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Incontro ravvicinato con un cinghiale: paura per una donna sulla Brandizzo-Settimo

Un incontro ravvicinato senza gravi conseguenze riaccende il dibattito sulla gestione della fauna selvatica in Piemonte. Oltre 800 incidenti nel 2021 e abbattimenti triplicati per arginare il fenomeno

cinghiali

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Nei giorni scorsi, intorno alle 19.30, una donna ha vissuto attimi di puro terrore mentre tornava a casa dal lavoro. Sulla strada provinciale che collega Brandizzo a Settimo Torinese, un cinghiale le ha improvvisamente attraversato la strada, costringendola a una brusca frenata. L'episodio, per fortuna senza gravi conseguenze, riaccende i riflettori su un problema sempre più pressante: la crescente presenza di animali selvatici nelle aree urbane.

"Avanzavo con prudenza, sia per i limiti di velocità che per la visibilità, ma mai avrei pensato di trovarmi un cinghiale così vicino mentre guidavo", ha raccontato la donna, ancora visibilmente scossa dall'accaduto.

La vicenda ha immediatamente alimentato la preoccupazione tra i residenti della zona, che da tempo segnalano avvistamenti frequenti di cinghiali, soprattutto nelle ore serali.

Non si tratta di un caso isolato.

Nel solo Piemonte, nel 2021, i cinghiali hanno causato oltre 800 incidenti stradali, con un costo complessivo di 1,75 milioni di euro per i risarcimenti, quadruplicati rispetto al 2018.

Il problema non riguarda solo la sicurezza stradale, ma anche il settore agricolo, con oltre 5.700 richieste di risarcimento per danni alle colture nello stesso anno, per un totale di circa 5,7 milioni di euro.

La Regione Piemonte ha avviato interventi di contenimento, triplicando gli abbattimenti, che nel 2023 hanno raggiunto quota 16.390, a cui si aggiungono altri 20.000 cinghialiabbattuti durante la stagione venatoria. Tuttavia, i numeri continuano a crescere, alimentati anche dall'assenza di predatori naturali e dalla proliferazione di aree verdi periurbane.

L'incidente lungo la strada provinciale sottolinea ancora una volta l'urgenza di interventi per garantire la sicurezza stradale e limitare il rischio di episodi ben più gravi.

I cittadini chiedono a gran voce misure concrete, come una segnaletica adeguata per allertare gli automobilisti e un monitoraggio costante della fauna selvatica.

"Non vogliamo che accada qualcosa di più grave. È fondamentale che le autorità si attivino per garantire la sicurezza di tutti", ci dice il marito della donna.

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La verità è che le Amministrazioni comunali e le istituzioni regionali si trovano sotto pressione per affrontare un problema che non è più limitato alle aree rurali.

Serve un piano strutturale che bilanci la sicurezza dei cittadini e la tutela degli animali selvatici, evitando che la situazione degeneri ulteriormente.

La Peste Suina Africana (PSA), già presente in alcune aree del Piemonte, ha complicato il quadro, rendendo necessarie ulteriori misure di contenimento per prevenire la diffusione del virus. La questione del cinghiale lungo la strada Brandizzo-Settimo rappresenta un campanello d’allarme non solo per la sicurezza locale, ma per un fenomeno che si sta diffondendo in tutta Italia. Una gestione efficace del problema non può più essere rimandata.

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