi sembra eccessivo far pagare 10€ di ingresso», commenta una cittadina. «Io sono di Chivasso, e quindi non pago, ma non trovo giusto che si paghi così tanto: anni fa era di meno. Quanto spende una famiglia di quattro persone che vuole venire qui? 40 euro?», ha aggiunto un altro cittadino.

Una bella manifestazione, quindi, ma che complice il costo ha visto una larga partecipazione più che altro da parte dei residenti chivassesi. La sfilata dei carri, come da tradizione, è iniziata nel primo pomeriggio ed è terminata in serata, diffondendo allegria e spensieratezza, oltre che rappresentando una commistione di passato e presente.

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