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Toro impazzito per le strade di Leini: ecco come lo hanno catturato (VIDEO)

L'animale fermato grazie all’intervento del domatore e del suo team di cowboys piemontesi

Non sono bastati i carabinieri, la polizia locale e i veterinari dell’Asl: a Leini, per fermare un toro impazzito scappato dal macello, è servito l’intervento di un uomo abituato a gestire animali da centinaia di chili in corsa. Si chiama Matteo Giardo, è un volto noto nel mondo della monta americana e del team penning, e questa mattina ha riportato la calma nel paese dopo ore di paura.

La fuga è cominciata all’alba di lunedì 13 ottobre 2025, quando il toro, spaventato e disorientato, è riuscito a sfuggire al controllo del personale del macello e a imboccare le vie del centro. In pochi minuti ha attraversato via Carlo Alberto, piazza Ricciolio e via San Francesco al Campo, colpendo alcune auto e travolgendo due operai in un cantiere, scaraventati a terra senza gravi conseguenze. Poi ha proseguito la corsa verso la periferia di Leini, entrando nei giardini delle ville e nelle campagne circostanti.

I tentativi di sedarlo sono falliti: i veterinari hanno sparato più dardi anestetici, ma l’animale, anziché calmarsi, ha continuato a correre, caricando chiunque si trovasse sulla sua traiettoria. A quel punto le forze dell’ordine, dopo aver isolato l’area, hanno chiesto l’aiuto di Matteo Giardo, titolare del GM Performance Horses, centro specializzato nel lavoro con bovini e cavalli.

Giardo e il suo team sono arrivati in breve tempo con i cavalli da lavoro e l’equipaggiamento tipico della monta western: selle alte, guanti di cuoio e lazzi da corda intrecciata. Individuato il toro nei pressi di una zona agricola alla periferia sud del paese, i cowboys piemontesi hanno iniziato a seguirlo a distanza, studiandone i movimenti per non spaventarlo ulteriormente.

Quando l’animale ha imboccato un tratto più aperto, Giardo si è portato al fianco e, con un gesto rapido e preciso, ha lanciato il lazzo, bloccandogli il collo. Altri due membri del team hanno stretto la corda e tenuto l’animale in posizione fino all’arrivo dei veterinari, che finalmente sono riusciti a somministrargli il sedativo in sicurezza.

Una scena da film, sotto gli occhi increduli dei residenti che, dalle finestre e dai campi, hanno assistito alla cattura. «Sembrava di essere nel Far West», ha raccontato un testimone. Ma la professionalità di Giardo e del suo gruppo ha evitato che la fuga si trasformasse in tragedia.

Il toro è stato poi caricato su un mezzo speciale e riconsegnato al personale del macello. Nessuna persona è rimasta ferita in modo grave, anche se diversi passanti e operai sono stati medicati per contusioni e crisi di panico.

Ora la polizia locale di Leini e i carabinieri stanno indagando su come l’animale sia riuscito a uscire dall’impianto, forse approfittando di un cancello lasciato aperto o di una manovra sbagliata durante lo scarico. Ma in paese, oggi, tutti parlano del “miracolo” del lazzo: una cattura spettacolare che ha messo fine a una fuga selvaggia durata ore.

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