AGGIORNAMENTO ore 20.10. Sono arrivati gli esiti del “tampone” per il caso sospetto all’ospedale di Ciriè. Il tampone è negativo, l’uomo non ha contratto il Coronavirus. Il Pronto Soccorso riprende a funzionare, chi era in isolamento può tornare a casa. Lo conferma l’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte.
AGGIORNAMENTO ore 19.50: Il 63enne non è l’unica persona in isolamento all’Ospedale di Ciriè. In attesa dei risultati del “tampone”, la stessa misura è stata presa per gli altri pazienti in Pronto Soccorso, ma anche per tre infermieri.
AGGIORNAMENTO ore 18,34: Il caso sospetto di Coronavirus riguarda un uomo di 63 anni. Da quanto si apprende, sarebbe entrato in contatto col nipote – ritornato da un viaggio in Cina – circa un mese fa.
AGGIORNAMENTO ore 18,30: Gli esiti del tampone inviato all’Amedeo di Savoia arriveranno intorno alle 23.
AGGIORNAMENTO ore 17,30: Il Pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè resterà chiuso fino all’arrivo dei risultati del test sul tampone
ORE 16,20. Un caso sospetto di coronavirus all’ospedale di Ciriè. Il soggetto, con tosse e febbre persistente, che non rientrava nei parametri ministeriali, è arrivato ieri sera. Solamente oggi pomeriggio alle 15.00 ha informato il personale sanitario di essere entrato in contatto con un nipote che è stato in Cina ultimamente. Neanche a dirlo al pronto soccorso si è subito scatenato il caso e il DEA è stato chiuso.
“Siamo in attesa del risultato del tampone” ci dicono dall’ospedale. Il “tampone” come da prassi è stato portato d’urgenza all’Amedeo di Savoia di Torino. Si attendono conferme dalla direzione dell’Asl To4 che, per il momento, non ha diffuso alcuna nota.
Intanto nei tre ospedali (anche Chivasso e Ivrea) la situazione è comunque vicina al caos. I pazienti già ricoverati non possono essere “dimessi” perché potrebbero essere stati potenzialmente contagiati e la Direzione, con una nota interna diffusa qualche ora fa, ha chiesto a tutti di limitare le visite.
Il Nursind (sindacato infermieri), in una nota chiede un impegno maggiore.