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Torino accende l’ultima giornata del Live Tennis: incontri, memoria sportiva e cucina piemontese in centro

Dalla storia del tennis ai formaggi DOP, da Scirea a Padovano: il 16 novembre Casa Tennis e Casa Gusto diventano il cuore pulsante di una città che celebra sport e identità

Torino accende l’ultima giornata del Live Tennis: incontri, memoria sportiva e cucina piemontese in centro

Torino accende l’ultima giornata del Live Tennis: incontri, memoria sportiva e cucina piemontese in centro (foto di repertorio: Sinner)

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Torino chiude in grande stile la settimana del Live Tennis – Love Torino & Piemonte, trasformando piazza Castello e piazzetta Mollino in due poli culturali capaci di riassumere ciò che questo evento rappresenta: sport vissuto come racconto, memoria, dialogo, degustazione, incontro. L’ultima giornata, quella di domenica 16 novembre, propone un programma fitto che non si limita a seguire il ritmo dei campioni in campo, ma porta in città autori, ex atleti, giornalisti, produttori, consorzi, istituzioni, famiglie e appassionati. È la declinazione più autentica di un progetto che Torino ha ormai fatto proprio: collegare il grande tennis internazionale alla vita quotidiana della città.

A Casa Tennis, sotto la cupola geodetica di piazza Castello, la mattina si apre con un viaggio nella storia della racchetta internazionale, affidato a Paolo Bertolucci e Vincenzo Martucci, che presentano il volume “La storia del tennis in 50 ritratti”. Un’occasione per riscoprire le figure che hanno definito epoche diverse: da Roger Federer, simbolo di eleganza assoluta, a Rafael Nadal, il “re della terra rossa”, fino alla potenza emotiva di Serena Williams e al presente incarnato da Jannik Sinner e Jasmine Paolini. Un racconto che intreccia tecnica, personalità e memoria.

Subito dopo, la voce passa allo sci: Giorgio Rocca torna a Torino vent’anni dopo le Olimpiadi del 2006 con “La grande sfida”, un incontro che rievoca una carriera di successi segnati da undici vittorie in Coppa del Mondo e da una ferita ancora aperta, quella caduta che compromise la sua gara olimpica in slalom. Racconta la fragilità dietro il gesto atletico, il modo in cui una sconfitta può trasformarsi in forza e in un nuovo modo di vedere la competizione.

Il pomeriggio si apre con uno dei momenti più attesi: la proiezione del documentario “Scirea, l’uomo libero”, prodotto dal Centro RAI “Piero Angela”. Una celebrazione intima e commossa della figura di Gaetano Scirea, capitano della Juventus e perno della Nazionale, ricordato attraverso materiali d’archivio e testimonianze preziose: la moglie Mariella Scirea, Carlo Nesti, Paolo Garimberti, Giovanni Minozzi. Una memoria che pesa e commuove, come solo le storie più limpide del calcio sanno fare.

Chiude la giornata sportiva Michele Padovano, volto di una Juventus vincente tra scudetto, Champions e Coppa Intercontinentale. In “Tra la Champions e la libertà” il racconto è sincero, personale, a tratti duro: gli anni in campo, le luci dei trionfi, i momenti bui e la ricerca di un equilibrio nuovo, lontano dai riflettori ma non dalla passione per il calcio.

A pochi metri di distanza, nella splendida sede dell’Archivio di Stato, Casa Gusto diventa l’altra metà della giornata. Qui il tema è il Piemonte che si assaggia, che si racconta e che si scopre attraverso i consorzi, i distretti del cibo, le degustazioni e la voce di chi, quel territorio, lo lavora ogni giorno. La rassegna inizia con tre colonne del patrimonio caseario regionale: Bra, Raschera e Toma piemontese, tre DOP che parlano di alpeggi, latte, stagionature, tradizioni custodite da generazioni.

Poi spazio al Distretto del Cibo della Pianura Risicola Vercellese, che con i suoi 56 Comuni porta in tavola un territorio modellato dall’acqua e dal riso, una delle filiere più identitarie del Piemonte. Segue l’incontro con l’ONAF Torino, dove il tema diventa il “benessere nel formaggio”: animali, produttori e consumatori uniti in un modello virtuoso che lega qualità, sostenibilità e gusto.

L’atmosfera cambia ancora con l’incontro tra Vermouth di Torino e Nocciola Piemonte IGP, un abbinamento inatteso ma sorprendente, narrato da chi custodisce due delle eccellenze più rappresentative della regione. E si chiude con un altro simbolo cittadino, il gianduiotto, presentato dal Comitato IGP e abbinato ai distillati piemontesi: grappa di Moscato, Erbaluce e Barolo. Un finale morbido, aromatico, profondamente torinese.

Il Live Tennis Torino 2025 non è solo sport. È racconto, memoria, identità e gusto. È un modo di stare insieme che attraversa piazze, palazzi, incontri e degustazioni, trasformando una settimana di tennis in un grande laboratorio urbano fatto di storie, sapori, emozioni e riflessioni condivise. Un programma che dimostra, ancora una volta, come Torino sappia costruire attorno ai grandi eventi un ecosistema culturale capace di coinvolgere tutta la città, dal centro alla periferia, dagli appassionati di sport ai curiosi, dagli esperti del gusto alle famiglie.

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