Cerca

Eventi

Sagra del Cavolo Verza, Montalto Dora riporta in vita il suo rito d’autunno

Dalla supa ’d pan e còj al Palio dei Comuni, dalle escursioni ai concerti fino al primo Bike Tour: la 29esima edizione è alle porte

Sagra del Cavolo Verza, Montalto Dora riporta in vita il suo rito d’autunno

Sagra del Cavolo Verza, Montalto Dora riporta in vita il suo rito d’autunno (immagine di repertorio)

Dettagli evento

La Sagra del Cavolo Verza di Montalto Dora torna dal 19 al 23 novembre con tutta la forza dei suoi ventinove anni di storia. Un appuntamento che, da semplice intuizione dell’amministrazione negli anni Novanta, è diventato oggi uno degli eventi simbolo dell’autunno piemontese, un mosaico di sapori, riti collettivi, memoria contadina e nuove proposte capaci di richiamare ogni anno migliaia di persone. Il cavolo verza di Montalto Dora, ingrediente che affonda le radici nella tradizione agricola del Canavese, rimane il filo che cuce insieme le ricette, le occasioni gastronomiche e il sentimento di appartenenza che continua a tenere unita la comunità.

L’edizione 2025 si apre mercoledì 19 novembre con la cena “A tavola con le eccellenze del territorio” all’Anfiteatro “Angelo Burbatti”, curata dall’Associazione Ristoranti della Tradizione Canavesana, primo passo di un percorso che intreccia cucina popolare, prodotti locali e la volontà di raccontare un’identità che non smette di rinnovarsi. Giovedì 20 e venerdì 21 tornano le Serate della Bagna Cauda, due appuntamenti distinti, entrambi all’Anfiteatro, organizzati rispettivamente dall’ASD Pallavolo Montalto Dora e dall’ASD Castlerun. I prenotati troveranno la versione più autentica di uno dei piatti simbolo del Piemonte, interpretata da cuochi del territorio e arricchita dalla convivialità che da sempre caratterizza la festa.

Il sabato, intorno al vecchio torchio, si accende uno dei momenti più attesi: il concorso delle migliori produzioni locali di cavolo verza, con esposizione dalle 14.30 e premiazione alle 16. È un rito agricolo che si rinnova, dove la filiera, i coltivatori e le loro storie diventano protagonisti di fronte alla giuria. Sempre sabato, due novità destinate a incidere sul carattere dell’edizione: l’“Aperitivo d’artista”, un apericena con vini del territorio accompagnato dalla voce di Lalitha Bellino e dal pianoforte di Gian Paolo Guercio, e il “Party del Coj”, evento musicale serale con la Modern Fanfara e il Dj Set di Dj Boshe, pensato per coinvolgere i più giovani e trasformare la Sagra in un luogo di incontro intergenerazionale.

La domenica sarà il giorno della grande espansione nel territorio. Dalle prime ore del mattino prenderà forma la Grande Fiera, con oltre duecento espositori distribuiti tra il centro storico, corso Marconi e l’area dell’Anfiteatro. Prodotti agroalimentari, lavorazioni artigiane, specialità piemontesi e valdostane, mercatini vintage: un percorso che mescola memoria popolare e nuove tendenze. Torna anche il Palio dei Comuni, la spettacolare gara equestre che coinvolge diciotto Comuni canavesani impegnati in due manche a tempo su carrozze sportive trainate da pariglie di cavalli. È un momento che richiama tradizioni antiche, recuperate con spirito competitivo ma anche con il rispetto per la storia condivisa.

Fra le novità più attese spicca il primo Bike Tour del Cavolo, organizzato con Turismo Torino e Provincia: una pedalata lungo laghi, colline e boschi seguendo la Via Francigena Canavesana, tra natura e gastronomia, pensata per gravel, MTB ed e-MTB. Accanto, l’esposizione di auto d’epoca del Club “Ruote Storiche in Canavese”, tassello che aggiunge un respiro diverso al panorama della domenica. I più piccoli vivranno invece antichi giochi del Novecento e potranno partecipare al Battesimo della sella, grazie alla collaborazione con la Fattoria Didattica e il Circolo Ippico “L’Arca di Noah”.

Accanto alla festa, l’edizione 2025 valorizza anche il patrimonio culturale del territorio. Il Parco Archeologico del Lago Pistono proporrà visite guidate e laboratori dedicati alla preistoria, con la scoperta del villaggio su palafitte di 6500 anni fa e la possibilità di cimentarsi nella preparazione del pane con tecniche neolitiche. Sabato e domenica sono previste escursioni naturalistiche alla ricerca del Lago Coniglio, delle “terre ballerine”, della “Strada delle vigne”, del Lago Nero e dei rilievi che circondano Montalto Dora, itinerari capaci di riportare al centro la relazione fra paesaggio, storia e comunità.

Nel fine settimana saranno inoltre attivi i tre Ristoranti della Sagra, punti nevralgici per chi vuole gustare ricette locali come la “supa ’d pan e còj”, gli agnolotti al cavolo verza, la “zuppa montaltese”, la “polenta della festa”, i “coj scugna” e altri piatti identitari della cucina contadina. Una parte della festa sarà dedicata alla presenza delle Pro loco canavesane, ulteriore ponte tra territori limitrofi e tradizioni condivise.

Il programma culturale si arricchisce di un evento collaterale dedicato all’eccellenza artigiana della ceramica di Castellamonte, con la presentazione del volume “Ceramica di Castellamonte” e l’inaugurazione della mostra “Cavoli… che ceramiche!”, visitabile fino al 23 novembre. Un modo per intrecciare enogastronomia e arte, portando alla ribalta un saper fare che rappresenta uno dei tratti distintivi del Canavese.

Montalto Dora si prepara dunque a vivere cinque giorni intensi, tra piatti antichi, cortei di cavalli, escursioni, laboratori archeologici, musica, fiera, sapori e memoria. La Sagra del Cavolo Verza rimane l’immagine più fedele di ciò che questo territorio vuole raccontare: una comunità che sa conservare il proprio patrimonio contadino e allo stesso tempo reinventarsi, accogliendo migliaia di visitatori in un clima che unisce convivialità, autenticità e orgoglio identitario.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori