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Cronaca

Settimo Torinese terra di topi e la sindaca non vede e non sente...

Intere colonie di roditori invadono corso Agnelli. I cittadini esasperati denunciano l’inefficacia degli interventi comunali e chiedono soluzioni reali, non miracoli

Benvenuti a Settimo Torinese, dove da mesi regnano i topi e i cittadini, esasperati, non sanno più a quale santo votarsi.

Da corso Agnelli arrivano segnalazioni e video che rasentano l'incredibile: marciapiedi invasi da roditori di dimensioni impressionanti, intere colonie che si aggirano indisturbate appena cala il sole.

Morale? Dopo l'ennesima richiesta disperata dei residenti, il Comune ha deciso di intervenire con un'operazione di "pulizia" dell'area ecologica di corso Agnelli 18. Anche se, chiamarla pulizia sembra davvero un eufemismo.

Un'azione “all’acqua di rose”, come l’hanno definita i cittadini: insufficiente e inefficace. Risultato? Rasente al ridicolo. Neanche il tempo di dire “missione compiuta”, ed ecco i roditori di nuovo all'opera, numerosi come non mai, a scavare buche e fare capolino da ogni angolo, dalle aiuole alle fogne.

topi

E non è solo un problema di superficie. I topi, essendo particolarmente ingegnosi, hanno scavato gallerie nelle aiuole che si collegano direttamente alla rete fognaria. Gli operai, durante l’intervento, hanno provato a coprirne alcune con un po’ di terra, ma, evidentemente, l'approccio fai-da-te non basta. Non hanno nemmeno notato che ci sono altre buche oltre la strada, sempre nelle aiuole. Insomma, il problema resta e cresce, sotto lo sguardo attonito dei cittadini che si chiedono: “Dove sta la sindaca?”.

"Anziché passare ore su Facebook", urlano i residenti, “venga a farsi un giro da queste parti!”.

Perché, diciamocelo, Settimo Torinese sta diventando la capitale del degrado urbano.

Se non sono le larve nella mensa della scuola Andersen, è l'erba alta; se non sono gli alberi morti, sono le strade dissestate; se non sono i topi, sono gli autobus che non ci sono; se non sono i ratti, sono le tubature dell'acquedotto che fanno acqua. E poi ci sono i geyser del teleriscaldamento, le vie al buio perché gli impianti sono vecchi.

Un'intera città si domanda: Elena Piastra che non vede, non sente,  ma parla in continuazione, cosa intende fare per restituire decoro alla città?

Se il piano è aggiungere un'altra toppa al già traballante sistema di pulizia urbana, forse è meglio che ci dica subito dove trovare il piffero magico, quello della favola del pifferaio di Hamelin, che con una melodia riuscì a liberare una città dall’invasione dei topi. Perché qui a Settimo, tra interventi inutili e buche mai chiuse, serve davvero un miracolo o, quantomeno, una bacchetta magica per riportare l’ordine.

E mentre i cittadini cercano di capire chi ascolterà il loro grido d’aiuto, i topi continuano a godersi la scena, con tanto di banchetti serali sui marciapiedi.

Insomma, “Arrivederci da Settimo Torinese”, la città che parla di futuro, innovazione e smart cities, ma che intanto si ritrova a combattere una battaglia persa contro i roditori.

Forse è ora di rivedere le priorità o almeno di trovare qualcuno che sappia distinguere tra buche nelle aiuole e fogne colabrodo.

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